McLaren e BMW di nuovo insieme nella produzione di motori da sogno

In molti ricorderanno l’accoppiata McLaren e BMW, un binomio che porta con sé memorie indimenticabili. Stiamo parlando naturalmente del leggendario motore 6.1L V12 che ruggiva sotto il cofano della McLaren F1, un motore che nella sua versione depotenziata è stato capace di vincere la propria categoria a LeMans per più di una volta. Nel corso degli anni dopo la F1 le McLaren sono state mosse da motori Mercedes-Benz e, più recentemente, da unità V8 twin-turbo da 3.8 litri. McLaren e BMW hanno annunciato di voler collaborare ancora una volta sui motori delle prossime vetture dello storico produttore di supercar.

Il progetto è di aumentare la potenza specifica dei motori cercando di rispettare i limiti di CO2 entro valori accettabili. Le due compagnie collaboreranno anche con Ricardo, società di ingegneria britannica che ha aiutato a sviluppare il motore M838T utilizzato da McLaren, da Grainger & Worrall, da Lentus Composites e dalla Università di Bath.

Motore McLaren F1
Il leggendario motore BMW della McLaren F1

McLaren e BMW insieme promettono grandi risultati, con entrambe le società che hanno partecipato di recente alla International Engine of the Year Competition. I tedeschi con l’innovativa unità da 1.5L a tre cilindri integrata sulla i8, i britannici con il succitato M838T. La collaborazione ci sembra particolarmente logica per McLaren, dal momento che sviluppare motori dall’elevata potenza non è facile se si prendono in considerazione le sempre più stringenti regolamentazioni sulle emissioni. E la difficoltà, naturalmente, aumenta a dismisura se consideriamo le potenze tipiche delle supercar del produttore.

Parliamo di potenze nell’ordine dei 700CV. Il modello successore dell’attuale McLaren 650S dovrebbe chiamarsi infatti 720S, laddove il numero potrebbe indicare a spanne la potenza del propulsore integrato in HP. Questo potrebbe portare il valore della potenza specifica del motore a circa 189 HP per litro, un valore simile a quelli che non molto tempo fa erano riservati alle vetture da competizione di F1 o di rally, che dovevano resistere per un numero complessivamente molto limitato di chilometri. Il tutto in un settore in cui brand come Ferrari offrono ormai garanzie da 12 anni per i loro propulsori.

Ultima modifica: 9 Febbraio 2017