Il mercato automobilistico dell’Europa Occidentale continua a mostrare segni di affanno. Le immatricolazioni nel primo trimestre dell’anno evidenziano una diminuzione dello 0,4% rispetto al 2024 e un marcato calo del 18,4% se confrontate con i livelli pre-crisi del 2019.
Tale situazione desta notevole preoccupazione, poiché la prolungata stagnazione ostacola il rinnovamento del parco auto, con ripercussioni sulla sicurezza stradale e sulle emissioni.

Prezzi alti e transizione energetica
Le difficoltà del mercato auto nel Vecchio Continente sono attribuibili a diversi fattori. L’incremento dei prezzi rende sempre più arduo l’acquisto o la sostituzione di un’automobile. Inoltre, la transizione verso la mobilità elettrica, promossa dall’Unione Europea e dal Regno Unito, sta influenzando la domanda. Nonostante una ripresa nel 2025, con una quota di auto elettriche salita al 17% rispetto al 13,2% del 2024, gli obiettivi comunitari appaiono ancora distanti.

Allarme per l’industria europea
Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sottolinea come la politica per la transizione energetica abbia frenato il rinnovamento del parco auto e favorito l’ingresso di produttori esterni competitivi. Egli aggiunge che la priorità attuale non è più il successo dell’auto elettrica, bensì la salvaguardia dell’industria automobilistica europea da una potenziale catastrofe.

Mercato auto Europa a marzo 2025 in 10 punti
- Immatricolazioni in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) nel primo trimestre 2025: 3.382.057 unità .
- Variazione immatricolazioni primo trimestre 2025 su primo trimestre 2024: -0,4%.
- Variazione immatricolazioni primo trimestre 2025 su dato ante-crisi (2019): -18,4%.
- Immatricolazioni nel solo mese di marzo 2025: 1.422.628 unità .
- Variazione immatricolazioni marzo 2025 su marzo 2024: +2,8%.
- Variazione immatricolazioni marzo 2025 su marzo 2019: -19,7%.
- Quota auto elettriche nel primo trimestre 2025: 17%.
- Quota auto elettriche nel primo trimestre 2024: 13,2%.
- Esempio Regno Unito: quota auto elettriche passata dal 15,5% (T1 2024) al 20,7% (T1 2025).
- Le difficoltà del mercato sono legate a crescita dei prezzi e transizione energetica.
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Ultima modifica: 24 Aprile 2025



