Demolizione auto: guida alla procedura e costi

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La demolizione auto è un’operazione semplice e dai costi tutto sommato contenuti. Che si tratti di un’auto molto vecchia e mal funzionante o di un veicolo più nuovo ma che ha subito notevoli danni in un incidente stradale per cui i costi di riparazione sarebbero eccessivi, quella di rottamare l’auto potrebbe rivelarsi la scelta migliore, visti anche gli incentivi che si ottengono per l’acquisto di una nuova vettura.

Demolizione auto: la normativa

La demolizione è una procedura sottoposta a stretti vincoli normativi, soprattutto nell’ottica di garantire una costante e sempre maggiore tutela ambientale, evitando quindi che il mezzo venga abbandonato nel primo anfratto utile lungo la strada.

Capite bene dunque come ci si debba attenere alle regole anche in questo frangente, se non si vuole essere tenuti responsabili anche dopo che la macchina è stata distrutta.

La normativa vigente è il Decreto Legislativo n. 209 del 24 giugno 2003 relativo alle auto fuori uso e regola come deve avvenire lo smaltimento di queste, considerate come veri e propri rifiuti inquinanti. In primo luogo, la normativa stabilisce che i veicoli devono essere demoliti solo presso centri di raccolta autorizzati, ossia si tratta di auto-demolitori iscritti a un apposito albo nazionale.  In seguito, sarà poi necessario provvedere alla cancellazione del veicolo demolito dal PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, ossia il registro ufficiale su cui sono elencate tutte le auto in circolazione. Alla cancellazione dovrà provvedere l’ente che si occuperà del ritiro del mezzo.

La procedura

Se state valutando di rottamare la vettura per acquistare un nuovo modello, molti concessionari offrono la possibilità di prendersi carico della vostra vecchia auto e occuparsi loro stessi della demolizione, offrendovi anche degli incentivi e delle agevolazioni sul costo del nuovo. Il rivenditore che rileva il mezzo vi rilascerà il certificato di rottamazione e provvederà lui stesso alla cancellazione del veicolo dal PRA entro 30-90 giorni dal ritiro, a seconda della tipologia di macchina.

Se invece si vuole demolire il proprio mezzo a 4 ruote senza acquistarne uno nuovo, la procedura è da svolgere in autonomia, rivolgendosi ad un demolitore specializzato, il quale vi rilascerà il certificato sopra citato. Sarà poi il rottamatore a procedere con l’eliminazione del veicolo dal Pubblico Registro.

Documenti per demolizione auto

Al fine di demolire una vettura, è necessario presentare al centro autorizzato per lo smaltimento o al concessionario che l’ha presa in carico, alcuni documenti fondamentali.

Si tratta infatti di consegnare la carta di circolazione e il certificato di proprietà in forma cartacea. Nel caso in cui la persona che sta consegnando l’auto non sia l’intestatario, egli dovrà presentare un documento che ne attesta un titolo idoneo a procedere con lo smaltimento del mezzo, come ad esempio l’accettazione dell’eredità, nel caso in cui si sia entrati in possesso del veicolo per espressa volontà di un deceduto.

Se la consegna avviene per mano di una persona che è si intestatario, ma non proprietario, egli dovrà presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal possessore stesso.

Nel caso dalla vettura manchi qualcosa, per esempio se c’è stato un furto o uno smarrimento, bisogna anche consegnare la relativa denuncia all’autorità competente (per esempio i carabinieri), in sostituzione. Generalmente nel giro di un mese dalla consegna della macchina, il demolitore avrà concluso le procedure, utilizzando, nel caso, il CDPD (Certificato di proprietà digitale): a quel punto la macchina sarà definitivamente depennata dal Pubblico registro automobilistico (PRA).

Quello è il momento in cui, finalmente, il proprietario sarà libero dal pagamento delle imposte automobilistiche, il bollo in primis. Già alla consegna al demolitore al proprietario viene consegnato un certificato che lo esime da responsabilità legate alla vettura consegnata, a partire dal momento della cessione.

Questo documento contiene tutti gli estremi della macchina (marca, modello, targa, numero di telaio), nonché la data e l’ora di consegna, i dati personali del proprietario (o quelli della ditta, nel caso), quelli dell’impresa che si prende l’impegno della demolizione. Questo foglio è importante, va conservato per almeno dieci anni.

I costi della demolizione auto

Ci sono alcuni costi fissi, inevitabili, ma altri sono variabili ed eventuali. Diciamo che in generale oggigiorno per rottamare una macchina si possono spendere tra i 60 e i 150 euro.

32 euro se ne vanno per l’imposta di bollo e salgono a 48 se manca il CDP (Certificato Di Proprietà). 13 euro e 50 centesimi sono la gabella pro ACI, 7,10 vanno per la visura dalla quale risulterà che non ci sono iscrizioni sul veicolo, tipo fermo amministrativo (in quel caso niente demolizione).

La parte di costo varia ed eventuale può avere a che fare ad esempio col trasporto del mezzo fino al centro demolizione. Peraltro qualche volta i demolitori ritirano gratis, quando si tratta di vetture ancora in buone condizioni. Questo per il fatto che da queste auto ancora in forma accettabile si possono tirare fuori molti pezzi di ricambio, che sul mercato non sono affatto da buttar via.

Dopo la demolizione auto

Per essere sicuri di non incappare in oneri e responsabilità (penali, civili, amministrative) relativi a una macchina debitamente rottamata è utile e possibile fare una visura al PRA. Dopo trenta giorni dalla consegna al rottamatore non dovrebbero più risultare pendenze di sorta (bollo e quant’altro) a far data dalla consegna.

Va peraltro avvisato che la normativa sui bolli non è uguale in tutte le regioni, sicché alcune potrebbero addebitare ancora il bollo auto, in parte, tenendo conto della data di scadenza formale e di quella della concreta demolizione.

Stesso discorso per le assicurazioni, che possono riconoscere a credito del proprietario la parte di premio pagata ma non più fruibile, appunto perché l’auto è stata demolita.

Rottamazione all’estero

Se la macchina viene demolita all’estero, fondamentalmente le regole sono simili a quelle già descritte sopra. Simili i documenti, ma imprecisabile il costo, perché cambia da Paese a Paese.

Al fine di chiedere la radiazione dal PRA di una vettura italiana demolita all’estero, bisogna che la procedura sia interamente documentata.

Perché il PRA cancelli dai registri nazionali l’auto demolita fuori dall’Italia, si devono presentare vari documenti:

  • certificato di proprietà
  • targhe
  • libretto di circolazione
  • eventuali denunce ai vari enti in caso di furto o smarrimento.

La richiesta si correda del certificato relativo alla demolizione fatta all’estero, con eventuale traduzione autenticata.

Affinché il PRA depenni la macchina demolita fuori confine dal registro nazionale ci si deve premurare di presentare diversi documenti: per esempio il certificato di proprietà, le targhe, il libretto di circolazione. La domanda al PRA va corredata di un attestato che certifichi la demolizione compiuta oltralpe, nel caso con apposita traduzione.

Ultima modifica: 25 Ottobre 2018