Una data da ricordare. Domenica 22 giugno segna un momento storico per Tesla. Nel quartiere South Congress di Austin hanno preso servizio i primi Tesla Robotaxi.
Una decina di Model Y senza conducente ha trasportato passeggeri paganti su tratte selezionate. L’iniziativa, annunciata da tempo, rappresenta la svolta concreta nel progetto di guida autonoma della Casa americana.
Musk: “Dieci anni per arrivare a questo traguardo”
Elon Musk ha definito questo lancio del Tesla Robotaxi come il frutto di un decennio di impegno. Sul social 𝕏, il CEO ha celebrato il debutto dei robotaxi come “culmine di dieci anni di lavoro”.
Super congratulations to the @Tesla_AI software & chip design teams on a successful @Robotaxi launch!!
Culmination of a decade of hard work.
Both the AI chip and software teams were built from scratch within Tesla.
— Elon Musk (@elonmusk) June 22, 2025
L’occasione ha visto protagonisti influencer invitati a testare la prenotazione tramite app Tesla, con corse a tariffa flat di 4,20 dollari. Il riferimento al numero non è casuale: si tratta dell’ennesima strizzata d’occhio all’iconografia legata allo slang 4/20.
Tesla Robotaxi: un primo passo, tante sfide all’orizzonte
Il servizio attivo ad Austin copre un’area di circa 30 miglia quadrate, corrispondenti a poco meno di 80 chilometri quadrati. I primi test si sono svolti senza incidenti, ma restano limiti operativi.
Tesla Robotaxi non opera in caso di maltempo, esclude i minori e prevede il supporto di teleoperatori da remoto. Per ora la flotta è composta esclusivamente da Model Y, in attesa del debutto dei Cybercab.
Un settore dove la concorrenza cresce veloce
Tesla non è sola nella corsa alla guida autonoma. Oltre a Waymo e Zoox (Amazon), restano attivi Baidu in Cina e Rimac in Europa.

Di recente, Catl ha annunciato una joint venture con Hello e Ant Group per sviluppare robotaxi di Livello 4. Mentre General Motors ha chiuso Cruise, il mercato resta in fermento. La sfida è lanciata.
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Ultima modifica: 24 Giugno 2025