Stellantis termina il 2022 con il freno a mano tirato, ma in Borsa il titolo sale. Il gruppo ha chiuso il 2022 con una produzione in Italia in crescita dell’1,8%, interrompendo dopo 4 anni la serie negativa.
Dopo aver chiuso la prima seduta dell’anno in cima al listino di Piazza Affari (+2,9%) a 13,65 euro, anche ieri ha continuato a correre con un +1,1%, sull’onda della fiducia degli analisti. Nonostante il gruppo guidato da Carlos Tavares abbia chiuso il 2022 immatricolando in Italia 461.178 auto, in calo del 15,9% rispetto all’anno precedente, gli analisti ritengono che Stellantis riuscirà a rispettare la guidance.Â

L’anno scorso tutti gli stabilimenti italiani sono cresciuti rispetto al 2021, fatta eccezione per Sevel (veicoli commerciali). A fare il punto è stato Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim Cisl, secondo cui nel 2022, tra autovetture e furgoni commerciali, sono state prodotte 685.753 unità , contro le 673.574 del 2021.
Tutti gli stabilimenti di assemblaggio delle autovetture in Italia sono in positivo, portando la produzione ad una crescita del 17,4%, mentre quella di veicoli commerciali segna una pesante riduzione del 22,3% (da 265mi1a del 2021 a 206mila del 2022). Se invece si rapportano i dati di produzione al periodo pre-Co-vid e quindi al 2019, la situazione è ancora negativa, con una perdita complessiva nei volumi del 16,3% (auto+veicoli commerciali), con le autovetture a -8,7% e i veicoli commerciali a -29,7%. «La causa è in gran parte riconducibile allo stop nelle produzioni per la mancanza dei semiconduttori e di altri componenti, iniziata nel 2021 e che probabilmente condizionerà anche il 2023», ha spiegato Uliano.
E ha aggiunto: «Abbiamo calcolato che, nel 2022, la difficoltà nelle forniture di componenti ha determinato una perdita di circa 200mila vetture rispetto alle potenzialità produttive degli ordini acquisiti, con lo stop a 608 turni pari a circa 274 giorni di lavoro».
Alfa Romeo e Maserati prodotte in Italia
Secondo la Fim, rispetto al 2021, il dato positivo nella produzione è stato determinato in gran parte dal lancio produttivo di nuovi modelli: «L’entrata in produzione della Maserati Grecale e dell’Alfa Romeo Tonale sta dando una spinta alle produzioni di Cassino e Pomigliano D’Arco.
Il polo produttivo di Torino ha mantenuto buoni livelli di produzione, in particolare grazie ai volumi della 500 bev, e quello di Modena grazie alla Maserati MC20. E’ stata interrotta la serie negativa, un dato certamente positivo, ma se esaminiamo l’arco temporale 2017-2022, c’è ancora molto da lavorare per recuperare circa un terzo della produzione persa, che ha interessato nella stessa misura le autovetture e i veicoli commerciali».
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Ultima modifica: 6 Gennaio 2023