Oggi, 16 dicembre segna una data destinata a restare nella storia industriale tedesca, non in positivo.
A Dresda cala il sipario sulla Gläserne Manufaktur, la “fabbrica di vetro“, l’impianto Volkswagen che aveva incarnato una visione di modernità, trasparenza e ambizione produttiva.
La chiusura sancisce la fine di un progetto nato nel 2001, quando Ferdinand Piëch volle uno stabilimento capace di rappresentare la forza tecnica ed economica del Costruttore di Wolfsburg.

La struttura, celebre per l’architettura avveniristica e per il dialogo con il tessuto urbano, aveva assunto un valore simbolico nella Germania post-riunificazione. Oggi diventa anche la prima fabbrica del gruppo Volkswagen a chiudere in 88 anni di attività, oltre a essere stata la prima in Germania dedicata esclusivamente alle auto elettriche.
Un laboratorio industriale unico
La Gläserne Manufaktur nacque per ospitare un progetto ambizioso. Qui prese forma la Volkswagen Phaeton, berlina pensata per l’alto di gamma. L’auto non raggiunse i risultati attesi, ma trasformò lo stabilimento in un laboratorio produttivo fuori dagli schemi.

Le auto elettriche
Negli anni successivi, l’impianto cambiò identità. Dal 2017 accolse la e-Golf, poi nel 2021 la ID.3, segnando l’ingresso ufficiale nella produzione elettrica pura. Dresda divenne così un punto di riferimento simbolico per la transizione del gruppo verso la mobilità a zero emissioni.
La frenata dell’elettrico
Il destino della fabbrica di Volkswagen risultò legato a fattori strutturali. Le dimensioni ridotte limitarono le economie di scala. Il rallentamento delle vendite di auto elettriche, rispetto alle previsioni iniziali, rese il sito sempre meno sostenibile.
La decisione di chiudere arrivò dopo un confronto con le organizzazioni sindacali. La produzione si arresta dopo oltre 165.000 auto assemblate. All’interno resterà esposta una ID.3 rossa, ultimo esemplare costruito, come memoria tangibile di 25 anni di attività.
Ricerca al posto delle linee
Il futuro della Gläserne Manufaktur si allontana dall’automobile. Da gennaio partiranno lavori di riconversione per creare un centro di innovazione tecnologica. Il progetto coinvolge il Land Sassonia e l’Università Tecnica di Dresda.
Sono previsti 50 milioni di euro di investimenti. I nuovi spazi ospiteranno ricerca su intelligenza artificiale, robotica e microelettronica. Ai 230 dipendenti verranno proposte ricollocazioni in altri siti Volkswagen, evitando dispersioni di competenze.
La chiusura di Dresda racconta un passaggio delicato. L’industria cambia ritmo, le strategie si ridefiniscono, i simboli del passato lasciano spazio a nuove priorità tecnologiche.
Le 5 cose da sapere sulla chiusura della Gläserne Manufaktur
- Prima fabbrica tedesca dedicata alle auto elettriche
- Inaugurata nel 2001 per volontà di Ferdinand Piëch
- Oltre 165.000 automobili prodotte
- Investimenti futuri pari a 50 milioni di euro
- Riconversione verso ricerca e innovazione tecnologica
Leggi ora: le news motori
Ultima modifica: 16 Dicembre 2025





