Antonio Giovinazzi: chi è il nuovo pilota di Formula 1

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Sono passati otto lunghissimi anni da quando in Formula 1 non si sentiva la cadenza tipica italiana in un contesto internazionale e poliglotta. E il 2019 segnerà il ritorno di un pilota italiano, dopo Vitantonio Liuzzi e Jarno Trulli, gli ultimi di una grande tradizione alla guida di un bolide dal cuore tutto italiano. Antonio Giovinazzi correrà per l’Alfa Romeo, tornata proprio quest’anno tra le grandi del Circus, grazie a un accordo con la scuderia Sauber, montando motore Ferrari. Approda al “Biscione”, ma il giovane pilota originario di Martina Franca ha un passato tutto sotto le insegne del Cavallino rampante. A 24 anni, ha già debuttato in Formula 1, ma sempre da sostituto.

Un posto fisso in Formula 1 per Antonio Giovinazzi

La prima volta a Giovinazzi toccò nel Gran Premio di Australia del 2017 con la Sauber che lo richiamò anche per il Gran Premio di Cina nella stessa stagione. Rilevava l’auto di Pascal Wehrlein, senza però trovare una collocazione stabile, nonostante avesse dato già buona prova come pilota affidabile del GP2, formandosi proprio nel vivaio Ferrari. Grazie alla Sauber però affronta diverse prove libere ed esegue test di Formula 1.

Dal prossimo anno affiancherà Kimi Raikkonen, campione del mondo nel 2007 in Formula 1. Proseguendo così la sua tradizione di scoprire e coltivare giovani talenti, il team Alfa Romeo Sauber F1 ha nominato il pilota pugliese, che ha lavorato con il team negli ultimi due anni, per correre al posto di Charles Leclerc.

La decisione di scegliere Antonio Giovinazzi è particolarmente significativa nella portata del progetto che in questa stagione ha visto il ritorno di Alfa Romeo al culmine degli sport motoristici dopo una pausa di oltre 30 anni.

L’approdo naturale in Alfa Romeo

L’incontro tra Alfa Romeo e il pilota italiano è stato naturale, anche in considerazione del forte legame che ha tenuto Giovinazzi col marchio fin dalla tenera età, ed è motivo di orgoglio nazionale considerando che sono passati diversi anni da quando un pilota italiano ha gareggiato in Formula Uno.

Antonio Giovinazzi ha dimostrato il suo talento e condivide l’obiettivo di raggiungere risultati ambiziosi insieme al team Alfa Romeo Sauber F1. Formalizzato l’ingaggio, il giovane driver tarantino si è detto felice di entrare a far parte del team Alfa Romeo Sauber F1, che per lui ha sempre rappresentato un sogno da tradurre in realtà.

In qualità di unico italiano nel grande Circus, dopo l’uscita di scena nel 2011 di Trulli e Liuzzi, quando la grande tradizione italiana sembrava interrotta, Giovinazzi ha dichiarato di sentire non soltanto il peso e la responsabilità di rappresentare il suo Paese nel grande palcoscenico della Formula 1, ma anche di essere un pilota italiano che rappresenta un marchio iconico come l’Alfa Romeo.

A quando il passaggio in Ferrari

Per Giovinazzi potrebbero aprirsi presto le porte della Ferrari, che non schiera in pista un italiano dal 2009, dopo l’esperienza breve di Giancarlo Fisichella. Un grande passo per il ragazzino che a soli 13 anni già correva sui kart. Nel 2006 vinse sia il trofeo italiano, sia quello europeo nei 60cc. Al 2012, quando aveva 19 anni, risale il debutto in Formula Pilota China.

È la prima volta su una monoposto e Antonio Giovinazzi spinge così bene sull’acceleratore che conclude la stagione realizzando sei vittorie. Nello stesso anno si cimenta anche nella Target Racing della Formula Abarth di Monza. Ottiene una vittoria e un piazzamento al secondo posto, ma nessun punteggio, poiché si presenta da pilota ospite. L’anno successivo, il 2013 segna l’ingresso in Formula 3 europea, correndo per la squadra Double Rracing. Non è un grande successo: in due delle tre gare disputate si piazza undicesimo e nono, ma l’esperienza serve a passare alla Formula 3 Britannica.

Viene ingaggiato nel 2014 del team Carlin con Sean Gelael e segna un primo posto a Silverstone. La partecipazione nel 2015 al Gran Premio di Russia del 2015 non gli vale punti, ma con la sua Audi RS5 DTM della scuderia Phoenix Racing ottiene il diciannovesimo posto in gara 1 e il ventunesimo in gara 2. Per riprovare il brivido del successo, antonio Giovinazzi deve attendere il 2016 e il debutto in GP2. Corre per la scuderia italiana Prema Powerteam di Vicenza.

Nel Gran Premio d’Europa trionfa in gara 1 e bissa il successo il giorno seguente in gara 2. Non è l’unico risultato per il giovane pilota di Martina Franca: è arrivato primo dopo aver conquistato la pole position e il giro veloce. Vince anche in Belgio conquistando gara 1 e il terzo posto di gara 2. Primo anche in Malesia e chiude la stagione con il secondo posto in classifica finale.

Una gavetta lunga e fortunata

Giovinazzi è ormai pronto per l’esordio in Formula 1 e nel 2016 sarà proprio il presidente della Ferrari Sergio Marchionne a volerlo come terza guida della scuderia del Cavallino a cominciare dalla stagione 2017. La prima corsa è il 2 febbraio 2017 sul circuito di Fiorano a bordo di una Ferrari SF 15-T e successivamente su una Sauber C36 per sostituire nei test invernali Pascal Wehrlein, che viene rilevato dall’italiano anche nel GP di Australia. Giovinazzi si piazza dodicesimo nella gara, migliorando i tempi della qualifica, che lo aveva visto piazzarsi quindicesimo.

Sono trascorsi 6 anni dall’ultima presenza di un italiano in Formula 1 e con Antonio Giovinazzi si riprende un percorso di grande tradizione che ha portato in pista grandi campioni, soprattutto sotto le insegne della Ferrari, dei grandi duelli tra Michele Alboreto e Alain Prost, e andando più indietro nel tempo con Nino Farina e Alberto Ascari. E Giovinazzi già scalpita per conquistare un posto tra gli allori che hanno circondato i grandi campioni della Formula 1.

Quello di Antonio Giovinazzi è stato l’ultimo ingaggio, una scommessa, per Sergio Marchionne, prima di andarsene all’improvviso, lasciando una Ferrari che ha ripreso a vincere dopo diverse stagioni tra luci e ombre. La lunga e fortunata stagione del binomio Jean Todt – Michael Schumacher, che ha portato la Ferrari ai fasti migliori, è purtroppo lontana, ma le speranze di riportare sul podio un driver italiano sotto le insegne di una scuderia italiana sono tutte riposte nel giovane pilota di Martina Franca.

Ultima modifica: 8 Ottobre 2018