La storia sul ghiaccio. Lamborghini per il secondo anno consecutivo a “THE I.C.E.”, Concorso d’Eleganza organizzato sul lago ghiacciato di St. Moritz. La casa di Sant’Agata Bolognese è stata rappresentata per l’occasione dal Lamborghini Polo Storico, riferimento per tutti gli appassionati ed i collezionisti del mondo.
Presenti per l’occasione due vetture dalla collezione del Museo di Sant’Agata Bolognese, una Jarama S del 1973, con un look speciale, pronta per un week-end sulla neve e completa di portascì, sci e slittino, ed una 400 GT 2+2 del 1968. Seppur rappresentanti di due decenni storici differenti, gli anni ’60 con le sue forme arrotondate e gli anni ’70 con il disegno dalla caratteristica forma spigolosa, entrambe le Lamborghini 2+2 presenti a St. Moritz, sono equipaggiate con lo stesso propulsore, il leggendario Lamborghini V-12 da 4 litri, con doppio albero a camme in testa in posizione longitudinale anteriore.
“The I.C.E.”, Acronimo di “International Concours of Elegance”, alla sua terza edizione, si è subito affermato come uno degli eventi più avvincenti nel mondo delle auto d’epoca. Punto di forza, oltre al Concorso d’Eleganza stesso, dove a giudicare le oltre 50 auto iscritte non sono solo specialisti del settore ma artisti ed architetti, è soprattutto il palcoscenico in cui si svolge: il lago ghiacciato di St. Moritz immerso nella valle dell’Engadina.
“La partecipazione del Polo Storico a “The I.C.E.”– ha dichiarato Alessandro Farmeschi, After Sales Director di Automobili Lamborghini –è stata l’occasione di incontrare i nostri clienti e gli appassionati dei modelli storici Lamborghini. Questo evento è molto vicino al nostro spirito e al nostro modo di intendere la passione per le nostre vetture d’epoca: bellissime da vedere ma, anche, divertenti ed emozionanti da guidare. Contesto insolito dove vedere una Lamborghini storica, ancor più pensando che si tratta di vetture che, solitamente, vengono ammirate nel nostro museo.”
Con questa presenza a St. Moritz il Polo Storico Lamborghini inizia il suo 2024, a contatto con i propri clienti ed appassionati, inaugurando un anno che si apre ricco di obiettivi, certificazioni e restauri, a conferma di un impegno sempre maggiore nella preservazione del patrimonio storico della casa di Sant’Agata Bolognese.
La storia Lamborghini – Jarama GTS del 1973
La Jarama GT viene presentata al Salone dell’automobile di Ginevra del Marzo del 1970. É la nuova GT 2+2 di casa Lamborghini, nata per sostituire la Islero, di cui mantiene la meccanica. Lo stile della carrozzeria, modernissimo, è opera della Carrozzeria Bertone, ed è una perfetta espressione delle forme automobilistiche che caratterizzeranno gli anni ’70, fatte di linee tese e spigolose.
La Jarama è una vera vettura gran turismo, perfetta per lunghi, comodi e veloci viaggi all’insegna del lusso e del piacere di guida. La sua forma le permette di accogliere 2 adulti e 2 bambini sul sedile posteriore, e parecchi bagagli. Uno dei tratti stilistici della Jarama, sono le palpebre che ricoprono i fari anteriori quando non sono in uso, una caratteristica unica in tutta la storia della produzione
Lamborghini. Nel 1972 nasce la Jarama GTS, caratterizzata da un motore, lo stesso 4 litri, reso più potente ed ora capace di 365 CV ed alcune modifiche estetiche, come la presa d’aria rialzata sul cofano, prese d’aria sui parafanghi anteriori e cerchi ruota, sempre Campagnolo, di nuovo disegno. All’interno dell’abitacolo la GTS riceve dei sedili dagli schienali sagomati per permettere una migliore abitabilità dei posti posteriori, una fascia di alluminio a ricoprire il cruscotto, nuova disposizione dei pulsanti secondari ed il servosterzo di serie.
La produzione dura fino al 1976 e, quando la Jarama esce di produzione non è previsto un modello che lo sostituisca. In totale ne sono state prodotte 327 unità, così suddivise: 177 GT e 150 GTS. La GTS del 1973, presente a St. Moritz, oggi di proprietà di Automobili Lamborghini, è stata venduta nuova in Sicilia ed è nella sua configurazione originaria con carrozzeria in Bleu Tahiti ed interni senape.
La storia Lamborghini – 400 GT 2+2 del 1968
Nel 1966, viene presentata al Salone di Ginevra la 400 GT, leggermente rivista nella sua linea rispetto alla 350 GT, soprattutto nella parte posteriore del padiglione, rialzato di 6,5 centimetri, per diventare una 2+2, ed equipaggiata con il motore 12 cilindri portato a 4 litri, per 320 Cv a 6500 giri/min. grazie all’aumento dell’alesaggio. Il motore V12 raggiunge, con la 400 GT, la sua perfetta fase di sviluppo e diventerà il motore simbolo della Lamborghini, andando ad equipaggiare, con le rispettive evoluzioni, tutte le vetture a 12 cilindri prodotte nel decennio successivo a Sant’Agata Bolognese.
La 400 GT, inoltre, adotta il cambio e differenziale Lamborghini, studiati e realizzati all’interno dell’azienda ed una sospensione posteriore rivista. Nel numero di Ottobre 1966 della rivista americana Road & Track, la 400 GT viene definita “la migliore GT che abbiamo mai avuto modo di provare”, un’osservazione che fece molto piacere a Ferruccio Lamborghini che, solo tre anni prima, aveva iniziato la sua nuova impresa con il desiderio di realizzare proprio la migliore GT al mondo. La 400 GT 2+2, presente a St. Moritz, è stata consegnata nel marzo del 1968 al “Grand Garage des Nations” di Ginevra, in colorazione Grigio Saint Vincent su interni tabacco ed è oggi parte della collezione del Museo Automobili Lamborghini.
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Ultima modifica: 28 Febbraio 2024