Volvo è per tutti, oltre le automobili che produce, e speciale per le donne. La fotografa bene Chiara Angeli, Head of Commercial Operations Volvo Car Italia, da quasi 30 anni in azienda. “Volvo è un’azienda lungimirante, non fa annoiare. Ha una parte valoriale fortissima: e in questi valori ci si identifica: in Italia per le donne è ancora diverso il contesto generale, non è ancora la Svezia, ma l’identità dell’azienda aiuta moltissimo”.
Al Volvo Studio di Milano la Casa ha celebrato tale impegno, come ha descritto Michele Crisci, presidente della filiale italiana. “Sono orgoglioso di iniziative come questa, il prodotto non è tutto quello che abbiamo. Certi eventi esprimo ciò che rappresentiamo, quello che vorremmo diventasse la società nel futuro“.
Lo spunto è giunto dal Sandy Myhre Award. Questo riconoscimento è stato assegnato a Volvo dal WWCOTY (Women Worldwide Car Of The Year) composto da una giuria di 82 giornaliste da 55 Paesi. Ha elogiato l’impegno dell’azienda verso le donne. Il women empowerment è considerato elemento chiave per lo sviluppo sostenibile.

Volvo è un esempio virtuoso. Ha donne in posizioni di rilievo, anche in ingegneria e design. I numeri del 2024 sono significativi. Il 50% dell’executive management team è femminile. Le donne sono il 31% nelle senior leadership. La forza lavoro complessiva è femminile al 27%. L’azienda ha fissato traguardi ulteriori. L’obiettivo è raggiungere il 34% di donne nella senior leadership entro il 2030. La parità retributiva è attesa per il 2027. La politica di DEI (Diversity, Equity, Inclusion) è cardine del marchio.
Volvo usa manichini di donne incinte dal 1995. Ha collaborato con ‘Girls Who Code’ nel 2023.

Il premio. “Quando abbiamo iniziato le votazioni per eleggere il brand più vicino alle donne, è stato subito chiaro che Volvo non avrebbe avuto concorrenti,” ha commentato Sandy Myhre. “E il risultato finale ha rispecchiato la quasi totalità delle opinioni. È una questione di prodotti ma anche di attitudine aziendale. Che è a favore dell’inclusività e del rispetto di tutti gli individui. Dando quindi alle donne concrete opportunità“,

Lotta Jakobsson: pioniere della sicurezza umana
È Senior Technical Specialist. Vanta una carriera di oltre 35 anni, dal 1989, in Volvo. Ha dato contributi fondamentali alla sicurezza. Ha definito i principali dispositivi protettivi. Tra questi, airbag laterali e WHIPS. Entrambi sono stati “prime” mondiali. Un focus speciale riguarda occupanti “speciali“. Ovvero bambini e donne incinte. La sua ricerca ha sviluppato sistemi specifici. Questi sono oggi in uso sulle moderne Volvo. Ha creato un manichino da crash test innovativo. Riproduce le fattezze di una donna in gravidanza.
Lotta studia gli effetti degli incidenti. Analizza impatti sul corpo delle persone. Presta grande attenzione agli utenti più vulnerabili. Protegge pedoni e ciclisti sulla strada. “Quando ho iniziato i miei studi in ingegneria, ero indecisa tra Ingegneria e Medicina,” ha dichiarato. “La mia specializzazione è la Biomeccanica, la meccanica umana. Da 35 anni contribuisco costantemente alla sua evoluzione. Contribuendo ulteriormente alla protezione di donne, uomini e bambini”.
“Tutto ciò che facciamo per la sicurezza in Volvo si basa su dati reali,” ha aggiunto. Questi dati provengono da “donne, uomini e bambini di diverse taglie ed età“. Dal 1970, Volvo raccoglie dati dagli incidenti. “Questo ci ha guidato costantemente nel progresso. Rende del tutto naturale coinvolgere tutti nel nostro modo di lavorare“.
“L’impegno di Volvo non è in funzione dei punteggi delle prove di crash-test. Volvo va oltre le stelle” ha concluso. “La leadership nella sicurezza deriva dallo studio della vita reale“.

Katharina Sachs: il design Volvo che abbraccia tutti
È la Senior Exterior Designer. Ha iniziato il suo percorso nel design nel 2010. Si è formata alla AgenForm CEMI di Savigliano. Ha acquisito competenze nella modellazione in argilla. È stata assunta in Volvo Cars nel 2017. A soli 28 anni, ha guidato il design esterno della Volvo EX30. La EX30 è un’auto cruciale nell’era elettrica. Prima della EX30, ha seguito il progetto EC40. Poi ha curato il facelift EX/XC40. “Volvo si fonda sulla progettazione per le persone,” ha sottolineato Katharina. “È quindi fondamentale adottare un approccio inclusivo al design“.
Questo approccio si manifesta nei team. “C’è uno sforzo consapevole per riunire diverse prospettive. Non solo di genere, ma anche di cultura e modi di pensare. Questa diversità arricchisce il processo di creazione“. Porta a risultati centrati sulla persona. “Il design del prodotto va oltre l’estetica. Si tratta di creare forme che siano accessibili e intuitive“.
Lo stile esterno evita l’eccessiva aggressività. “Puntiamo a una sorta di tranquilla sicurezza. Una presenza calma e composta che risuoni con un pubblico più ampio“. L’interno offre soluzioni flessibili. L’obiettivo è creare “uno spazio che non solo supporti la funzionalità ma promuova anche il benessere“.
“Non credo che la mia carriera avrebbe seguito lo stesso percorso in un contesto diverso,” ha confidato Katharina. “In Volvo ho sperimentato una cultura che valorizza davvero la fiducia, la collaborazione e l’intelligenza emotiva. Questo mi ha permesso di crescere rapidamente. Di assumermi responsabilità fin da subito“.
Si è sentita supportata “sia come designer sia come persona. Se dovessi nominare l’aspetto più importante della filosofia aziendale di Volvo, sarebbe fiducia nelle persone. Sembra semplice, ma è potente. Questo tipo di ambiente è raro“.

Chiara Angeli: leadership femminile in Italia.
Si è laureata in Ingegneria Elettronica. È entrata in Volvo Italia nel 1996. Ha sviluppato un percorso con responsabilità crescenti. È stata Sales Planning & Logistic Manager. Ha poi ricoperto il ruolo di Business Controller Manager. Dal 2009 è stata Direttore Vendite. Dal 2015 è stata Direttore Vendite e Marketing Italia. Ha ricevuto premi come miglior Direttore Vendite.
Nella sua posizione attuale, Chiara ha piena responsabilità. Gestisce le attività al Volvo Studio Milano. Questo studio è un punto di riferimento culturale a Milano. Ospita eventi legati ad Arte e Musica. Condivide i valori del marchio Volvo. “Il contesto italiano, come dicevo, è certamente diverso da quello svedese,” ha dichiarato Chiara. “Eppure, con la forza valoriale di Volvo a sostenermi e a spingermi, mi è stato possibile affrontare un percorso di sviluppo professionale. Non è facile farsi strada e consolidarsi quando si è la sola donna in una riunione“.
“Ma non è impossibile se si ha la fortuna di lavorare in un contesto comunque avanzato come quello di Volvo. È un ambiente di lavoro speciale,” ha continuato. “Nel quale il rispetto reciproco è la regola numero uno, indipendentemente dalla gerarchia“.
Un mondo speciale. “Per questo la mattina, quando vado in ufficio, mi sembra in effetti di andare a casa“.

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Ultima modifica: 3 Luglio 2025