Dal 5 luglio al 12 novembre al MAUTO “Muoversi con leggerezza”

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Il MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE “AVV. GIOVANNI AGNELLI” ospita da mercoledì 5 luglio a domenica 12 novembre 2017 “MUOVERSI CON LEGGEREZZA. L’AUTO E LA MOBILITÁ: IERI, OGGI E DOMANI”, un percorso espositivo di divulgazione scientifica e tecnologica interattiva del PROGETTO EXPERIMENTA.
Realizzata in collaborazione con il PROGETTO EXPERIMENTA della REGIONE PIEMONTE – MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI, l’esposizione è costituita da 7 exhibit, ciascuno dei quali, con un approccio interattivo e didattico, illustra le tematiche fondamentali da affrontare nella progettazione di un’automobile: la sicurezza, l’affidabilità, i motori, i materiali, i consumi, le emissioni, le tecnologie elettroniche e informatiche, il comfort, il riciclo. L’obiettivo comune è quello di trasmettere le conoscenze scientifiche e tecnologiche utili ad immaginare il futuro delle innovazioni dell’automobile e delle trasformazioni culturali della  mobilità sostenibile.
Il progetto di divulgazione scientifica interattiva è rivolto a tutto il pubblico, con un particolare riguardo ai ragazzi in età scolare, e ha lo scopo di trasmettere e comunicare, in modo semplice e partecipativo, alcuni temi già trattati nel percorso museale del MAUTO, con particolare attenzione all’importanza dell’utilizzo di fonti di energia alternativa e della riqualificazione delle materie prime attraverso il riciclo, valorizzando l’idea di una mobilità futura che sia soprattutto eco-sostenibile.
«L’esposizione Muoversi con leggerezza conferma due strategie centrali per il MAUTO – spiega Benedetto Camerana, Presidente del Museo dell’Automobile -. La prima è quella di essere un luogo cruciale nella discussione sull’innovazione e sulla tecnica dell’automobile e della mobilità. La seconda è l’impegno verso la didattica, la formazione e l’educazione, componenti fondamentali per confermare il ruolo internazionale del territorio torinese nel mondo dell’automobile».
Oggi più di ieri, è necessario che i designer riflettano sui temi ecologici, che lo stile sia coniugato alla funzionalità e  che ogni vettura sia pensata e disegnata per muoversi in un contesto urbanistico, diventando espressione di quel contesto. Il tema dell’auto del futuro e del futuro dell’auto (o, più in generale, del futuro della mobilità) sarà approfondito in una sezione speciale del percorso, allestita anche grazie alla collaborazione di ITADESIGN. All’inizio dell’esposizione saranno inoltre esposte le vetture IDRA 11 (2011) e IDRA PEGASUS (2012) realizzate dal Team H2politO del Politecnico di Torino, che parteciperanno alla  Shell Eco-marathon di Londra – la gara dove vince chi consuma di meno – nella categoria prototipi a fuel cell ad idrogeno.
Vicino alle vetture innovative di oggi, sarà esposta una vettura che fu innovativa all’inizio del XX secolo: si tratta della POPE mod. C/60 V, prodotta negli Stati Uniti nel 1907. Singolare figura di pioniere della locomozione negli Stati Uniti, il colonnello Albert Augustus Pope aveva cominciato già nel 1878 a costruire biciclette, per approdare, alla fine del secolo, alle automobili elettriche: l’esemplare esposto ha un motore elettrico in posizione posteriore, alimentato da batterie poste sotto il sedile.
Valore aggiunto di questo importante progetto di divulgazione scientifica è la contestuale attivazione di progetti di alternanza scuola-lavoro: circa 60 ragazzi e ragazze, provenienti da tre Istituti d’Istruzione Superiore torinesi – I.I.S “AMEDEO AVOGADRO”, I.I.S. “PRIMO LEVI” e I.I.S. “PRIMO LICEO ARTISTICO” – si alterneranno fino a novembre, diventando “divulgatori scientifici” per accompagnare i visitatori nel percorso interattivo della mostra e, gestendo gli exhibit, trasmetteranno i concetti fondamentali trattati nei temi del percorso museale del MAUTO.
«Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino – spiega il direttore del MAUTO Rodolfo Gaffino Rossi è nato per conservare una collezione che, nel tempo, è divenuta una delle più prestigiose al mondo. Dalla sua fondazione è poi cresciuto, diventando uno spazio vivo e partecipato, grazie alle tante e variegate attività che ospita e sostiene. Tra queste, quella divulgativa è senza dubbio una delle principali: parliamo alle scuole, di ogni ordine e grado, consci delle responsabilità di questo importante ruolo e nella speranza che le nuove generazioni portino con sé il desiderio di migliorare sempre e di non fermare mai la spinta di ricerca e sperimentazione che da sempre ha portato l’industria automobilistica a tracciare segni indelebili nella società contemporanea».

