Donne e motori, Margaret Wilcox e il primo climatizzatore

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Nelle fredde mattine invernali, uno dei piaceri al quale non rinunceremmo per nulla al mondo salendo sulla nostra vettura è quello di accendere il riscaldamento per goderci il nostro tratto di viaggio coccolati dal tepore che fuoriesce dalle bocchette situate sulla nostra plancia. Anche nel caso in cui siano i mezzi pubblici ad accompagnarci ai nostri impegni, dopo aver aspettato al freddo sulla banchina, proviamo sempre un “brivido” di piacere a sentire l’aria calda che fuoriesce dal mezzo che stiamo prendendo. Insomma, indipendentemente da come ci spostiamo, avere una temperatura superiore a quella atmosferica non è più solo un piacere, ma anche una necessità. Sebbene sia banale ricordarlo, questo è solo un lusso che l’evoluzione delle capacità tecniche dell’essere umano ha concesso negli ultimi anni, un comfort che anche solo un paio di decenni fa non era scontato per noi. Ebbene, per l’idea di applicare un dispositivo per modificare la temperatura all’interno di mezzi in movimento il nostro grazie va ad una donna, l’ingegnere Margaret Wilcox, la quale ben più di un secolo fa ha ideato un sistema per pompare del calore disperso all’interno di un abitacolo per scaldarlo.

Margaret Wilcox, la prima donna ad entrare nel settore dell’ingegneria meccanica

Margaret Wilcox è nata nel 1838 a New York, inventrice e ingegnere meccanico, è stata tra le prime donne che non solo si è avvicinata a un’università di carattere tecnico-scientifico, ma ha conseguito il titolo di ingegnere. Appassionata di tecnologie, sperimentava sempre nuove creazioni e modi per rendere la vita più facile. Malgrado le sue capacità, in quel periodo era illegale per le donne depositare brevetti a loro nome, quindi Wilcox doveva registrare i brevetti a nome di suo marito. Dopo la morte dell’uomo, nel 1982, al fine di poter commercializzare e brevettare le sue invenzioni Margaret fondò la Wilcox Company. Tra le sue prime idee e realizzazioni si ricorda una macchina che combinava lavaggio di vestiti e stoviglie. La combinazione di lavatrice e lavastoviglie aveva il potenziale per essere un elettrodomestico efficiente, ma non ebbe mai successo. Successivamente ideò una stufa combinata per cucinare e riscaldare l’acqua, progettata per risparmiare carburante attraverso un forno che utilizzava il calore sprecato della stufa. Anche se pure questa sua invenzione fu un fallimento a livello commerciale, le diede lo spunto per mettere a punto e poi brevettare nel 1893 il sistema di riscaldamento con il nome di “alcuni nuovi e utili miglioramenti nei riscaldatori per veicoli“. Fu questo brevetto che nel 2020 ha ottenuto una nomina a uno dei loro dieci migliori brevetti di donne da parte di Inventor’s Digest, uno dei più autorevoli magazine rivolti a innovazioni e invenzioni. Margaret Wilcox muore a Los Angeles nel 1912, senza vedere mai montato su alcun veicolo il suo brevetto.

Il funzionamento e l’evoluzione del riscaldamento

“Inutile e senza senso”, questo fu il modo in cui venne apostrofata la proposta avanza da una donna di riscaldare l’abitacolo. Margaret, tuttavia, non cambiò la sua idea e un sistema lo ha brevettato. Si trattava di un qualcosa ancora in stato embrionale che successivamente è stato evoluto e migliorato.
Il sistema, pensato in prima battuta per i convogli ferroviari, forzava l’aria facendola passare sopra il motore, dove veniva riscaldata, e quindi trasportata all’interno del vagone. Questo non solo rendeva il viaggio più confortevole, ma manteneva anche i finestrini liberi da gelo e appannamento, rendendo così il trasporto più sicuro per gli occupanti. Il limite che questa invenzione aveva era l’impossibilità di regolare in maniera efficace la temperatura, rendendola motivo di preoccupazione per la sicurezza. La mancanza di controllo causava un aumento continuo della temperatura dell’aria nel veicolo man mano che proseguiva il viaggio, gli occupanti, quindi, avrebbero sofferto il caldo se il sistema fosse stato acceso da molto tempo o il freddo se il sistema fosse stato appena avviato o spento. Wilcox presentò questo lavoro alla World’s Columbian Fair nel 1893, che ebbe luogo a Chicago. Nonostante il problema di regolazione, la creazione della statunitense è diventata la base per i riscaldatori per auto attuali, dopo una serie di modifiche avvenute lentamente negli anni. La diffidenza verso l’idea di una donna si manifesta nel fatto che anche venti anni dopo la proposta di Margaret, negli Stati Uniti iniziarono a comparire opzioni di after-market che prevedevano il passaggio di gas di scarico caldi, convogliati negli interni delle auto tramite tubi metallici. Tuttavia, ciò spesso comportava che il conducente e i passeggeri fossero intossicati dai gas di scarico nocivi all’interno delle auto chiuse. Solo nel 1929 la Ford mise in produzione la Model A, la prima auto al mondo a rendere disponibile e ottimizzato il sistema brevettato Wilcox.

Margaret Wilcox è stata per l’epoca la prova che, nonostante le convinzioni delle persone, le donne hanno competenze in ambito meccanico e sono in grado di apportare contributi significativi all’industria automobilistica, cosa che purtroppo ancora oggi non sembra essere scontata. Altre sono le invenzioni che personalità femminili hanno importato nel mondo della meccanica, non tutte queste inventrici avevano lauree come Margaret Wilcox; alcune di loro semplicemente hanno usato il loro buon senso e hanno avuto successo nel contribuire a un settore dominato dagli uomini.

Ultima modifica: 22 Giugno 2023