Opel Grandland è l’ammiraglia dei Suv del Marchio tedesco di Stellantis. Oggetto di un profondo restyling, per stile e tecnologia il crossover medio, lungo 4,47 metri, in gamma sopra a Crossland e Mokka, è oggetto del nostro test.
Nasce sulla piattaforma EMP2 del Gruppo con un’identità fortemente teutonica. Sviluppato e costruito in Germania, in Turingia nello stabilimento di Eisenach. Gli ingegneri Opel hanno messo le mani dappertutto, Grandland presenta un settaggio specifico per quasi tutti i componenti: motori, sospensioni, sterzo.
Il prezzo parte da 29.350 euro, per la versione ibrida plug-in il listino è da 44.300 euro. Quattro gli allestimenti: Grandland, GS Line, Business Elegance e Ultimate.
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Lo stile, esterno e interno, è affine al nuovo corso del Marchio. Il Vizor, ispirato alla Manta degli anni Settanta, caratterizza il frontale, moderno ed essenziale, con la disponibilità dei fari attivi IntelliLux LED Pixel, che vantano ben 168 elementi e un raggio di azione di 400 metri, senza abbagliare le altre auto.
Grandland perde la “X” della precedente serie: una semplificazione evidenziata anche dal nome in grandi lettere sul portellone posteriore, senza nessuna scritta, di versione o motorizzazione, ulteriore. Il design è pulito, senza fronzoli, equilibrato anche in abitacolo con il Pure Panel e i due display digitali da 12 e 10 pollici per strumentazione e infotainment.
Personalizzabile e semplice: sugli schermi appare l’essenziale alla guida in quel momento (anche gli allarmi o l’allerta dell’assistenza alla guida) assieme a quello che si è scelto. Più facile da eseguire, che da raccontare: Grandland è votata alla tecnologia, ma in modo pragmatico.
Altro plus della Casa, i sedili ergonomici attivi certificati AGR (Aktion Gesunder Rücken e.V.). Si tratta dell’ente indipendente di medici tedeschi, che garantiscono la migliore postura. Un vantaggio nei lunghi viaggi, come nella guida di tutti i giorni.
Disponibili i sistemi di assistenza alla guida di secondo livello. Che hanno il loro zenit nello Highway integrated assist, che centra la corsia e mantiene la distanza. Anche il Night Vision, con la sua telecamera a infrarossi, riconosce al buio persone e animali fino a 100 metri.
Opel Grandland è disponibile col motore tre cilindri 1.2 benzina da 130 cavalli (cambio manuale a sei marce o automatico a 8 rapporti a richiesta, con il 4 cilindri Diesel 1.5, sempre da 130 cv (cambio automatico) adatto a chi macina molti chilometri, e con le versioni top di gamma ibride plug-in.
A trazione anteriore la Opel Grandland Hybrid, col 1.6 benzina e un motore elettrico all’avantreno che combinano 224 cavalli e 360 Nm di coppia, abbinati alla batterie da 13,2 kWh.
E a trazione integrale con la Hybrid4, che aggiunte al propulsore elettrico anteriore da 110 cv uno posteriore da 113 cv. La col benzina permette di arrivare a 300 cavalli di potenza di sistema a 520 Nm di coppia.
La versione a quattro ruote motrici dispone di un raggio di azione leggermente superiore (3-4 km) rispetto a quella a trazione anteriore. In partenza infatti è chiamato in causa il motore elettrico posteriore, che consuma meno energia. Risultato: 65 km di autonomia elettrica dichiarati.
Abbiamo provato ad Arese Grandland benzina (130 cv) e la top di gamma alla spina (300 cv). Per entrambe notevole l’equilibrio tra il comfort di marcia e la precisione di guida. Il crossover di Opel è preciso nel misto. Con uno sterzo che non mette mai in apprensione, ma che trasmette sensazioni chiare.
Il tre cilindri benzina, nel nostro caso abbinato al cambio manuale, spinge bene, con la coppia (230 Nm) che entra prima dei 2.000 giri. Più che adeguato per il quotidiano e con un passo all’altezza anche in autostrada.
Opel Grandland alla spina: come va
Altro livello, certificato dalla tecnologia al top, per Grandland Hybrid4. Le modalità di guida sono quattro. Si parte sempre in Hybrid, poi ci sono Electric, Sport e All Wheel Drive (eAWD), che privilegiano le rispettive caratteristiche.
Va precisato che la trazione integrale è sempre disponibile anche quando la batteria da 13,2 kWh è scarica. O meglio: non utilizzabile, perché un po’ di energia la conserva sempre.
La spinta è da sportiva quando si affonda (0-100 km/h in 6,1 secondi). Il maggior beneficio, inteso anche come piacere di guida, lo si percepisce quando si sfruttano spinta e trazione per agevolare un’andatura sempre fluida. Ben sapendo di avere una bella riserva di potenza.
In condizioni di guida reali l’autonomia solo elettrica è di 40-50 km: soddisfacente. Per le ibride plug-in il consiglio resta quasi un ordine. Per avere la migliore efficienza occorre ricaricare la batteria ogni volta che si può.
Leggi ora: la prova della trazione integrale di Grandland in fuoristrada
Ultima modifica: 12 Settembre 2021