Lamborghini Revuelto, prova della super ibrida

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di Giuseppe Tassi 

Semplice da guidare e velocissima. L’identikit della nuova Revuelto, disegnato da Stephan Winkelmann, non mente. Sul circuito di Vallelunga, una pista perfetta per esaltare le doti della prima ibrida plug- in di Casa Lamborghini, Revuelto mostra il suo carattere forte e i rivoluzionari contenuti innovativi.

L’ ultima nata del marchio di Sant’Agata è anche la prima auto di una nuova era, quella che apre le porte all’elettrificazione. Dopo Revuelto arriveranno le versioni ibride plug in di Urus e Huracan, in attesa della pura elettrica Lanzador, programmata per il 2028 e già mostrata in anteprima negli States.

Revuelto deriva il suo nome da un toro da combattimento, che scalpitava nell’arena di Barcellona nel 1880.  L’anima di quel toro e il senso del suo nome, che indica rivolgimento, trasformazione, riassumono bene lo spirito della nuova Lambo elettrificata: produrre emozioni mai provate e limitare le emissioni fino al 30%.

Revuelto monta il V12 6.5 aspirato, che è il marchio di fabbrica della casa, e completa il nuovo powertrain ibrido con tre motori elettrici (due sulle ruote anteriori e uno posto nella scatola del cambio automatico a 8 rapporti).

Nell’insieme la supersportiva di Lambo eroga fino a 1015 CV, tocca una velocità massima di oltre 350 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e può coprire oltre 10 km in solo elettrico. Il prezzo è di 510.000 euro tasse incluse e i primi due anni e mezzo di produzione sono già coperti dalle prenotazioni.

Comprensibile l’appeal della Revuelto

Un mix fatto di soluzioni tecnologiche d’avanguardia, come la scocca in fibra di carbonio che riduce il rapporto peso/potenza a 1.75 kg per cavallo. La trazione integrale, gli studi accurati dei flussi d’aria (+60% di efficienza aerodinamica rispetto all’Aventador) e i sistemi evoluti di controllo elettronico rendono la guida un’esperienza imperdibile.

L’auto è un cuneo costituito da un’unica linea che richiama gli stilemi della mitica Countach. La carrozzeria, con richiami costanti al mondo dell’aeronautica, è disegnata intorno al motore a vista posteriore centrale e culmina in un’ala attiva posteriore.

A caratterizzate interni ed esterni i motivi dell’esagono allungato e della Ypsilon che si ritrovato negli stilemi della vettura, più compatta ed elegante rispetto all’Aventador. Magnifico il posteriore con due grandi scarichi centrali e un perfetto equilibrio di volumi.

Le porte si aprono ad ali di gabbiano, l’accesso al sedile di guida è facilitato da spazi più ampi. I comandi sono concentrati nel volante con due rotelline. La prima regola le quattro modalità di guida classiche (città, strada, sport, corsa) la seconda interviene sul sistema ibrido e prevede anche un’opzione che privilegia la ricarica.

La pista di Vallelunga, che alterna lunghi rettilinei a tratti sinuosi con un paio di curve a gomito, è il territorio ideale per le riprese imperiose di Revuelto e le pronte ricariche con le frenate rigenerative.

Il cambio ha rapporti brevi che inducono a una scalata agile e naturale fino all’ottava marcia. Il top di Revuelto arriva nella frenata prima dell’inserimento in curva. Anche davanti a un brusco colpo di piede la supersportiva non perde mai equilibrio e compostezza.

L’auto si tuffa nella curva con assetto composto e lineare, come affrontasse un rettilineo. La trazione integrale elettrica è parte integrante nella facilità di guida di Revuelto e i controlli di trazione LDV non sono mai invadenti ma sempre solleciti a correggere la rotta, quando la guida va oltre i limiti di sicurezza.

Davvero una supersportiva proiettata nel futuro con la sua meccanica raffinatissima con i più aggiornati ausili di guida e la compagnia di Alexa che aiuta a non staccare mai le mani dal volante. Sulla pista romba Revuelto, un’astronave in forma di auto che corre verso il futuro.

Lamborghini Revuelto, le foto in azione

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Ultima modifica: 10 Ottobre 2023

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