di Giuseppe Tassi
Con il motto «le cose piccole fanno la differenza» Volvo lancia sul mercato EX30 la baby di famiglia (4,23 metri di lunghezza) che è anche la prima elettrica costruita sulla nuova piattaforma del brand cino-svedese per vetture a batteria.
Due i poli produttivi: uno in Cina sotto l’egida di Geely oggi maggior azionista di Volvo, e l’altra a Gent, in Belgio.
EX30 costa come un’auto endotermica della stessa categoria (si parte da 35.900 euro senza considerare gli incentivi in arrivo) e nei piani di Volvo dovrà diventare una best seller, capace di vincere le diffidenze verso l’elettrico e calamitare clienti di conquista strappati ad altri marchi.
Dal giorno del lancio, nel giugno 2023, la prevendita è stata pari a 2.050 unità. Dall’arrivo nelle concessionarie, tra gennaio e febbraio 2024, si sono aggiunte altre 600 auto. Di qui a fine anno sono previste 4.450 consegne pari al 20% del totale Volvo. Un segnale molto positivo che potrebbe essere rafforzato dall’arrivo, a breve, della nuova versione Cross Country.
Due sono le opzioni disponibili per il motore di EX30. La prima, a trazione posteriore, ha un propulsore con batteria da 51 kWh con 272 cv di potenza e 344 km di autonomia, la seconda ha un doppio motore elettrico, una batteria da 69 kWh, trazione integrale, 428 cv di potenza e 460 km di autonomia. La ricarica dal 10 all’80 per cento si completa in 26 minuti in una stazione a corrente continua.
Nella guida le due versioni differiscono davvero di poco, anche se la Dual Motor ha più verve e può accelerare da 0 a 100 km in 3,6 secondi.
Decisamente reattiva anche la sorellina con meno cavalli, capace di compiere sorpassi in un fazzoletto e di dispensare brio anche sui tornanti dell’Appennino che circonda la zona Est del Bolognese.
Il test drive italiano, regala buone impressioni sulla ‘piccola’ Volvo. Il design della EX30 offre passo lungo, sbalzi ridotti, cerchi vistosi e una calandra da Star Wars con i fari Thor a forma di T allungata e un fascione nero a contrasto con il colore blu nuvola della carrozzeria per ospitare i sensori. L’impronta è quella di un Suv dalla personalità marcata ma essenziale nelle linee, come lo sono molte auto elettriche.Negli interni la mancanza del tunnel mediano (la batteria è distesa sul pianale) consente di centralizzare i comandi per far spazio a vani portaoggetti e tasche per i cellulari. I sedili sono in filati Denim e plastiche riciclate.
Lo schermo centrale touch da 12,3 pollici assorbe tutte le funzioni di guida e di intrattenimento, rendendo il cruscotto nudo e volutamente spoglio. Con un minimo di pratica è facile gestire i comandi senza distrarsi dalla guida. Google è integrato nel sistema e offre tutte le informazioni utili (ricariche, ristoranti, mete turistiche) più opzioni di gioco e divertimento.
Si aggiunge un comando vocale che permette di modificare la temperatura interna, alzare e abbassare i finestrini e modificare le luci ambiente nelle diverse tonalità. Elevata la qualità degli Adas che configurano il livello 2 di guida autonoma. Eccellente il Pilot Parking che permette di parcheggiare l’auto in automatico senza toccare freno e acceleratore. Una volta selezionata l’area di parcheggio sul touchscreen, EX30 provvede in modo completamente autonomo a sistemare l’auto nel.modo più conveniente.
Proiettata nel mondo elettrico, EX30 è un prodotto bello e appetibile che dovrebbe aggiungere due tasselli importanti per rendere la vettura ancora più completa: un head up display per non costringere il guidatore a inclinare lo sguardo a destra verso il touch centrale e un selettore con diverse modalità di guida, capace di caratterizzare meglio le anime dell’auto.
Volvo EX30, le foto su strada
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Ultima modifica: 4 Marzo 2024