Corre e si arrampica da sola Suzuki Swift Hybrid 4×4 AllGrip, senza concorrenti. Una speciale “piccola” del Segmento B, quello delle indimenticate utilitarie, che in soli 3,86 metri di lunghezza, stazza quasi da citycar, offre trazione integrale e motorizzazione ibrida.
Due plus per il modello di un Marchio che ha raggiunto il 2,4% del mercato italiano, il più importante d’Europa per la Casa giapponese, che continua a sfornare compatte di grande efficacia e sempre originali.
Minuta, ma non sacrificata. Lo spazio a bordo, anche nella seconda fila e nel bagagliaio (capacità da 265 a 589 litri) è competitivo nei confronti pariclasse più voluminose, e la trazione integrale non porta via nulla.
Suzuki Swift Hybrid 4×4 AllGrip, come va
La chiave di volta si conferma la leggerezza abbinata a una meccanica di sostanza.
Grazie alla avanzata e leggera piattaforma Heartect la Swift Hybrid 4×4 AllGrip ha una massa di 1.070 kg, solo 76 kg in più rispetto alla trazione anteriore, e in ogni modo meno rispetto a quasi tutte Segmento B a due ruote motrici.
Per fare un esempio, la più piccola (3,69 metri) e fuori produzione, Fiat Panda 4×4 pesa 1.125 kg.
La trazione integrale è classica, con un albero di trasmissione meccanico che attraverso un giunto viscoso permette di trasferire coppia.
Lavora di base al 95% all’anteriore e al 5% al posteriore, quando percepisce uno slittamento sul retrotreno il sistema AllGrip Auto sposta i Nm fino ad arrivare a 50% davanti e al 50% dietro.
Accade in un attimo, la trazione on demand non richiede alcun intervento e garantisce una motricità notevole anche su fondi difficili, come abbiamo modo di verificare su asfalto e in fuoristrada nell’altopiano di Asiago.
Rispetto alla 4×2, la Suzuki Swift Hybrid 4×4 è più alta di due centimetri e mezzo, la distanza minima da terra sale da 11,5 a 14 centimetri.
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Il pacchetto tecnico permette una disinvoltura di marcia, sia su asfalto sia su fondi difficili, unica nella categoria. La guida è sempre precisa e facile anche quando la strada si fa più impegnativa.
La trazione integrale permette di affrontare senza affanno tratti in fuoristrada che sarebbero impossibili per berlinette di 4 metri.
Alla virtù provvede il 3 cilindri di 1.2 litri col sistema mild ibrido da 12 volt, che beneficia dell’assistenza del motore elettrico da di 2,3 kW e una coppia di 60 Nm.
La potenza di 83 cavalli e i 111 Nm del propulsore, ben abbinato al cambio manuale a cinque marce – l’automatico in Europa è in opzione solo sulla due ruote motrici – sono più che sufficienti in ogni situazione.
Suzuki Swift Hybrid 4×4 resta parca, grazie anche a un’efficienza termica del 40% del piccolo tre cilindri benzina, con un consumo combinato di 4,9 litri/100 km, ovvero una percorrenza di oltre 20 km/litri, ed emissioni 110 g/km di CO2.
Perfetta per il mercato italiano, dominato per i due terzi delle vendite da modelli del Segmento A e B e ormai appannaggio delle motorizzazioni ibride, che rappresentano il 42,5% delle immatricolazioni, dieci volte in più dell’elettrico.
La strada al 100% a batterie resta negli obiettivi di Suzuki, che nel 2025 presenterà – spinta da obblighi legislativi più che per vero credo – il primo modello elettrico, il Suv EVX, ma il focus resterà, per qualsiasi motorizzazione, la leggerezza e l’efficienza.
Il prezzo di Suzuki Swift Hybrid 4×4 AllGrip è di 24.000 euro, duemila in più rispetto alla trazione anteriore, che scende fino a 17.900 euro se si sfruttano promozione della Casa di 3.600 euro incentivi con rottamazione (Euro 0, 1, 2) o con rata da 149 euro al mese con 1.970 euro di anticipo, sempre con rottamazione.
Tutto in un unico allestimento, il Top, che non manca di nulla, dal climatizzatore automatico, agli ADAS ai fari full led ai sedili riscaldabili, anche la vernice metallizzata nella livrea di lancio Orange Amsterdam.
Uniche eccezioni gli altri colori metallizzati a 550 euro e la livrea bicolore a 950 euro. Il piatto offerto da Suzuki Swift Hybrid 4×4 è ricco.
Suzuki Swift Hybrid 4×4 AllGrip, le foto su strada e fuoristrada
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Ultima modifica: 1 Ottobre 2024