di Giuseppe Tassi
Pandina. La storia d’amore fra gli italiani e la piccola di casa Fiat continua con un diminutivo affettuoso e un rinnovato impegno nello stabilimento di Pomigliano, che continuerà a produrre l’utilitaria di successo fino al 2027.
A 44 anni dal primo vagito e con 8 milioni di unità vendute in tutto il mondo, Panda presenta una serie speciale denominata Pandina proprio nella fabbrica che è diventata il cuore storico del modello, la sua casa di elezione.
Fu Sergio Marchionne nel dicembre 2011, a rilanciare in grande stile il polo di Pomigliano, dislocando qui la produzione della Panda nuova versione, lanciata nel 2004. Una storia di rinascita e di orgoglio che ora continua con Pandina e assicura all’avveniristico stabilimento campano un ruolo rilevante nella galassia Fiat.
Il nuovo modello, che sarà sul mercato dal giugno prossimo, non è un semplice restyling, anche se la veste esterna ricalca in tutto e per tutto quella dell’attuale Panda Cross.
Pandina ibrida
Sotto il cofano resta il benzina 1.0 da 70 cv affiancato dal sistema mild hybrid ma la vera rivoluzione è nell’adeguamento tecnologico che risponde alle normative UE, trasformando l’ultima nata nella Panda più sicura di sempre.
Il tratto simpatico della versione Cross, il doppio colore della carrozzeria, il logo Pandina sui fianchi caratterizzano questa nuova creatura di casa Fiat. Ma il cuore sta nell’equipaggiamento di categoria superiore.
Si aggiungono frenata automatica, mantenimento di corsia, rilevatore di stanchezza, sensori di parcheggio posteriori, cruise control e abbaglianti automatici.
Tutte dotazioni al passo con i tempi e di facile impiego. Nuovo il cluster digitale da 7 pollici, la stessa misura del touch collocato al centro della plancia. Sicura, tecnologica e accattivante nella sua veste da piccola fuoristrada, Pandina verrà prodotta in 2 versioni e 5 colori. Sarà l’unica utilitaria a concentrare in 3,6 metri 5 porte e 5 posti.
Fiat Pandina, prospettive speciali
Insomma una degna continuatrice di una storia che dura da 44 anni. “La storia siamo noi – dichiara con orgoglio Olivier Francois, capo del brand Fiat – Pomigliano è una fabbrica modello, che ha sempre mantenuto altissimi livelli di produzione . Grazie a Pandina, che affiancherà la versione tradizionale, incrementeremo la produzione del 20% e prolungheremo il nostro impegno fino al 2027 in attesa che la UE operi scelte definitive in termini di motorizzazioni “.
Fiat dice grazie al Governo
Altra scommessa vincente della nuova Panda è quella degli incentivi ormai imminenti: “Dobbiamo dire grazie al governo e alla politica per questi provvedimenti che aiuteranno Pandina e Pomigliano a crescere nei numeri e con loro anche la 500 elettrica e il polo di Mirafiori . Le voci sulle aperture del governo ai gruppi cinesi le lascio commentare a voi. Noi rinnoviamo il nostro impegno in Italia“.
Un impegno che vale solo per la parte termica della famiglia Panda ma non per la futura Pandona elettrica, che sarà presentata l’11 luglio prossimo e verrà prodotta nello stabilimento serbo di Kragujevak.
Ma il cuore della vera Panda resta a Pomigliano.
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Ultima modifica: 4 Marzo 2024