Regolatore di tensione moto, a cosa serve

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Non tutti sanno che esiste un dispositivo elettronico per regolare la corrente alternata proveniente dall’alternatore (che trasforma il movimento meccanico del motore in energia) che trasmuta questa corrente alternata in corrente continua utile sotto vari aspetti alla moto (12 Volt, 24 Volt, ecc.…): si tratta del regolatore di tensione.

Descrizione del regolatore di tensione

Il regolatore di tensione gestisce la tensione nell’impianto di accensione e si trova solitamente nella bobina perché la tensione a 12 V che arriva dalla batteria viene poi trasformata in corrente ad alta tensione che andrà a finire nella candela, la quale accenderà la scintilla permettendo lo scoppio nella camera di combustione. Quando e come possiamo accorgerci se il regolatore di tensione non funziona bene o è rotto? Ecco quali possono essere i sintomi:

  1. Batteria bassa;
  2. La batteria ha una durata limitata;
  3. Consumi di elettrolita batteria;
  4. Frequenti bruciature delle lampadine;
  5. Quadro che si spegne;
  6. La moto non regge il minimo e stenta a partire.

Se sono questi i sintomi presentati dalla moto, con ogni probabilità, vuol dire che il regolatore di tensione non funziona bene.

Regolatore di tensione e batteria auto

Ecco alcuni trucchi per capire meglio se certi segnali sono riconducibili al mal funzionamento di questo dispositivo. La prima operazione da fare è individuare la posizione del regolatore, poi seguendo i fili, è bene controllare gli attacchi. Per colpa della potenza sprigionata e del calore o per il fatto che questi fili sono di scarsa qualità, capita sovente che si brucino e che quindi un falso contatto possa rovinare il regolatore.

Il calore è un fattore determinante. Spesso, infatti, i regolatori di tensione sono posizionati in punti poco ventilati della moto e sono soggetti al surriscaldamento. Poi c’è da controllare anche la batteria che scaricandosi manda sotto sforzo il regolatore e può bruciarlo. Se la moto si accende si può misurare la carica della batteria con un test in tre step: a minimo, a 200 giri e a 4500 giri.

La tensione di ricarica ideale è attorno ai 13.8V. Successivamente, con l’aiuto di un meccanico, possiamo misurare la corrente di ritorno dal regolatore di tensione in uno dei morsetti e connettori di cui si è detto sopra. In ogni caso, per un’analisi seria e approfondita dell’impianto del regolatore di tensione, è bene affidarsi ad elettrauto e meccanico che useranno un tester per analizzare il buon funzionamento del dispositivo.

Ultima modifica: 18 Dicembre 2019