Il trasporto disabili deve rispettare alcuni criteri di sicurezza e integrità dei dispositivi durante il trasporto, come per la carrozzina.
Ci sono diversi tipi di dispositivi per la mobilità dei disabili, ma soprattutto ci sono altrettanti sistemi regolamentari per il loro trasporto su auto, sia ad uso privato che pubblico con riferimento, nel secondo caso, ai van per disabili messi a disposizione dal trasporto pubblico locale.
Uno di questi dispositivi è proprio la carrozzina, o sedia a rotelle, il cui sviluppo e miglioramento per rispondere ad una precisa gamma di funzioni vitali di un individuo disabile è già avvenuto da tempo, sia in termini tecnologici che prettamente meccanici (maneggevolezza e guida automatica). La carrozzina odierna, dunque, è sempre più uno strumento ergonomico e funzionale alle esigenze di spostamento del disabile al punto da essere non solo sempre più agile ma anche più facilmente trasportabile insieme al suo possessore.
I principi cardine affinché ciò avvenga sono la sicurezza e la praticità. La carrozzina, infatti, necessita di poter essere caricata su un’automobile in modo facile e in totale sicurezza per la salute del trasportato e degli altri passeggeri presenti nel veicolo: per questo deve poter essere saldamente ancorata al pianale dell’auto in modo da proteggere e far viaggiare sicuro il disabile.
L’ancoraggio della carrozzina, dunque, deve essere costituito dai seguenti pezzi:
- due barre di ancoraggio, o binari, posti un di fronte e un altro sul retro della carrozzina, entrambi fissati saldamente al pianale dell’auto in luogo della seduta posteriore;
- quattro snodi con gancio – due di fronte, due sul retro – in due delle quali, quelle sul fronte, sono arrotolate delle cinghie con pretensionatore manuale (allungabile/riducibile in funzione della distanza) o automatico;
- kit di cinghie aggiuntive per la ritenuta delle gambe (imbragatura sovra-cosciale);
- kit di cinture di sicurezza per il corpo del disabile composte da una cintura che cinge il busto, una doppia bretella che si aggancia ad essa e ad un’altra cintura che attraversa la schiena del disabile che si collega al binario posto sul retro dividendosi in due bretelle da agganciare ai due snodi posti sul binario.
È importante sapere che le cinghie di ancoraggio della carrozzina non sono da confondere con le cinture di sicurezza del disabile a cui deve essere legato a prescindere.
Tutti i sistemi descritti rispettano le normative CE, in particolare la direttiva 96/36/Cee e la ISO 10542.
Entrambi i sistemi di cinture e di ritenuta della carrozzina sono stati sottoposti ai test di scontro – crash test – e di impatto in velocità i cui risultati permettono di garantire gli standard di sicurezza del disabile trasportato.
Ultima modifica: 17 Ottobre 2017