Mercato auto Europa 2025, crescita fragile, come va l’elettrico

Il mercato auto europeo mostra segnali di recupero, ma il distacco dai livelli pre-pandemia resta ancora molto evidente.

I dati ufficiali ACEA indicano una crescita contenuta, incapace di compensare la perdita accumulata negli ultimi cinque anni.

Nel mese di novembre vengono immatricolate 1.079.563 auto in Europa Occidentale, comprendendo UE, EFTA e Regno Unito.

Il confronto con novembre 2024 evidenzia una crescita del 2,4%, mentre rispetto al 2019 emerge un calo del 10,9%.

Auto mercato concessionario concessionaria

Il quadro complessivo dei primi undici mesi dell’anno restituisce una lettura più complessa e strutturale.

Tra gennaio e novembre le immatricolazioni raggiungono 12.098.650 auto, con un incremento dell’1,9% sul 2024.

Il confronto con il periodo pre-crisi evidenzia però una contrazione ancora pesante, pari al 16,8%.

Mercato auto Europa Occidentale e livelli pre-pandemia

Il mercato europeo continua a mostrare una debolezza strutturale rispetto ad altre aree globali.

In molte regioni extraeuropee le vendite hanno già superato i volumi antecedenti alla pandemia sanitaria.

Tra i principali mercati dell’Europa Occidentale emerge una forte eterogeneità nei risultati.

La Francia registra il peggior risultato, con un calo del 27,2% rispetto al 2019.

La Germania segue con una flessione del 21,4%, mentre l’Italia arretra del 20,2%.

Il Regno Unito limita le perdite al 13,3%, mostrando una tenuta superiore alla media continentale.

La Spagna conferma la maggiore resilienza, con una contrazione contenuta al 9,3%.

Mercato auto Europa immatricolazioni

Auto elettriche e nuove quote di mercato

La distribuzione delle immatricolazioni per alimentazione evidenzia un cambiamento profondo delle preferenze.

Le auto elettriche aumentano la propria incidenza e ridisegnano gli equilibri del mercato europeo.

Nel mese di novembre la quota elettrica in Europa Occidentale raggiunge il 23,5% del totale.

Dodici mesi prima la stessa quota si attestava al 17,5%, evidenziando una crescita significativa.

La Norvegia consolida una posizione dominante con una quota del 97,6%.

Seguono Danimarca e Islanda, rispettivamente al 73,7% e 62,6%.

Tra i grandi mercati spicca il Regno Unito, che raggiunge una quota elettrica del 26,4%.

La Francia segue con il 25,8%, mentre la Germania si ferma al 22,2%.

La Spagna resta al 9,9%, mentre l’Italia sale al 12,3% grazie agli incentivi.

Ibrido plug-in e politiche europee

Prosegue anche la crescita delle auto ibride plug-in, favorite da un quadro normativo europeo meno rigido.

La revisione dell’impostazione UE sulla transizione energetica attenua il precedente approccio più restrittivo.

Il percorso verso l’elettrificazione totale resta però caratterizzato da criticità industriali e occupazionali.

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, afferma: “Molti problemi restano aperti e riguardano i danni prodotti dal rigore europeo“.

Quagliano sottolinea inoltre: “Resta centrale il tema dei lavoratori che hanno perso il posto e delle responsabilità verso le Case automobilistiche“.

Gian Primo Quagliano
Gian Primo Quagliano

Le 5 cose da sapere sul mercato auto europeo

  1. Immatricolazioni in crescita dell’1,9% tra gennaio e novembre 2025
  2. Livelli di mercato ancora inferiori del 16,8% rispetto al 2019
  3. Francia, Germania e Italia tra i mercati più penalizzati
  4. Auto elettriche al 23,5% della quota europea in novembre
  5. Ibrido plug-in sostenuto da politiche UE meno restrittive

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Ultima modifica: 23 Dicembre 2025