BYD colosso cinese e primo produttore mondiale di auto alla spina, elettriche e plug-in, cala il suo poker al 100% a batterie per l’Italia. Dopo il crossover Atto 3 (qui la prova di QN Motori) e la grande berlina Han, arrivano Seal e Dolphin, la piccola, accessibile e raffinata.
Build Your Dreams è un colosso da 600.000 dipendenti e ben 90.000 ingegneri, che punta tutto sulla tecnologia.
Nata nel 1995, ha sfondato come fornitore di batteria per telefonini immortali, quali il Motorola StarTAC e il Nokia 3310. Attualmente continua la sua corsa: il 20% degli Smartphone è alimentato da batterie BYD.
Ma oggi corre velocemente verso i 6 milioni di auto prodotte, 2,37 milioni consegnate nei primi 9 mesi del 2023, con un tasso di crescita del 70%.
Un rullo compressore. BYD Dolphin si presenta come il cavallo di punta per il mercato italiano ed europeo. Auto elettrica compatta, lunga 4,29 metri, come una Golf, Â ovvero una Segmento C, con un prezzo abbordabile, da 30.790 euro incentivi esclusi.

Il listino non basta a fare la differenza. Dolphin presenta la tecnologia di BYD per tutti. Con una dotazione completa di sistemi di assistenza alla guida, ma soprattutto l’architettura e-Platform 3.0, base di tutti i modelli della gamma e le batterie Blade, al litio-ferro-fosfato, più affidabili, che non si incendiano nemmeno se perforate, stabilizzando la temperatura a 60 gradi, capaci di sopportare 5.000 cicli di ricarica e scarica complete.
Operativa la tecnologia Vehicle-to-Load: l’auto può alimentare dispositivi, dalla macchinetta del caffè, alla casa, con potenza fino a 3 kW. C’è anche un adattatore dedicato provvisto di ciabatta.
Dolphin, che ha un bagagliaio dalla capacità da 345 a 1.310 litri, presenta uno stile in linea con la gamma definita da Wolfgang Egger, autore di un capolavoro assoluto come Alfa Romeo 8C Competizione e poi fino al 2013 capo del design Audi (e Lamborghini) prima di entrare in BYD nel 2016.
L’abitabilità interna è ottima per quattro persone e buona per cinque. Lo spazio in lunghezza nella prima e nella seconda fila è eccellente, grazie al passo di 270 centimetri.
La qualità complessiva è soddisfacente, buon l’assemblaggio e una alternanza tra rivestimenti morbidi e rigidi per contenere i costi di produzione. Chiara la strumentazione digitale con lo schermo da 7 pollici, mentre al centro della plancia c’è il grande e scenografico display da 12,8 pollici rotante di 90 gradi da orizzontale a verticale. Il selettore di marcia è appena sotto, nel pannello comandi facilmente raggiungibile con la mano destra.
BYD Dolphin, due i tipi di batteria disponibili
Da 44,9 kWh per una autonomia dichiarata di 310 km abbinata con motori anteriori da 97 cavalli per versione Active da 30.780 euro e la Boost da 176 cavalli e 31.770 euro.
Da 60,4 kWh con 427 km di autonomia abbinata motore da 204 cavalli per le versioni Comfort (35.790 euro) e Design (37.790 euro). Tutti gli allestimenti rientrano negli incentivi statali.
Da colonnine ad alta potenza la ricarica, fino a 88 kW sul modello, dal 30% all’80% necessita di 29 minuti di tempo.
La prova ha confermato le premesse. Diversa dalla concorrenza per design, la BYD Dolphin Comfort con i suoi 204 cavalli spinge sempre forte, l’accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in 7 secondi, con riprese molto decise.
Il peso di 1.650 kg non inficia l’agilità , adatta ai percorsi urbani. Al pari di un assetto molto morbido, votato al comfort, che permette di muoversi in città con grande serenità . Dalla Boost in su l’asse posteriore offre un raffinato schema multilink a ruote indipendenti.
Indizio di qualità generali, anche se BYD Dolphin non è nata per macinare curve a ritmo forsennato.
Sempre silenziosa, in grado di assorbire senza problemi le asperità stradali. Ma con una autonomia reale che supera i 350 chilometri si candida a compatta e completa tuttofare.
Leggi ora: le novità auto
Cosa significa BYD?
Significa Build Your Dreams, l’azienda cinese è nata nel 1995.
Quali sono i pregi delle BYD Blade Battery?
Le batterie Blade prive di cobalto, utilizzano come materiale catodico il litio-ferro-fosfato (LFP) che offre un livello di sicurezza molto più elevato rispetto alle batterie agli ioni di litio.
Ultima modifica: 19 Novembre 2023