In queste settimane il futuro del Biscione è stato sotto i riflettori. Esisterà ancora una Alfa Romeo italiana, anche se al meno un modello delle futura produzione sarà assemblato fuori dai confini nazionali.
Jean-Philippe Imparato, CEO della Casa di Arese, ha ribadito il concetto. “Appena incaricato da Tavares ho preso il primo volo Parigi-Milano. Alfa Romeo si gestisce dall’Italia, non dalla capitale della Francia“.
Questo il primo indizio. Imparato ne ha aggiunti altri. “Sono stato a Pomigliano per una revisione del progetto di Alfa Romeo Tonale. Siamo alla rotta giusta, il piano industriale è in ordine. Il Suv sarà in concessionaria a inizio giugno 2022“.
Pomigliano e Cassino sono i due poli industriali del Biscione nel Belpaese. “Tutti i mesi vado a Cassino. Le Alfa Romeo si fanno lì, su questo non si scherza. Questi due impianti hanno un livello tecnologico al vertice mondiale“.
Alfa Romeo italiana, ma non tutta
Orgoglio italiano, ma un modello sarà prodotto in Polonia. Il B-Suv. “Stiamo lavorando sulla nuova piattaforma small di Stellantis. Una Alfa Romeo è prevista nella fabbrica di Tychy“.
Con la integrazione delle piattaforma Giorgio (Giulia e Stelvio) nel complesso delle architetture di Stellantis, ovvero Small, Medium e Large (la destinazione di Giorgio) Alfa Romeo è avviata a un futuro elettrificato. “Ogni modello in gamma avrà una versione green“. Ha detto Imparato, come anche una versione Quadrifoglio. Altro omaggio al Marchio e alla italianità.
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Ultima modifica: 2 Maggio 2021