 

GLI EXHIBIT

0.Il cervello

L’automobile è un prodotto dell’ingegno dell’uomo, che l’ha migliorata al punto tale da renderla autonoma dal guidatore: un traguardo importante che deve essere integrato con un contesto urbanistico “intelligente”.

1. Non fare il dummy!

Sapete che chi guida è responsabile del 90% degli incidenti stradali? Una guida disattenta o un imprevisto possono avere conseguenze disastrose. Come è possibile aumentare la sicurezza di chi viaggia?  L’impegno tecnologico per la sicurezza è stato e continua ad essere molto ampio, ma la sua applicazione dipende dall’avanzamento della ricerca, dagli obblighi legislativi e dall’effettivo impiego sull’auto delle tecnologie sperimentate. Oggi nuovi sistemi aiutano il guidatore a controllare meglio la propria auto. Alcune simulazioni virtuali presenti in questa sezione mostreranno la dinamica di diversi tipi di urto e gli effetti sul “dummy”, il manichino che simula il comportamento del corpo umano a bordo di un veicolo.

2. Frenata assistita

L’automobile “vede” i pericoli e, per evitare incidenti, corregge gli errori del guidatore oltre che aiutarlo, ad esempio, in fase di parcheggio, di accelerazione o controllando la stabilità del veicolo in curva. L’exhibit dimostra come l’intelligenza dell’automobile possa essere d’aiuto a quella del guidatore. Potrete prendere posto su un sedile dotato di volante e pedaliera e partecipare alla simulazione di una frenata, che verrà poi analizzata e confrontata con una frenata “assistita” dove un “radar” segnala alla centralina di controllo la presenza di un ostacolo.

3. Sotto il cofano? Tanto! Il motore: sotto il cofano si cambia

Auto ibride (sia elettriche, che a idrogeno, che a metano), auto completamente elettriche, auto a idrogeno (motore con elettricità prodotta a bordo da idrogeno); auto a metano, biodiesel, etanolo, butano (il metano è poco sviluppato all’estero; il bioetanolo è una realtà affermata nell’America Latina e in Scandinavia): ciascuna soluzione ha aspetti negativi e positivi, problemi risolti o da affrontare. L’exhibit racconta il passato e il presente, il lungo confronto tra benzina e diesel, fino all’euro 6 e ai nuovi motori alternativi al petrolio.

4. Il “sistema nervoso” dell’auto. L’elettronica intelligente ovunque

L’automobile oggi è un vero computer con le ruote. L’intero funzionamento delle vetture è coordinato dalla centralina elettronica che fa funzionare e monitora ogni apparecchio elettronico montato a bordo. Su un banco retroilluminato è descritto il ruolo dell’elettronica di bordo: l’insieme di cavi/cablaggi (i nervi) e la centralina elettronica (il cervello). Potrete agire sulle tessere del banco per analizzare le funzioni dei singoli componenti, le loro collocazioni sull’auto e vedere come possano essere modificate per aumentare prestazioni e ridurre spazi.

5. La Seconda Casa. Un esempio di comfort: la climatizzazione

L’exhibit spiega le difficoltà e le soluzioni per mitigare l’azione del sole attraverso alcune brevi spiegazioni scientifiche. Un exhibit dedicato al sempre maggior “comfort” offerto dall’auto: per esempio il controllo della temperatura dell’abitacolo, la diffusione del suono, la comodità dei sedili. Toccate con mano le diverse risposte dei materiali ai raggi solari per testare temperatura e percezione del calore all’interno dell’abitacolo.

6. I materiali intelligenti

L’ingegneria dei materiali e lo studio dei componenti ricoprono un ruolo fondamentale nell’industria automobilistica attuale. Nuovi materiali introdotti oggi sono la base dell’evoluzione dell’auto del futuro. L’exhibit racconta alcune ricerche degli anni passati e spiega le loro basi scientifiche. Ad esempio: leghe a memoria di forma, polimeri piezoelettrici, fluidi magnetoreologici, sono materiali che “rispondono” ai requisiti che il mondo dell’automobile richiede all’auto rendendola più sicura e maneggevole: di alcuni potrete verificarne “dal vivo” le proprietà.

7. Le sette vite dell’auto: il riciclo

Dove finiscono le automobili dismesse? Dopo aver messo in sicurezza i materiali che possono inquinare, smontando alcune parti, i telai vengono tritati con macchine che dividono i materiali componenti per riutilizzarli il più possibile. Per minimizzare l’impatto che un’auto avrà sull’ambiente quando terminerà la sua vita operativa, fin dalla progettazione si cerca di ridurre i materiali nonché di alleggerirli per ottenere un’auto che, alla “fine”, si può smontare e riciclare il più possibile. Con un nastro rotante e, dietro indicazioni del computer, potete giocare a separare e differenziare le parti di un’auto.

Ultima modifica: 3 Luglio 2017

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