“Quante volte pensi all’Impero Romano?”. È la domanda che da qualche settimana spopola soprattutto sui social, per rispondere ad un trend nato negli USA secondo il quale gli uomini penserebbero anche più volte al giorno all’impero romano. Un trend arrivato anche in Italia, dove non solo gli utenti dei social, ma anche esperti d’arte, registi di fama mondiale, calciatori e politici si sono prestati al gioco, formulando le interpretazioni più creative.
Ma quali sono i luoghi in cui, fuori da Roma, è possibile indossare la toga e vivere una giornata da antico romano anche senza avere un portafoglio pieno di sesterzi? A esplorarli è SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione. A partire dai dati dell’Osservatorio Turismo Cashless 2023,che ha analizzato il trend dei pagamenti digitali nei settori legati al turismo durante l’ultima stagione estiva, SumUp ha infatti selezionato un curioso itinerario,da nord a sud, alla scoperta di 10 province in cui – tra acquedotti, arene, ponti, resti antichi e rievocazioni – pensare all’Impero Romano sarà inevitabile, ma non sarà necessario avere con sé alcun tipo di moneta.
Aosta, in Val d’Aosta tra mura e ponti romani
Conosciuta in passato come Augusta Praetoria Salassorum, Aosta fu fondata dai Romani nel 25 a.C.. Qui è possibile compiere un affascinante viaggio nel tempo, passeggiando lungo il perimetro delle mura romane o ammirando l’Arco di Augusto, che celebrava la fondazione della città. Aosta ospita, inoltre, i resti di un teatro romano, che anticamente ospitava fino a 4.000 spettatori. Camminando sul ponte romano, che consente di attraversare il fiume Dora Baltea, sarà possibile toccare con mano l’abilità romana nell’ingegneria delle strade e delle infrastrutture. Per pagare? Niente paura, i sesterzi non servono: quest’estate Aosta ha registrato un +27,3% di pagamenti cashless.
Aquileia, in Friuli Venezia Giulia per ammirare i mosaici romani
In provincia di Udine, dove i pagamenti senza contanti quest’estate hanno fatto registrare un +54,2%, si trova Aquileia: fondata nel 181 a.C., grazie alla sua posizione strategica divenne presto una delle città più importanti dell’Impero Romano. Sarà facile calarsi nei panni di un antico romano, passeggiando e osservando il suo notevole patrimonio archeologico: il ForoRomano, il Tempio Capitolino, le Terme Romane e le Mura Romane. Tra le attrazioni da non perdere: il mosaico a pavimento nella Basilica Patriarcale, tra i più grandi e meglio conservati mosaici romani del mondo.
Milano, in Lombardia tra anfiteatri e colonne
Anche Milano, dove i pagamenti senza contanti questa estate hanno staccato un +31,3%, nasconde numerosi reperti: dell’antica Mediolanum sono, ad esempio, ancora visibili sezioni delle mura che una volta circondavano la città, ma anche i resti dell’anfiteatro romano, all’interno del parco archeologico dell’Antiquarium di Milano. Passando invece di fronte alla Basilica di San Lorenzo in corso di Porta Ticinese, sarà impossibile non notare le colonne in marmo con capitelli corinzi che sorreggono una trabeazione, parte di un edificio romano risalente al III secolo d.C..
Veleia Romana, in Emilia Romagna tra iscrizioni ed epigrafi
La provincia di Piacenza, che quest’estate ha conquistato il terzo posto tra le più cashless d’Italia con una crescita dei pagamenti digitali del +60,9%, è una meta perfetta per gli amanti della storia romana. Nei pressi di Lugagnano Val d’Arda si trova Veleia Romana, sito archeologico noto per il suo stato di conservazione. Fondata dai romani nel 2 d.C., si trattava originariamente di una colonia militare. Gli scavi hanno portato alla luce una varietà di strutture e reperti, tra cui case, strade, un teatro, un foro e un tempio. Sono inoltre presenti numerose iscrizioni e epigrafi, che includono informazioni storiche, dediche e graffiti lasciati dagli abitanti dell’epoca.
Torre Mozza, in Toscana per un tuffo nella storia
Nel cuore del Golfo di Follonica, su una lingua di sabbia finissima, sorge una maestosa fortificazione risalente al Cinquecento, che aveva la funzione di osservare e difendere la costa: è la Torre Mozza, che dà il nome alla spiaggia. In questa parte della Costa degli Etruschi, è possibile fare un vero e proprio tuffo nella storia: a pochi passi dalla riva, sulla superficie dell’acqua affiora infatti un’antica strada romana. Leggenda vuole che sia un tratto dell’Aurelia, la prima strada della Penisola. E per pagare il gelato non servono neanche i contanti: in provincia di Livorno, infatti, il cashless continua a crescere, con un +30,6% nell’ultima estate rispetto a quella del 2022.
