Stellantis e Factorial Energy hanno annunciato la firma di un accordo di sviluppo congiunto per implementare la tecnologia di Factorial delle batterie a stato solido ad alta tensione per applicazioni di trazione. Ovvero batterie con maggiori capacità e più leggere per auto elettriche. L’accordo prevede anche un investimento strategico da parte di Stellantis. La previsione è di introdurre per il 2026 la prima tecnologia di batterie a stato solido competitiva. Factorial ha annunciato anche una collaborazione con Mercedes.
Le parole del CEO di Stellantis, Carlos Tavares.
“Il nostro investimento in Factorial e in altri partner autorevoli specializzati nello sviluppo di batterie aumenta la velocità e l’agilità necessarie ad adottare tecnologie all’avanguardia per il nostro portfolio di veicoli elettrici. Iniziative come questa ridurranno il time to market e renderanno più conveniente la transizione alla tecnologia a stato solido.”
Factorial ha sviluppato un’innovativa tecnologia sullo stato solido, focalizzata sui problemi chiave che ostacolano l’adozione su larga scala dei veicoli elettrici da parte dei consumatori: l’autonomia e la sicurezza.
Le parole di Siyu Huang, co-fondatore e CEO di Factorial Energy.
“È un grande onore collaborare con Stellantis, uno dei principali attori della mobilità globale, che include nel suo portfolio alcuni dei marchi automotive più iconici al mondo. Per noi è una straordinaria occasione per promuovere l’adozione della nostra tecnologia legata alle batterie a stato solido nel mercato di massa, una tecnologia pulita, efficiente e sicura.”
I vantaggi della nuova tecnologia
I progressi di Factorial si basano sulla tecnologia FES (Factorial Electrolyte System Technology), che sfrutta un materiale elettrolitico solido proprietario, garantendo prestazioni sicure e affidabili delle celle grazie a elettrodi ad alta tensione e alta capacità, venendo applicata in celle da 40 Ah funzionanti a temperatura ambiente. La tecnologia FES è più sicura della tecnologia convenzionale agli ioni di litio, aumenta l’autonomia dei veicoli ed è integrabile in maniera semplice e rapida nelle infrastrutture già esistenti per la produzione delle batterie agli ioni di litio.
Ultima modifica: 30 Novembre 2021