La guerra fredda segreta fra Tesla e Dyson. Una storia di spie

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Dyson, il celebre produttore inglese di aspirapolvere, ha annunciato lo scorso settembre di essere pronto per iniziare a costruire auto elettriche. Ne avevamo parlato in questo articolo. Ma prima dell’annuncio ufficiale, il progetto era già operativo in gran segreto da un paio d’anni. O meglio, non poi così segreto, dato che i piani erano già noti nel 2015 al più forte concorrente nel mondo dei veicoli elettrici, ossia Tesla. Secondo quanto riporta Bloomberg, infatti, un ingegnere che lavorava al progetto Dyson fornì all’azienda di Elon Musk dettagli secretati, proprio come in una storia da Guerra fredda, alla Le Carré.

Per la verità, sir James Dyson, il patron dell’omonimo marchio, era già stato anticipato accidentalmente nel 2016 in un documento del governo inglese in cui si parlava di infrastrutture e mobilità. Ma, a quanto pare, Tesla sapeva già tutto un anno prima, grazie a un ingegnere di nome Pierre Pellerey, che proprio mentre era impegnato nella progettazione delle auto Dyson ricevette un’offerta di lavoro da Tesla.

GALEOTTA FU UNA EMAIL

Pellerey aveva un ruolo così importante nel progetto Dyson (chiamato in codice Project E) da non poter parlare del proprio lavoro nemmeno ai suoi colleghi. Ma non è bastato a evitare che spifferasse tutto via email a un avvocato di Tesla, con cui era in contatto per l’offerta di impiego.

La storia è andata così: nel marzo del 2015 Pellerey ricevette l’offerta di lavoro, accettandola. Non informò inizialmente Dyson sulla sua decisione di lasciare per andare con Tesla, perché aveva ancora da sbrigare le varie pratiche per ottenere il visto per gli Stati Uniti, rivelatesi più lunghe del previsto. Ma soprattutto, non voleva compromettere i propri rapporti con l’azienda inglese senza avere in mano un impiego definito e certo. Quando nel giugno dello stesso anno finalmente Tesla propose a Pellerey un lavoro in Europa (eliminando i problemi con il visto), l’ingegnere si decise ad annunciare a Dyson della propria partenza. Ma gli avvocati del marchio inglese gli inviarono una lettera con la quale proibivano a Pellerey di lavorare per Tesla per un anno perché “il nuovo datore di lavoro è impegnato nello stesso tipo di attività del Project E”. Con questa frase, di fatto, svelavano indirettamente i piani segreti del progetto elettrico di Dyson.

Non sarebbe stato un problema se Pellerey avesse tenuto per sé quella lettera. Il suo errore è stato inoltrarla all’avvocato di Tesla, per spiegargli i motivi delle resistenze provenienti dall’azienda inglese, rivelando così il segreto.

UN’AZIONE GIUDIZIARIA SEGRETA

Da tutto ciò è nata una controversia legale fra Tesla e Dyson, con Pellerey sul banco degli imputati. L’avvocato americano ha voluto alleggerire la posizione dell’ingegnere, affermando di non aver condiviso l’informazione con nessuno. Ma non è bastato ai giudici per sentenziare che si sia trattato di una sorta di spionaggio industriale. Dyson ha vinto la causa, ottenendo uno stop di nove mesi al lavoro di Pellerey in Tesla. A oggi l’ingenuo ingegnere è comunque a tutti gli effetti operativo nei ranghi del marchio di Elon Musk.

Ultima modifica: 9 Novembre 2017