Opel Mokka, benzina contro elettrica, la prova su strada | VIDEO

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Liscia o gassata? Elettrica o a benzina: siamo già al gioco della torre? No, è presto, la convivenza, proclami a parte, è destinata a durare. In ogni caso molti Costruttori offrono un ben ventaglio di soluzioni. E più di uno ha approfittato per effettuare un salto generazionale. Sotto questo aspetto Mokka rappresenta un passaggio epocale Opel: nello stile, nella tecnologia e nelle ambizioni.

Opel Mokka e Mokka-e (a destra)

Il design segna il nuovo corso, con il frontale Vizor, ispirato alla iconica Manta, gli interni e la plancia digitale, con schermi fino a 12 pollici. Linee pulite, semplici e precise, ma originali e zero fronzoli. Le Opel dei prossimi dieci anni seguiranno questo canovaccio.

Il pezzo forte è la piattaforma CMP, che permette i tre powertrain: benzina, Diesel ed elettrico. Gioca a carte scoperte con il cliente e permettere al costruttore di assemblare tutti i modelli sulla stessa linea, potendo variare in base alle richieste.

Opel Manta
Opel Manta, la GT “da famiglia” (1970) ispiratrice del design del frontale

Mokka è compatta e si fa notare: 4,15 metri di lunghezza. Sdogana anche l’immagine di Opel quale Marchio legato alla pragmatismo e alla funzionalità, che pure ha avuto picchi estrosi molto apprezzati, Calibra e Tigra su tutte nel recente passato: il modello punta sull’emozione.

A nostro avviso le forme sono indovinate, perfetta alternativa alla pariclasse Crossland (qui la prova di QN Motori), più tradizionale e più economica (in media 1.500 euro in meno), con la quale presidia il segmento del B-Suv. Il più amato in Italia, e non solo.

Elettrica contro benzina

Delle caratteristiche di Mokka vi abbiamo già parlato abbondantemente nel recente passato. Passiamo ai fatti, contatto diretto con il modello per testa a testa tra due delle tre anime. Benzina o Nel nostro test abbiamo provato la 3 cilindri 1.2 litri turbo benzina da 130 cavalli e 230 Nm abbinato al cambio automatico a otto marce e l’elettrica da 136 cv, 260 Nm e batteria da 50 kWh. Numeri paragonabili.

Opel Mokka 1.2 benzina 130 cv

Quale prevale? Molto di virtuoso è in comune. L’impostazione è quasi sportiveggiante, l’assetto è indovinato. La differenza di peso c’è, eccome: 300 chilogrammi (1.295 kg la benzina, 1.598 kg l’elettrica) si percepisce nei cambi di direzione.

Ma in entrambi in casi Mokka, che è vivace, ma non sportiva, si comporta bene. Sicura negli inserimenti, agile in manovra, si lascia portare  In abitacolo gli spazi sono identici: a livello di bagagliaio c’è un vantaggio (350/1.1195 litri contro 310/1060) per la versione a benzina, anche se su quella a elettroni il fondo piatto si presenta come ben sfruttabile.

Il piacere è dovuto anche alla piattaforma CMP, che ha permesso un risparmio di peso di 120 kg (rispetto alla precedente generazione termica) e un aumento della rigidità del 15%. I vantaggi sono oggettivi: il bilanciamento tra comfort e comportamento dinamico è preciso e appagante.

Opel Mokka-e, la piattaforma elettrica

Come va il benzina

Il tre cilindri ha mostrato un ottimo carattere, ben accompagnato dal cambio automatico a otto rapporti, di cui abbiamo apprezzato il selettore al posto della leva classica.

Progressivo e non sgarbato, senza bisogno di essere strapazzato, fornisce sempre la spinta adeguata . Pronto su ogni percorso, silenzioso ai bassi regimi: fattore apprezzabile.

Buona l’accelerazione (0-100 in 9,1 secondi) ma è soprattutto fluido. Nel percorso misto nei pressi di Milano, abbiamo ottenuto una percorrenza di 15/16 km/litro. Tradotto, sono  circa 650 km con un pieno (serbatoio da 44 litri).

Il Diesel 1.5 da 110 cavalli sarà in grado di fare meglio, ma per chi non deve viaggiare moltissimo il compatto benzina rappresenta un ottimo compromesso (infatti Opel non prevede versioni mid hybrid) per la maggior parte degli automobilisti.

Opel Mokka-e

Il passo di Mokka elettrica

Sotto con l’elettrica: Mokka-e ci ha accolti nel silenzio più totale, che è proseguito anche in marcia, secondo copione. La versione termica in questo contesto, non può stare al passo.

I 300 kg in più impongono più attenzione nella guida dinamica: pur ben bilanciata, la versione elettrica deve gestire una massa più importante. Ma i 260 Nm di coppia son sempre presenti. L’accelerazione è quasi uguale (0-100 in 9” netti) sia la ripresa è decisamente più briosa. A che prezzo nell’efficienza. L’autonomia  dichiarata (ciclo WLTP) è di 324 km, ma dipende ovviamente dallo stile di guida.

Le tre modalità di guida tipiche di ogni Mokka, qui hanno livelli diversi di erogazione e di comportamento (sterzo e acceleratore).  Eccoli: Sport (130 cv e 260 Nm), Normal (109 cv, 220 Nm) ed Eco (82 cv, 180 Nm). Usando la funzione  “B” per il recupero superiore di energia in rilascio si può migliorare l’efficienza.

2020 Opel Mokka-e

La vera autonomia

Nel nostro test ciclo misto si può contare su un raggio di circa 280/300 chilometri utilizzando qualche precauzione, ma senza rovinarsi la vita. Bastano? E’soggettivo: per una compatta non ci sembrano pochi, surrogati da un piacevolezza ben diversa.

Prezzo

L’elettrico costa molto  di più, oggettivamente  Mokka-e parte da 34.250 euro rispetto ai 22.200 euro della versione a benzina (da 24.700 euro la 130 cv con cambio automatico). Con gli incentivi statali, lo sconto Opel e la rottamazione può scendere fino a 24.250 euro. Senza la rottamazione “ballano” 4.000 euro, oltre al fatto che è altamente raccomandabile installare una wall-box domestica (Opel ne ha convenzioni con Enel X), altro costo aggiuntivo, ma decisivo per un utilizzo più ampio e sereno.

Il nostro giudizio è che oltre al costo d’acquisto ci sono requisiti da possedere, come un garage proprio e la disponibilità a programmare ogni viaggio superiore ai 150 km di andata (I 50 kWh della batteria sono pur sempre da tener carichi in qualche modo) per beneficiare del passo superiore di Mokke-e. Che non può non piacere, ma al momento in Italia, per stessa ammissione di Opel, sarà venduta in numeri minori rispetto alle versioni benzina e diesel.

Scarica ora: Il listino ufficiale

 

Ultima modifica: 5 Aprile 2021

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