Roberto Scarabel, presidente AsConAuto, non le manda a dire. “Per un mondo automotive più sicuro e consapevole” il focus scelto per un dialogo aperto al contradditorio con 6 europarlamentari, partecipanti in presenza a Milano o da Bruxelles e Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica da parte del movimento di opinione #FORUMAutoMotive, attivo a difesa dei valori della mobilità a motore e dell’indotto del comparto automotive, per un confronto dei principali rappresentanti della filiera automotive con il mondo politico.
Tra i presenti Roberto Scarabel, presidente di AsConAuto, che lancia una segnalazione ai politici:
«Quello che è successo negli ultimi anni in Italia, dal 2003 al 2022, è che il RAL, la retribuzione annua lorda, è passata dai 23mila euro del 2023 ai 31mila euro del 2022. Una vettura utilitaria costava 6.400 euro e oggi costa 15.600 euro, quindi è cresciuta del 37% dal 2003 al 2010 e del 77% dal 2010 al 2022; non credete sia necessario, come fatto in altri settori, dare un incentivo al cambio della vettura usata su usata? Se un cliente, che non può acquistare un’auto nuova passa, dall’Euro 2 all’Euro 4, deve essere aiutato».
Nel doppio ruolo di imprenditore e di presidente di AsConAuto, Scarabel ha inoltre puntualizzato che «pensare al 2035 la vedo come una cosa molto, molto lontana. Quindi credo che servano degli step intermedi, l’utilizzo del biometano e del biogas ad esempio, tenendo presente che nel libretto delle vetture Euro 5 ed Euro 6 c’è una dicitura, EN 15940 (XTL). Questo significa che si possono usare dei biocarburanti senza che l’utilizzatore finale debba andare in officina, non c’è nessuna necessità di intervento e questa è una comunicazione che deve essere fatta».
Gli imprenditori aderenti ai Consorzi che fanno parte dell’Associazione rappresentano l’80 per cento dei concessionari italiani e sono impegnati nel settore del post-vendita in modo da potere fornire al maggior numero di autoriparatori ricambi originali – core business di AsConAuto – e servizi di professionalità sicura.
Il segmento vale oltre 32 miliardi di euro: spesa complessiva annuale degli automobilisti italiani per prendersi cura e riparare le proprie vetture, calcolata come somma della spesa di riparazione e manutenzione (inclusi pneumatici e interventi in carrozzeria) e in termini percentuali nel 2022 ha segnato + 6,5% rispetto al 2021 (fonte, stima Quintegia).
Vede in azione ogni giorno sul territorio nazionale, in modo capillare, più di 42.000 autoriparatori e operatori legati alla manutenzione e riparazione. Anche durante i momenti più difficili della pandemia le consegne sono proseguite, mettendo sempre al primo posto la sicurezza.
E la continuità delle forniture è stata garantita, malgrado si sia dovuto fare fronte talvolta alla mancanza di ricambi. Il sistema distributivo realizza sull’intero territorio nazionale un presidio professionale, capillare e di qualità, assai apprezzato dalla clientela locale.
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Ultima modifica: 16 Novembre 2023