Ocriculum, in Umbria tra rievocazioni storiche e paesaggi naturali
Continuando il viaggio nelle antiche città romane, si approda in provincia di Terni, dove i pagamenti digitali hanno registrato una crescita del +50,2%nel 2023. Qui non sarà quindi davvero necessario pagare in sesterzi, neanche per entrare nell’area archeologica dell’antica città di Ocriculum, situata a Otricoli, tra i principali punti di interesse dell’Umbria meridionale. Attraversata dalla Via Flaminia e lambita dal fiume Tevere, questa città storica è situata in un paesaggio naturale di eccezionale bellezza, combinando in modo perfetto archeologia e natura. Dal 2012 è attiva sul territorio l’Associazione Culturale Ocriculum che valorizza l’area attraverso alcuni eventi di rievocazione storica romana, tra i più conosciuti e ammirati nel panorama nazionale.
Suasa, nelle Marche passeggiata in un antico insediamento romano
Continuando il viaggio nell’Italia centrale, si arriva nelle Marche dove si trova il sito archeologico dell’antica città romana Suasa Anconitana, in provincia di Ancona (dove le transazioni cashless sono cresciute del +31.2%). Fondata come colonia romana nel 2° secolo a.C., la città prosperò durante l’Impero Romano e divenne un importante centro urbano, subendo poi un rapido declino durante il periodo delle invasioni barbariche: la città fu infine abbandonata nell’Alto Medioevo. Oggi il Parco Archeologico Regionale della Città Romana di Suasa consente di passeggiare tra i resti dell’antico abitato, visitando la Domus dei Coiedii, la Domus Repubblicana o Casa del Primo Stile, l’Anfiteatro, il Foro e la Strada basolata o Via del Foro.
Alba Fucens, in Abruzzo alla scoperta del teatro romano
In provincia de L’Aquila si cela un autentico tesoro: Alba Fucens, antica città fondata dai romani nel 303 a.C. come colonia militare sulle sponde settentrionali del lago Fucino. Scoperta grazie agli scavi iniziati nel 1949 dall’archeologo Fernand De Visscher, attualmente costituisce un sito archeologico di grande rilevanza, offrendo l’opportunità unica di esplorare una città romana ben conservata situata tra le montagne abruzzesi. L’accesso è gratuito e i visitatori possono percorrere liberamente le strade lastricate e i marciapiedi della città antica. Da non perdere il teatro romano, tra i meglio conservati d’Italia. Pagare in sesterzi non sarà richiesto: la provincia de L’Aquila ha registrato secondo SumUp un +36,4% di transazioni cashless.
Lecce, in Puglia si scava tra i reperti
Famosa per la sua architettura barocca, anche Lecce, nella cui provincia il cashless cresce del +26,9%, presenta importanti resti romani che testimoniano la sua storia antica. Per fare un salto nell’antica Lupiae infatti basterà prendere un caffè e un pasticciotto nel centro storico, a Piazza Sant’Oronzo, dove si trovano i resti dell’anfiteatro, la cui costruzione risale all’età augustea o giulio-claudia. Molto curioso è inoltre il Museo Faggiano, fondato dal proprietario Luciano Faggiano che nel 2001 ha accidentalmente scoperto un complesso di antichi ambienti sotterranei durante i lavori di ristrutturazione della sua casa. Tra i reperti romani, si possono ammirare pavimenti a mosaico, cisterne e altri oggetti; sono presenti anche incisioni misteriose che fanno pensare alla presenza di Cavalieri Templari.
Piazza Armerina, in Sicilia i mosaici romani più belli del mondo
In provincia di Enna, dove il cashless registra un +25,5%, si può viaggiare nell’Antica Roma entrando nella Villa Romana del Casale a Piazza Armerina: famosa per i suoi mosaici, è un esempio di villa di lusso romana tardo-imperiale e rappresenta uno dei complessi romani meglio conservati nel mondo. La villa si sviluppa in 48 ambienti ricoperti da mosaici in perfetto stato, che permettono di ripercorrere la storia dell’Impero Romano, con scene di vita quotidiana, di caccia e di giochi o raffigurazioni di eroi e divinità: una testimonianza fondamentale per la comprensione della vita e della civiltà romana.
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Ultima modifica: 17 Ottobre 2023