Il futuro prossimo si prospetta in forte cambiamento. Il mondo automotive si rivolge oggi ad un tipo di consumatore che non è più quello di un tempo.
Le parole di Teodoro Lio, Consumer & Manufacturing Industries lead di Accenture.
“L’evoluzione tecnologica ha portato a nuove sensibilità ed esigenze e l’automobile viene scelta non solo per le sue caratteristiche connaturate (prestazioni, design ecc.) ma come un dispositivo digitale complesso, capace non solo di offrire servizi e funzioni, ma anche di coinvolgere il consumatore in un’esperienza guidata dalla tecnologia. Si tratta di un cliente sempre più esigente e con bisogni di personalizzazione sempre più elevati” “Per il mercato, questo significa spostare il focus dal prodotto ad un’esperienza personalizzata che metta il cliente al centro. Sono le tecnologie software ad avere un ruolo cardine nel guidare l’industria automobilistica a un nuovo livello di servizio alla clientela.”
In passato, infatti, erano proprio le caratteristiche dell’auto quali sicurezza, affidabilità, resistenza, velocità e prestanza a essere enfatizzate; oggi questi fattori non sono più sufficienti a disegnare un mercato dell’auto su misura del nuovo tipo di consumatore e a costruire il concetto di “veicolo del futuro”.
Il “veicolo del futuro” è anzitutto connesso, sia con il suo proprietario e/o conducente e i suoi altri device digitali, sia nelle sue componenti interne. A permettere questa connessione è proprio il software. Il veicolo software-defined è un vero e proprio device digitale che – come uno smartphone, ma ad un livello di complessità maggiore – offre un’esperienza digitale unica e customizzata.
Questo cambiamento nelle esigenze dei consumatori sta costringendo l’industria a spostarsi verso un nuovo mondo di mobilità digitale e ad orientare gli investimenti in tre direzioni:
1. Esperienze digitali uniche: i veicoli software-defined promettono di comportarsi come smartphones, sia facendo convergere le auto con questi ultimi (come, ad esempio, la funzione “chiave digitale” che consente ai conducenti di aprire e mettere in funzione il veicolo), sia attraverso le funzionalità connesse dell’auto stessa, come il pagamento automatico nei punti di ricarica o lo streaming di giochi su uno schermo.
2. Piattaforme software scalabili, riutilizzabili, efficienti e veloci: le piattaforme offrono standardizzazione e aggiornamenti software che possono aiutare i produttori di apparecchiature originali (OEM) ad accelerare le tempistiche di sviluppo e migliorare la qualità del prodotto finale.
3. I servizi Premium: Il software sta rapidamente diventando una fonte di ricavi con margini potenzialmente elevati, paragonabili a quelli che abbiamo visto nel settore degli smartphone.
Le risposte dell’industria automobilistica
Per aumentare i propri ricavi, le case automobilistiche dovranno andare sempre più incontro ai nuovi bisogni dei consumatori. Non si tratta di velleità “futuristiche”, ma di una vera e propria necessità di business per restare al passo e mostrarsi competitive. “Secondo un recente studio global di Accenture sulla Smart Mobility, i ricavi dei veicoli software-defined aumenteranno di oltre dieci volte entro il 2040, per un totale di 3,5 miliardi di dollari” ha affermato Teodoro Lio, Consumer & Manufacturing Industries lead di Accenture.
I produttori di apparecchiature originali (OEM) si stanno trasformando in società di software che si occupano di dati, ma dovranno adottare alcuni accorgimenti e un approccio mirato per entrare nella nuova era dell’automotive “software-defined”:
1. Gruppi di profitto e modelli di business mirati. Dovranno combinare un mix di elementi sviluppati sia autonomamente che attraverso partnerships e l’uso di stack software esterni, ma sempre con una strategia chiara su come condividere i dati e l’accesso ai clienti.
2. Guardare alla maturità delle soluzioni standard sul mercato. Se le soluzioni esterne non sono ancora pronte per l’implementazione, dovranno affidarsi all’innovazione proprietaria.
3. Capabilities future realistiche. Dove l’importanza di un livello tecnologico impedisce l’esternalizzazione, la partnership tramite joint venture può essere un’opzione per mantenere la proprietà dei punti di controllo.
4. Reperire/Accumulare risorse finanziarie e disponibilità a investimenti a lungo termine. Infatti, secondo le nostre stime, lo sviluppo di un sistema operativo per automobili può costare circa 4 miliardi di dollari e la sua manutenzione a vita altri 6 miliardi di dollari. Considerando i potenziali volumi di vendita, solo pochi OEM hanno il sostegno finanziario necessario per adottare da soli un approccio full-stack.
La mobilità del futuro è anche green?
Un’altra area chiave su cui questo settore potrebbe concentrare i propri sforzi per raggiungere o superare i propri obiettivi è quella della sostenibilità.
Infatti, il crescente interesse dei consumatori nei confronti dell’ambiente non dovrebbe essere lasciato inosservato. La transizione verso prodotti, servizi ed esperienze sostenibili può sbloccare nel 2030 nuove entrate massicce, fino a 3.000 miliardi di dollari, in otto settori trasversali: in primis la mobilità, oltre a moda, energia domestica, cibo, viaggi aerei, spedizioni, costruzioni e comunicazioni.
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Ultima modifica: 1 Febbraio 2023