Trasporto disabili: modelli, costi e controindicazioni della pedana

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Trasporto disabili in automobile è possibile mediante l’installazione di apposite pedane: vediamo insieme i modelli e i relativi costi.

Trasporto disabili in automobile? Assolutamente possibile grazie a un allestimento speciale che si può fare all’interno di un veicolo. Tra i tanti ausili esistenti per mettere a proprio agio la persona affetta da disabilità motoria quello più comune è la pedana (o rampa) di accesso al veicolo stesso, solitamente posizionata nel retro, che consente di salire a bordo senza alcun problema e usufruire del mezzo nel modo più confortevole possibile.

Vi è, per esempio, la Flexi Ramp di Olmedo per la Peugeot Partner Tepee che, in assenza della carrozzina a bordo, mantiene lo spazio del vano bagagli come nel veicolo di base, a disposizione per il disabile.

Sulla Ford Tourneo Connect, invece, vi è una pedana con pianale ribassato che offre discreta versatilità e buona abitabilità interna.

Il Citroen Berlingo WAV può montare una pedana per far salire in totale sicurezza e comfort un disabile in carrozzina e, al contempo, altri tre passeggeri in seconda fila.

Sulla Ford B-Max è stata prestata particolare attenzione all’accesso degli utenti con disabilità, oppure con mobilità ridotta: trasporto disabili con ribaltina oppure con sedile girevole.

Sul Ford Transit Custom è possibile il trasporto disabili grazie al sistema con sollevatore oppure con rampa telescopica, mentre Olmedo ha proposto ben due allestimenti all’interno di Renault Kangoo: il primo con rampa manuale di accesso al veicolo, definito ‘Essential’; il secondo con movimentazione in automatico, e coordinata con l’abbassamento del veicolo stesso, denominato ‘Serenity’.

Non è tutto, perché Guidosimplex propone un sollevatore, ‘Ultra Light Serie Tran Fw’, a doppio braccio elettroidraulico, con piattaforma pieghevole tutta automatica, per sollevare le persone in carrozzina ed agevolarne l’ingresso in auto; Olmedo, sul Fiat Doblò, può installare il Nuovo Runner Level 3 per curare lo stile nei minimi dettagli, mentre Focaccia Group, oltre a fare lo stesso sul Fiat Doblò ha curato il trasporto disabili sulla Mercedes Classe V, con spazio fino a due persone affette da disabilità motoria sul medesimo veicolo.

Queste sono soltanto alcune delle innumerevoli soluzioni che, al giorno d’oggi, offre in tal senso il mercato. Naturalmente, ‘modificare’ il veicolo con l’inserimento di una rampa, di qualunque tipologia essa sia (telescopica, con pianale ribassato, con ribaltina), oppure acquistarne uno già dotato, di serie, di questi allestimenti, comporta un costo ulteriore. Si va dai 1500 euro, per una pedana dotata delle funzioni base, ai quasi 4000 euro per un sollevatore elettronico a pedana per l’accesso rapido e diretto del disabile all’interno della vettura in questione.

Controindicazioni? In caso di pedana dotata di svariate funzioni, il disabile potrebbe non essere in grado di salire nel veicolo da solo: meglio vi sia, nei paraggi, qualcuno pronto ad assisterlo. Andrà poi regolato bene il poggiaschiena della carrozzina, per una migliore postura: gli ‘scossoni’ in fase di salita all’interno del veicolo potrebbero nuocere alla persona.

Ultima modifica: 12 Ottobre 2017