Come parcheggiare un camper con rimorchio

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Quando ci si prepara a sostenere l’esame di guida per ottenere la tanto desiderata patente, uno degli ostacoli maggiori della prova pratica è rappresentato dall’atto del parcheggio, come sanno bene tutti i ragazzi. Imparare che cosa fare e come comportarsi è abbastanza semplice nella teoria, ma serve a ben poco se poi non ci si esercita a dovere per prenderci effettivamente la mano. Ebbene, anche un automobilista già esperto, con anni di guida alle spalle, può ritrovarsi di nuovo in una situazione molto simile, quando per le prime volte si trova alle prese con la gestione di un camper; tanto più quando deve trasportare, inoltre, un rimorchio. È proprio il parcheggio del camper con rimorchio a rappresentare un punto dolente: l’atto pratico può risultare infatti particolarmente difficile.

Fare pratica prima di mettersi in viaggio

Trattandosi di un mezzo decisamente più grande di una macchina, è inevitabile che un camper richieda anche una maggiore abilità alla guida, oltre che qualche attenzione in più quando ci si muove su strada. Le dimensioni forti ne fanno un veicolo più difficile da condurre, anche perché tutti gli spazi si fanno inevitabilmente più ristretti quando si guida un camper. La presenza di un eventuale rimorchio, poi, rende la situazione ancora più problematica, specialmente quando si tratta di dover parcheggiare. Acquistare un camper e lanciarsi subito in viaggio, presi dall’entusiasmo, non è quasi mai un’idea molto saggia: il rischio, piuttosto serio, sarebbe infatti quello di trascorrere una vacanza a dir poco faticosa e non rilassante.

La cosa migliore da fare è invece quella di esercitarsi a dovere, prima di improvvisarsi consumati conducenti di camper. Un campo aperto, un parcheggio, una strada poco trafficata sono buone scelte per farne la propria area di allenamento e pratica. L’ideale sarebbe quello di fare pratica sia con rimorchi corti che con rimorchi lunghi. Diversamente da quanto si potrebbe credere, i primi sono più difficili da controllare nel complesso, perché tendono a reagire di più alle sollecitazioni; in compenso, sono però più agevoli da manovrare.

Studiare con cura l’area in cui si intende parcheggiare e pianificare in anticipo le manovre da compiere

Solamente dopo aver acquisito una certa padronanza grazie all’esercizio è possibile, dunque, passare alla “prova del fuoco” del primo viaggio in camper – e soprattutto del primo parcheggio, ovviamente. Quando si arriva al momento fatidico, bisogna mantenere la calma e il sangue freddo innanzi tutto. La prima cosa da fare è infatti quella di scendere dal mezzo e prendersi tutto il tempo che serve per studiare attentamente l’area in cui si intende parcheggiare: bisogna valutare bene lo spazio a disposizione e tenere conto di tutti gli eventuali oggetti presenti nelle immediate vicinanze (altri veicoli, alberi o cespugli, muretti) che possano costituire degli ostacoli; attenzione anche allo stato della strada però, e in particolare alla presenza di eventuali buche o di collinette che solleciterebbero pericolose reazioni impreviste da parte del rimorchio. Quindi si deve pensare una “strategia”, cioè stabilire in anticipo come muoversi, il percorso e la traiettoria da seguire, sempre tenendo conto sia del mezzo trainante, il camper, che del rimorchio, senza mai dimenticarsi di quest’ultimo.

Come eseguire le manovre del camper con rimorchio

Una volta fissato il piano nella propria mente, si può passare alla sua traduzione pratica, che naturalmente rimane la parte più difficile. Ritornati al volante del camper, è bene quindi prendersi prima qualche momento per orientarsi. Supponendo di dover fare delle manovre di parcheggio in retromarcia, intanto, è di gran lunga preferibile posizionarsi in modo da eseguirle dal lato del conducente, che assicura una visione più ampia. A questo proposito è molto importante regolare al meglio gli specchietti retrovisori. L’ideale sarebbe, però, poter contare anche su un assistente, una persona fuori dal camper, posta nella posizione migliore per avere una visione completa sull’area del parcheggio, oltre che sul camper e sul rimorchio, così da poter monitorare tutti i movimenti e avvertire di eventuali errori. Trovare una persona che assista il conducente e lo aiuti a parcheggiare non dovrebbe essere difficile, dal momento che le vacanze in camper sono perfette per viaggiare in gruppo.

Prima di cominciare le manovre di retromarcia, esattamente come quando si parcheggia un’auto, bisogna superare il punto in cui si deve entrare arretrando, portando il camper a destra verso il centro della strada. Quindi dirigere il volante verso sinistra, in modo che il camper formi con la strada un angolo che resti però inferiore ai 180 gradi. A questo punto si può cominciare ad arretrare lentamente, correggendo man mano la direzione dello sterzo per guidare il rimorchio nella traiettoria pianificata. Naturalmente, quando si procede in retromarcia, lo sterzo va girato nella direzione opposta a quella che si vuole dare al rimorchio.La curva deve essere chiusa gradualmente comunque, così da evitare che camper e rimorchio finiscano per formare un angolo troppo stretto, mandando quest’ultimo fuori dalla traiettoria che si intende imprimergli.

Molto probabilmente, le prime volte saranno necessarie diverse manovre per riuscire a concludere il parcheggio, ma non importa: quello che conta è farcela senza fare danni; col tempo e l’esperienza si diventerà più abili in ogni caso.

Alcuni semplici consigli generali

Per finire, ancora qualche piccolo consiglio di portata generale.

  1.  Quando si studia l’area in cui si vuole parcheggiare, bisogna tenere conto del tipo di rimorchio trasportato dal proprio camper. Come accennato, quelli lunghi sono più facili da indirizzare, ma rendono più complicate alcune manovre, ad esempio quando si deve farli girare attorno ad un angolo;
  2.  Mentre si eseguono le manovre, fermarsi nel momento in cui non si ha più una visione completa. Mai tentare delle manovre alla cieca, a meno che non si abbia un assistente che possa fare da guida;
  3.  Non sopravvalutare le proprie capacità cercando di parcheggiare in spazi troppo stretti. È un errore che si può pagare caro;
  4.  Imparare a servirsi al meglio degli specchietti retrovisori. In certe occasioni, può essere utile voltarsi per guardare direttamente dietro di sé, ma il più delle volte non basta. Solo gli specchietti possono darci una visione completa, per quanto possibile: è quindi su quelli che bisogna contare;
  5.  Eseguire sempre molto lentamente tutte le manovre: se qualcosa non va (un ostacolo imprevisto, un errore nella manovra), sarà più facile rimediare.

Ultima modifica: 22 Agosto 2018