Spirit of ’59, ovvero quel vento di novità che portò alla nascita della prima Triumph Bonneville, motocicletta diventata presto icona e simbolo di un contesto sociale che dava spazio a individualismo e creatività.
A 59 anni esatti di distanza Triumph prova a celebrare questo anniversario con rispetto per la storia del marchio. Senza troppa nostalgia, guardando al futuro per ridare un significato rinnovato proprio a quello stesso “Spirit”. E, perché no, con l’obiettivo d’ampliare la propria quota di mercato in Italia.
Triumph ha portato in primo piano i modelli della linea Modern Classic che ancora oggi fanno la fortuna del marchio. E presentato la Bonneville T100 Special Edition. E’ modello unico customizzato dal noto studio Kaos Design e messo in palio in un concorso che celebra l’anniversario. Chiunque prenoti ed effettui un test ride prima del 31 maggio di un modello Triumph appartenente alla gamma Modern Classic parteciperà all’estrazione della Bonneville T100 Special Edition “Spirit of ‘59”.
Christophe Couet, country manager Triumph, disegna il futuro ambizioso della casa inglese
«Il nostro obiettivo è quello di arrivare a metà del 2018 con 5mila moto vendute. Non puntiamo le nostre carte su un modello specifico, ma contiamo su una crescita costante per tutte le nostre proposte, che siano le Tiger o le moto della linea Modern Classic e sui cinque nuovi modelli che abbiamo in programma di lanciare entro l’anno».
In termini percentuali significa una crescita in diciotto mesi del 30% sul mercato italiano per Triumph, che nel 2017 ha prodotto a livello mondiale circa 67mila moto. Per un fatturato di 500 milioni di sterline costruito con una rete di 700 dealer (40 i concessionari in Italia).
Il segmento occupato da Triumph è quello delle grosse cilindrate, anche se il marchio si prepara ad avventurarsi anche nel segmento delle medie dal 2021 grazie a un accordo commerciale con il colosso indiano Bajaj. Come se non bastasse, Triumph Motorcycles è stata inoltre confermata come fornitore esclusivo dei motori per il campionato Moto2, a partire dalla stagione 2019.
L’azienda ha firmato un contratto triennale con Dorna – detentrice dei diritti commerciali della MotoGP – per la fornitura del motore a tre cilindri Triumph da 765cc con messa a punto racing,. E’ sviluppato dal propulsore in dotazione alla nuova Triumph Street Triple 2017.
Da Steve McQueen a Lara Croft
Ma cosa resta oggi dello Spirit of ‘59? Invece della Bonneville di Steve McQueen il grande schermo metterà in primo piano la Triumph di Lara Croft nel nuovo Tomb Raider. Ma alcune cose non sono cambiate. Meccanica a caratteristiche della Bonneville rendevano semplice ogni trasformazione e personalizzazione.
Una flessibilità e attitudine alla personalizzazione che sono diventati paradigma di un’epoca. Oggi quell’attitudine viene invece declinata attraverso centinaia di accessori. Che rendono ogni moto potenzialmente unica. Dando vita all’ossimoro di una “tailor made” prodotta in serie. E offrendo la possibilità di crearsi una moto dal carattere sempre unico.
Paolo Girotti
Ultima modifica: 9 Aprile 2018