Tom Matano e Jo Stenuit raccontano il design di Mazda MX-5

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Mazda MX-5 ha un design unico, negli anni. La Casa racconta questa storia. Tom Matano ha iniziato nel 1974 la sua carriera nel settore automobilistico e nel 1983 è entrato a far parte della Mazda come Chief Designer per le attività Mazda in Nord America. In seguito è diventato Vicepresidente Design e infine Executive Vice President of Western Operations della Mazda R&D North America, Inc., nonché Executive Designer e direttore delle attività di Mazda Nord America.

Durante la sua carriera in Mazda, si possono ben riconoscere i suoi design in molti modelli Mazda, come le Mazda RX-7, Mazda MX-5 e la concept car Miata “M-Coupe”, oltre che in numerosi altri progetti creati da lui e dai suoi team di design. Anche se ha 75 anni, condivide ancora la sua passione per il design con le giovani generazioni e tiene corsi d’arte all’Academy of Art University di San Francisco.

In Mazda da più di 20 anni, il Design Director di Mazda Motor Europe, Jo Stenuit, è stato coinvolto nella progettazione di varie concept car e vetture di serie, e nello sviluppo delle strategie di design e di marchio. La combinazione dei suoi studi in Product Design e Vehicle Design lo ha reso un progettista fortemente orientato alla soluzione con la capacità di comprendere i clienti futuri, i problemi di ingegneria e i desideri del cliente. Ha svolto un ruolo significativo all’interno del team Design di Mazda in termini di innalzamento del Marchio a un livello che è ora prossimo a quello premium, non solo generando design che hanno ricevuto tanti premi, ma contribuendo anche all’immagine complessiva del Marchio.

Quali sono le maggiori sfide e i successi quando si tratta di progettare un’auto?

Tom Matano: “Il tuo tema stilistico iniziale deve arrivare alla produzione in serie senza perdere la propria essenza, superando il minuzioso esame associato alla progettazione del prodotto e alla fase produttiva. Nel mio periodo, ci siamo riusciti con le RX-7 FD, Miata NA/NB, MX-6 e Mazda3. Il grande team degli ingegneri Mazda ha supportato la visione stilistica e lavorato con noi”.

Jo Stenuit: “La sfida è progettare e soddisfare numerosi requisiti assicurando al tempo stesso che la tua visione di designer di automobili non si perda. Funziona se ti concentri completamente sul tuo obiettivo (nel caso di Mazda: il design Kodo) e comunichi regolarmente con tutte le parti interessate all’interno dell’azienda. Il successo arriva se tutti i designer e gli ingegneri sono contenti del loro contributo e i nostri clienti apprezzano l’auto”.

Cosa rende il design Mazda così unico?

“Il design Mazda ha un’anima che comunica attraverso le superfici delle auto che creiamo. C’è una connessione emotiva, e poi c’è il tocco e la sensazione dei materiali all’interno, come pure la sensazione trasmessa dai comandi e dalle altre parti attraverso cui avviene l’interazione umana”, afferma Tom Matano.

Per Jo Stenuit, ciò che è importante è anche la forte attenzione di Mazda verso la creazione di auto per chi ama guidare. “Questo si esprime attraverso il modo in cui modelliamo gli esterni con la nostra filosofia di design Kodo e gli splendidi interni incentrati su chi è alla guida. Kodo crea un senso di movimento attraverso proporzioni dinamiche e superfici realizzate a mano. L’interno è sempre accogliente e ordinato e rivestito con bellissime combinazioni di materiali. Questo connubio di esterni e interni è unicamente giapponese e unicamente Mazda”.

Quali sono le differenze e le somiglianze tra designer di diverse generazioni?

Jo Stenuit:Ovviamente noi due abbiamo progettato per una generazione diversa di clienti, ma in linea di principio il design dell’auto è rimasto molto simile. Siamo entrambi appassionati di auto e vogliamo creare vetture che facciano emozionare le persone. Le auto moderne sono molto più complesse e richiedono un approccio progettuale più olistico. Un cambiamento molto grande è anche l’internazionalizzazione del design automobilistico. Avere un team di europei, russi, cinesi e indiani tutti insieme è reso possibile grazie a un mondo connesso, che lo rende anche molto più competitivo di prima”.

