Fantic Motor acquisisce da Yamaha il 100% delle quote della Motori Minarelli, la storica azienda di Calderara.
Motori Minarelli passerà di mano entro il 2020, dai giapponesi di Yamaha alla azienda veneta, fondata nel 1968, con sede a Dosson di Casier (Treviso).
La notizia è stata comunicata ieri dai vertici aziendali alle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil e alla Rsu. Minarelli realizza un fatturato di circa 60 milioni, leggermente superiore a quello di Fantic.
Il fatturato della nuova realtà che si viene a creare, a quanto appreso, sarà di oltre 100 milioni per un totale di quasi 300 addetti e 3 siti produttivi: i due veneti di Quinto di Treviso e Santa Maria di Sala e quello emiliano di Calderara di Reno.
L’acquisizione di Moto Minarelli porterà a Fantic non solo una crescita dimensionale, ma soprattutto una crescita in innovazione per le competenze Motori Minarelli, che, unitamente alla collaborazione con Yamaha, consentiranno a Fantic di accrescere la competitività nel mondo del fuoristrada e della mobilità sostenibile.
Motori Minarelli a sua volta, affermano i contraenti, potrà incrementare ulteriormente il proprio know-how in materia di motori a scoppio ed e-powertrain, di ampliare il proprio range di produzione, entrare nel segmento della mobilità elettrica e potenziare la competitività di Fantic Motor sul mercato, salvaguardando gli attuali livelli occupazionali.
Lo storico stabilimento bolognese Minarelli, che occupa attualmente 200 operai, è da 18 anni sotto la guida giapponese, dopo avere attraversato diverse ristrutturazioni.
Ha subito a fine 2017 un forte ridimensionamento con il licenziamento di 58 lavoratori che accettarono di uscire a fronte di un incentivo economico concordato dopo una lunga e dura vertenza.
«E’ una notizia – dichiarano Fim e Fiom – che riconosce in primis le competenze tecniche delle lavoratrici e dei lavoratori presenti nell’azienda bolognese, e sancisce chiaramente il riconoscimento della capacità di industrializzazione del prodotto che è sempre stata realizzata a Calderara, anche sotto la guida giapponese. Riteniamo positivo che lo storico marchio della Motori Minarelli ritorni di proprietà italiana. Ed auspichiamo che la nuova proprietà , un marchio che ha fatto la storia del motociclismo, sia volano di sviluppo sia per i prodotti che per la tecnologia affrontando anche la sfida della mobilità elettrica».
Chieste garanzie per la tenuta occupazionale
La Rsu di Motori Minarelli, congiuntamente alla Fim e alla Fiom di Bologna hanno chiesto ed ottenuto un immediato confronto con Fantic Motor, che si svolgerà domani nella sede di Confindustria Emilia. «Chiederemo – affermano le Rsu – non solo garanzie per la tenuta occupazionale ma un piano industriale che guardi al futuro e al rilancio dell’azienda. Lunedì saranno convocate poi le assemblee sindacali per tutti i dipendenti».
Pierluigi Trombetta
Ultima modifica: 8 Ottobre 2020