Dacia 2023, il presente è a tutta forza, come il passato e il futuro prossimi. L’anno passato è stato trionfale: ha raggiunto una quota record del 5,1%, sesta nelle vendite assolute, addirittura quarta col 6,3% nelle vendite ai privati. Segno di una preferenza tangibile.

I prossimi mesi porteranno altre novità. Ospiti nel primo salone “eco-smart”, lo show-room Renault e Dacia Paglini a Castellanza in provincia di Varese, “vestita” con la nuova identità visuale, abbiamo ascoltato Guido Tocci, Managing Director per l’Italia del Marchio.
“L’obiettivo di Dacia resta di fornire le auto col più alto rapporto qualità-prezzo. Non le auto meno costose, ma quelle con tutto l’essenziale per il cliente. E l’essenziale può cambiare di anno in anno. Il nostro lavoro è anche quello di anticipare queste esigenze. Eliminando quello che è diventato superfluo”.
Dacia 2023: la strada verso il 2030
“Con Bigster nel 2025 vogliamo diventare protagonisti nel Segmento C, ora lo siamo nel B. Per il 2030 arriveranno altri due modelli medi. Il 2024 sarà la volta di nuovo Duster e per quest’anno partiamo forte con Jogger Hybrid 140 il primo modello elettrificato che apre una nuova strada e con la versione da 65 cavalli dell’elettrica Spring Extreme”.

Quali sono gli obiettivi e quale è il rapporto con Renault?
“Il piano è di portare entro sette anni il margine operativo dal 10% al 15%. Una sfida non da poco – continua Tocci – dovremo portare redditività, ma non entreremo mai in concorrenza con Renault. Giochiamo un altro campionato, anche se avere a “caduta” la tecnologia e il banco organi del Marchio francese è un plus decisivo. Prima di entrare nel Gruppo, Dacia produceva 50.000 auto l’anno per il mercato interno, ora ne fabbrica 700.000: senza di loro saremmo nulla. Abbiamo portato la nuova identità contemporaneamente su tutti i modelli. E’ piaciuto ai nostri acquirenti”.
Dacia 2023, in pilastri dei successi di ieri, oggi e domani
“Sono tre le nostre chiavi – spiega Tocci – la prima è Design to cost: valutiamo quali tecnologie saranno essenziali, potendo profittare dei costi ammortizzati da Renault. La seconda sono le piattaforme condivise con il Gruppo. E la terza è la semplicità: prezzi chiari, poche combinazioni. Un business corretto, senza droghe commerciali. I clienti hanno apprezzato, infatti l’85% sceglie, in ogni modello, l’allestimento top di gamma. Non il prezzo più basso: l’orientamento è evidente”.

Il futuro elettrico del Marchio
“Il totale passaggio alla alimentazione elettrica è un argomento che Dacia non ha ancora affrontato. Di certo vi posso dire che fino al 31 dicembre del 2034 produrremo motori termici. Su questo non ci sono dubbi”.
Oggi e domani GPL
“La preferenza è chiara – conclude Tocci – dominiamo questo mercato con una quota del 36%. Il 75% delle Dacia vendute in Italia è a GPL: economico, con il -10% di emissioni di CO2 rispetto alla benzina, pratico perché la bombola al posto della ruota di scorta non porta via spazio nel bagagliaio e con 4.500 stazioni di rifornimento. Siamo al lavoro sul GPL per le Euro 7, una bella carta da giocare. Anche con cambio automatico. Una Sandero GPL euro 7 cambio automatico la vedo ottima per le Roma o Milano”.
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Chi produce le Dacia?
Dacia stessa è un produttore di auto. Fa parte del gruppo Renault. Sono quattro gli stabilimenti: in Romania a Pitesti, in India a Chennai, in Marocco a Casablanca e Tangeri.
Quali modelli produce Dacia?
Sono quattro modelli: Spring (elettrica), Duster, Sandero e Jogger
Quale è la Dacia più economica?
La Dacia più economica è la Sandero a un prezzo da 11.700 euro
Ultima modifica: 31 Gennaio 2023