Il bollo auto è una delle tasse più detestate, lo sappiamo. Parecchi automobilisti provano a non pagarla e molti altri proprio si dimenticano di farlo. In realtà, pagare il bollo auto è obbligatorio (in particolare anche se non si usa la macchina per cui si paga), ma sfruttando principi generali del diritto (la prescrizione), certe lacune della legge nonché provvedimenti regionali particolari è possibile sottrarsi all’obbligo. Legalmente, occorre sottolineare.
La prescrizione e auto esenti
Se l’amministrazione non si accorge che non avete pagato il bollo auto e non vi contesta nulla per tre anni, non può più farlo, quindi siete salvi.
Ma ci sono anche auto che non devono pagare: sono esenti da bollo auto innanzitutto i veicoli per il trasporto di persone disabili e le auto elettriche. Quanto alle automobili alimentate soltanto a gas, queste possono soltanto ottenere uno sconto, niente di più. Però le regole a questo proposito possono differire da Regione a Regione, quindi occorre informarsi.
Trasformare l’auto in automobile storica
Un modo legale per non pagare, poi, è trasformare la vostra vecchia auto in una «automobile storica». In tal caso occorre che la macchina abbia più di vent’anni, si trovi nelle condizioni originali e sia in buono stato. Se sono soddisfatte tutte queste caratteristiche, potete iscriverla a un club ASI (Automotoclub Storico Italiano) e il gioco è fatto. Ecco dunque che la vostra vecchia Panda, Tipo o Uno acquisterà lo status di «auto storica» e potrà fruire pertanto di tutti i vantaggi connessi, tra i quali circolare senza bisogno di pagare il bollo nonché pagare un’assicurazione agevolata e senza classi di merito.
Se poi risiedete in Lombardia, potete beneficiare dell’esenzione triennale prevista da quella Regione per chi rottama la vecchia macchina e compra un nuovo modello Euro 5 o Euro 6. Si tratta con tutta evidenza di una misura che tende a diminuire l’inquinamento rinnovando il parco auto circolante. In questa ipotesi bisogna distinguere tra il caso in cui chi è interessato all’esenzione è anche il proprietario della vettura rottamata e quello in cui non lo è. In caso affermativo, l’esenzione è automatica e non bisogna fare nessuna domanda. Se invece la macchina rottamata è di un familiare (tra quelli individuati dalla legge), il proprietario dell’auto nuova dovrà compilare modulo di richiesta telematico indicando le targhe dei due veicoli, quello da rottamare e quello nuovo, e indicando anche i componenti della famiglia (come risultano dallo stato di famiglia rilasciato dal Comune).
Sempre in Lombardia, sono previste anche altre facilitazioni, per esempio un contributo di 90 euro per la demolizione. Per ottenerlo il proprietario della macchina dovrà, trascorsi almeno 45 giorni dalla consegna della macchina da demolire, registrarsi nell’area personale della sezione «gestione tributi regionali» del sito ufficiale della Regione Lombardia e compilare l’apposito modulo per il contributo di rottamazione.
Ultima modifica: 10 Settembre 2018