Assieme al Cavallino Ferrari, il Biscione che campeggia sui veicoli Alfa Romeo è in tutto il mondo riconosciuto come un simbolo di qualità e stile italiano in tutto il mondo. Si tratta di un logo dal sapore antico, che richiama stemmi araldici di altri tempi ed è profondamente legato alla città di Milano. Ecco la sua storia.
A differenza di altri loghi automobilistici, quello di Alfa Romeo è nato quasi in contemporanea con la fondazione dell’azienda, nel 1910. Allora il marchio italiano si chiamava A.L.F.A., acronimo che stava per Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, società di Milano sorta da ciò che rimaneva della Società Italiana Automobili Darracq.
Il consiglio di amministrazione della giovanissima azienda incaricò immediatamente il progettista Giuseppe Merosi di realizzare un logo. L’idea giusta venne però a un giovane disegnatore dell’Ufficio Tecnico, Romano Cattaneo (fratello di Giuseppe Cattaneo, progettista Isotta Fraschini), che suggerì a Merosi di utilizzare il serpente visconteo, meglio conosciuto dai milanesi come il Biscione. Si trattava del simbolo araldico dei Visconti, nobile casa che fondò il Ducato di Milano e che governò la città lombarda dal 1277 al 1359. Il Cattaneo trovò l’ispirazione per la sua idea un mattino, mentre aspettava il tram della linea 14 alla fermata di piazza Castello. Proprio di fronte a lui svettava infatti la Torre del Filarete, porta principale del Castello Sforzesco, su cui campeggiava (e ancora campeggia) appunto il grande serpente che ingoia un fanciullo.
Giuseppe Merosi trovò buona l’idea: un simbolo perfetto per sottolineare la “milanesità” del neonato marchio di automobili. Il progettista si mise subito all’opera, ritoccando il Biscione e aggiungendo alcuni elementi diventati caratteristici, come la grande croce rossa in campo argento (ossia lo stemma della città di Milano) e le scritte “Alfa” e “Milano” in oro su un anello blu, divise fra loro da due nodi sabaudi che intendevano rendere omaggio ai sovrani italiani.
In 110 anni di storia il logo non è mai stato modificato in modo sostanziale. C’è stato solo qualche piccolo ritocco per impreziosire o aggiornare il simbolo. Ad esempio, nel 1919 ecco apparire anche la scritta “Romeo”, in seguito all’acquisizione della società da parte di Nicola Romeo. Nel ’25, poi, è stata inserita una corona d’alloro per celebrare la vittoria della Alfa Romeo P2 nel primo campionato internazionale automobilistico organizzato. O ancora: nel 1946 l’Italia diventa una Repubblica e i due nodi sabaudi vengono sostituiti da due linee ondulate. Nel 1972, con l’avvio dello stabilimento Alfasud di Pomigliano d’Arco, ecco che la scritta “Milano” viene mandata in pensione, così come le linee ondulate. È in questo momento che il simbolo Alfa Romeo assume tratti più moderni grazie al lavoro di restyling del noto grafico Pino Tovaglia. Nel 1982 un nuovo ritocco elimina la corona d’alloro, in un processo di stile tendente al minimale. Nel 2015, infine, in occasione dei 105 anni dalla nascita di Alfa Romeo, il logo è stato nuovamente aggiornato: via la linea di separazione fra Biscione e stemma di Milano, dettagli dorati che diventano argentati e ritocco al font della scritta.
Ultima modifica: 17 Agosto 2020