Acquistare un’auto a chilometro zero può essere un’ottima opportunità di risparmio, senza però rinunciare a quello che è il modello di auto in quel momento prediletto. Gli autoveicoli a km 0 sono infatti un escamotage che accontenta tutti: da un lato il concessionario che, immatricolando più veicoli senza averli ancora venduti, potrà raggiungere il target di vendita che si era dato con il costruttore. D’altro, il cliente che acquista una vettura a km 0 può risparmiare un po’ – non pochissimo, di fatto l’Iva – senza però rinunciare al modello del cuore.
Autoveicoli a km 0, conviene davvero?
Naturalmente detta così è molto semplice, ma in realtà ci sono molte più le variabili da prendere in considerazione, a cominciare dalla disponibilità dello stock. Non sempre, infatti, le auto immatricolate dai concessionari e dunque vendute a km 0 rispecchiano i desideri del potenziale acquirente: se è vero che le auto a km 0 costano mediamente il 20 – 30 per cento in meno delle auto nuove, è altrettanto vero che talvolta vengono caricate di diversi optional, e pertanto – a conti fatti – costano di più o uguale all’auto nuova che si sceglierebbe.
Come si è visto, quindi, sono moltissime le variabili da prendere in considerazione quando si acquista un veicolo a km 0 – le considerazioni valgono anche per moto, veicoli commerciali, roulotte, addirittura camion – e sono molte di più di quelle che abbiamo fino a qui evidenziato. Vediamo dunque come riconoscere un veicolo a km 0 e quali considerazioni fare.
Come riconoscere autoveicoli a km 0
Riconoscere un veicolo a km 0 è di per sé molto semplice: basta andare in una concessionaria di auto, chiedere e in men che non si dica vi troverete davanti a voi una parata di auto (ma anche di altri veicoli, dipende da che cosa si sta cercando) recante un cartello ben visibile con su scritto Auto a km 0.
Solitamente, per completezza dell’informazione, sul cartello appena citato compaiono altri elementi: viene per esempio affermato che si tratta di un’occasione – e in effetti, molto spesso lo è – e vengono citate il mese e l’anno di immatricolazione, nonché le caratteristiche più salienti, optional inclusi.
Detto questo, c’è un altro fattore che caratterizza l’esposizione delle auto a km 0: solitamente sono presenti più esemplari dello stesso modello. Il perché, naturalmente, da un punto di vista commerciale e strategico del concessionario è facilmente intuibile: ha immatricolato un certo numero di modelli xy per chiudere il budget o arrivare al target che si era dato con il costruttore.
Ma lasciando perdere questi risvolti B2B, andiamo agli aspetti che interessano maggiormente il cliente: conviene davvero acquistare un’auto a km 0?
È un vero affare?
La risposta, come spesso accade, è: dipende. Perché se è vero che dietro a un’auto a km 0 si cela sempre un affare, altrettanto vero che molto dipende da ciò che sta cercando l’acquirente. Per esempio, non sempre i colori degli autoveicoli a km 0 piacciono: a volte vengono immatricolati colori particolari, che non convincono tutti e che per essere scelti devono piacere davvero.
Un altro aspetto riguarda gli optional: molte – potremmo dire la maggior parte – delle auto immatricolate a km 0 sono un concentrato di optional. Se si sta cercando un’auto basica, con il minimo indispensabile, allora forse il km 0 non è la scelta vincente, perché si rischia di spendere di più oppure la stessa somma che si era ipotizzata per un’auto nuova di pacca. In realtà, in questo secondo caso, forse occorrerebbe prendere in considerazione bene la cosa, perché comunque si acquisterebbe un’auto maggiormente accessoriata, pagando lo stesso prezzo. E sono anche altri i vantaggi.
Km 0 vs nuovo: un confronto
Sì, perché analizzando nel dettaglio gli aspetti che riguardano il nuovo – quindi da ordinare – e il km 0 – quindi già disponibile – emergono una serie di riflessioni che qui di seguito vi proponiamo.
Ammesso infatti che il colore della km 0 sia di gradimento, ammesso anche che optional e allestimenti incontrino il proprio gusto, perché non sceglierla?
A parità costa meno, inoltre non occorre aspettare i tempi di consegna di un’auto nuova – spesso molto, ma molto lunghi – ma la si può ritirare praticamente nell’immediato, al netto di un po’ di burocrazia. Oggi, poi, non vale neppure più l’obiezione del pagamento. Se una volta le auto a km 0 dovevano essere acquistate praticamente “in contanti”, oggi si possono finanziare. E non è detto che in finanziamento non sia conveniente tanto quanto quello di un’auto nuova.
Autoveicoli a km 0 vs usato
Per completezza delle informazioni in materia di auto a km 0, un altro confronto appare doveroso, ossia quello tra auto a km 0 e auto usata. Ovviamente qui non stiamo a prendere in considerazioni auto usate vecchie o vecchissime – il confronto non avrebbe senso – ma semmai focalizziamo l’attenzione sulle auto usate che vengono vendute tramite il concessionario. Il cosiddetto usato garantito, per intenderci.
Mediamente le auto usate costano meno di un’auto a km 0 (naturalmente l’assunto vale se si considerano auto della stessa marca e dello stesso modello), ma è anche vero che le auto usate sono mediamente più vecchie. Un’auto a km 0, infatti, difficilmente ha compiuto l’anno di vita.
Al di là del prezzo, ecco alcune altre considerazioni: le auto usate, per definizione, sono già state usate da altri. Si spera che siano state usate bene, ma c’è anche chi l’auto non la cura e, al contrario, la maltratta. Vi è poi il discorso revisione: le auto usate, anche se giovani – per esempio un’auto di 3 anni – al compimento del quarto devono essere sottoposte a revisione. Quanto alla garanzia, ai finanziamenti, dipende dal concessionario. Ma, va detto, gli autoveicoli a km 0 sono più assimilabili ad auto nuove.
Ultima modifica: 2 Ottobre 2019