Per Tom Matano, ci sono differenze basate sulle loro fasce di età dovute alla propria esperienza nelle varie fasi della vita. “Insieme alle nuove tecnologie, ci sono nuovi materiali e processi di produzione in continua evoluzione che influenzano il risultato del design. Altri fattori sono le modifiche normative che influenzano i cambiamenti fondamentali dell’architettura, come le norme sulla sicurezza o sul consumo di carburante che richiedono un’efficienza aerodinamica molto maggiore e pesi più contenuti. O i movimenti per la sostenibilità a zero emissioni/a zero emissioni di carbonio”.

Qual è il vostro motto personale e potete spiegarlo in modo più dettagliato?

Jo Stenuit: “Il mio motto personale è creare idee di design su carta e realizzarle il prima possibile, preferibilmente fisicamente. Provale tu stesso e mostrale agli altri. Usane il feedback per imparare e migliorare. Il design consiste nel provare, comunicare e, in ultima analisi, prendere le (giuste) decisioni”.

Tom Matano:Progetto sempre le cose in modo fedele a al loro uso e nel modo più semplice possibile, basandomi su proporzioni, attitudine, luci e ombre per creare un movimento dinamico insieme a una distribuzione del peso visivo attentamente calibrata. Tu diventi l’oggetto che stai progettando e pensi al design dall’interno, come si dice “inside the box”, invece di guardarlo semplicemente da “fuori”. Io lo chiamo il ‘Metodo di progettazione empatica’ ”.

“Jinba Ittai” è stata sin dal primo giorno la filosofia alla base della Mazda MX-5. Questo termine giapponese descrive l’armonia fra un arciere e il suo cavallo. Per Mazda rappresenta il legame che si crea fra chi guida e la vettura, che istintivamente si comporta come il pilota desidera. Tom Matano e il suo team hanno iniziato con il sogno di una nuova specie di auto sportive economiche costruite per chi ama guidare. Ma cosa ha reso la MX-5 tanto di successo in tutto il mondo in tutti questi anni?

Jo Stenuit:Il successo è dovuto al fatto che c’era un’idea chiara fin dall’inizio: realizzare un’auto economica, piccola e agile che la gente amasse guidare, anche a bassa velocità. Un’auto che irradia positività, anche per chi la vede semplicemente passare. Ha avuto successo e rilevanza perché siamo rimasti fedeli al concetto centrale dell’auto per oltre 30 anni, il che ha portato a una base di fan in continua crescita”.

Tom Matano: “È anche il semplice e chiaro messaggio di ‘divertente da guidare’ trasmesso attraverso il design – sia esterno che interno – di parti meravigliosamente semplici ma efficaci e con la sensazione di auto ben fatta”.

Qual è il ricordo principale quando ripensate alla vostra carriera in Mazda?

Per Matano, l’essere stato fortunato ad essere nel posto giusto al momento giusto e l’aver potuto lavorare con le persone giuste. “Ho potuto utilizzare tutte le mie conoscenze ed esperienze di vita lavorando negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, e collaborando con i migliori talenti a livello mondiale. Ad esempio, il designer Mazda Ikuo Maeda. È stato un attore fondamentale durante la mia carriera ed è stato il mio protetto negli Stati Uniti quando abbiamo iniziato a sviluppare la nostra visione e filosofia del design alla fine degli anni ‘90. Ikuo Maeda è diventato un vero leader mondiale del design”.

Jo Stenuit aggiunge: “Anch’io sono stato fortunato. Fortunato a lavorare per un’azienda che ti consente di esprimerti e si aspetta che tu abbia la tua opinione e il tuo modo di lavorare, che ti permette di influenzare ciò che accade nel quartier generale di Hiroshima e di essere fortemente concentrato. Ricorderò sempre i miei due anni di permanenza in Giappone come uno dei momenti salienti della mia vita e del mio lavoro perché immergersi nella cultura giapponese è un’esperienza davvero unica e che scalda il cuore”.

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Ultima modifica: 31 Gennaio 2023

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