Concentrazione auto: come mantenere alta la concentrazione

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È tempo di ferie, di viaggi più o meno lunghi, di ore trascorse all’interno di autovetture piene di bagagli, nella trepidante attesa di raggiungere la nostra località vacanziera. Gli italiani percorrono, in media, circa 400 km prima di raggiungere la destinazione, con un tempo medio di percorrenza di 5 h, motivo per cui c’è bisogno di mantenere sempre la concentrazione in auto.

Concentrazione auto: come si manifesta

Sempre più spesso gli italiani preferiscono viaggiare durante le ore notturne o durante le prime ore del mattino, allo scopo di scongiurare le code sul proprio cammino. Tali ritmi richiedono ovviamente dei livelli di attenzione particolarmente elevati e costanti nel tempo, al fine di evitare di essere sorpresi dai temutissimi colpi di sonno, causa di numerosi incidenti stradali, anche mortali.

Occorrono, a questo scopo, dei semplici ma fondamentali accorgimenti, che proveremo a descrivere di seguito.

Innanzitutto, sarà importante riconoscere i sintomi della stanchezza e della sonnolenza, i quali si manifestano – generalmente – con una sensazione di spossatezza, affaticamento, pesantezza delle palpebre, necessità di toccarsi ripetutamente il viso, sbadigli e, in alcuni casi, irritabilità. Questi rappresentano i caratteristici campanelli di allarme di chi, di lì a poco, ridurrà drasticamente i livelli di attenzione alla guida, provocando comportamenti pericolosi per la propria incolumità e per quella di chi, come noi, viaggia sulla medesima arteria stradale.

Concentrazione auto: come mantenerla

Per mantenere alta la concentrazione ed aumentare considerevolmente i tempi di resistenza alla guida, prima di tutto sarà necessario – banalmente – accumulare un numero di ore di sonno sufficiente (almeno 7/8 ore). Poi, sarà utile evitare di assumere troppi grassi e carboidrati prima della partenza, dal momento che tali elementi richiedendo tempi di digestioni lunghi e possono potenzialmente indurre la sonnolenza, dato che il sangue tenderà ad affluire agli organi deputati alla assimilazione dei nutrienti.

Sarà poi importante compiere delle brevi pause ogni due ore, per sgranchire le gambe, riattivare la circolazione e recuperare le energie bevendo del caffè. Un breve sonno ristoratore, anche della durata di soli 30 minuti, può aiutare a riattivare il cervello, riducendo drasticamente la sensazione di stanchezza.

Nel caso in cui viaggiassimo con altri passeggeri, sarà utile conversare con quest’ultimi; la comunicazione verbale è un importantissimo rimedio per mantenersi vigili e concentrati alla guida.

Infine, la radio costituirà un vitale compagno di viaggio: eviteremo programmi radiofonici eccessivamente impegnativi (come quelli che propongono dibattiti politici o documentari radiofonici), prediligendo – invece – una programmazione più leggera, scegliendo la nostra stazione radio preferita e, perché no, cantando le canzoni che più ci piacciono.

Ultima modifica: 22 Agosto 2018