Lancia Y10, Y e Ypsilon, la storia della cittadina di lusso

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Il 14 febbraio a Milano sarà presentata la nuova generazione di Lancia Ypsilon. Un mito prossimo ai 40 anni di vita, sin da subito fedele al claim che l’ha resa celebre. “L’auto che piace alla gente che piace“.

In sostanza dal 1985 al 2024  l’archetipo della cittadina di lusso, venduta in oltre 3 milioni di esemplari. Dalla Y10, alla Y e infine la Ypsilon.

Ecco la sua storia

1985 – Autobianchi Y10

L’esordio. ALSalone di Ginevra a Marzo 1985 viene presentato il nuovo modello, col Marchio Autobianchi, nella galassia Lancia dal 1969. Lunga 3,39 metri, trazione anteriore a 3 porte. Il design è opera di Antonio Piovano del Centro Stile Fiat. La Y10, erede della A112, porta all’esordio il motore Fire, acronimo di Fully Integrated Robotized Engine, per tre decadi uno dei cavalli di battaglia del Gruppo Fiat, nella versione 4 cilindri di 999 cm3, con potenza di 45 cavalli. Nasce sulla piattaforma della Panda, ma con molle elicoidali al posteriore al posto delle balestre. Più raffinata a dotata.

Y10 Turbo

La cattiva di casa. Nell’offerta iniziale oltre alla Y10 Fire e alla Touring c’è la Y10 Turbo al vertice della gamma. Succede indirettamente alla A112 Abarth, ma con una estetica molto più definita. Il motore è il 1.049 cm3 della Touring, ma la sovralimentazione ha un ruolo primario nell’alzare la potenza da 56 a 85 cavalli, portando la velocità massima 180 km/h e a uno 0-100 km/h in 9,5 secondi. Numeri non da Fiat Uno Turbo, ma tra le piccole bombe, ha un oposto speciale

3 – Y10 integrale

Sul mercato ol successo non arriva subito, ma nel 1986 al gruppo si aggiunge la Y10 4WD a completare un’offerta di una gamma che abbassa il prezzo medio, con dotazioni meno ricche. Non è il caso della versione a trazione integrale inseribile (sotto ai 55 km/h), più alta di tre centimetri. Con una meccanica equivalente a quella della Panda 4×4. Non poteva sbagliare….

Le serie speciali

Cambio di passo, dal 1987 le vendite ingranano e si torna a puntare in alto. L’idea delle serie speciali inizia con la Y10 Fila, ispirata all’azienda biellese di abbigliamento. Tutta bianca, anche il portellone, riscuote molti consensi. Bis l’anno successivo e arrivano la Y10 Martini, Missoni: il mito è nato e si riconferma sino ai giorni nostri. Una specialità.

La Lancia Y10 Saluta

La Y10 in Italia resta Autobianchi fino al 1995, mentre in altri mercati da subito è Lancia, o come in Portogallo già dal 1988, o in Francia dal 1989. Proprio in quell’anno arrivò la seconda serie, con modifiche estetiche Addio alla Turbo, sostituita dall’aspirata GT i.e. col 1.3 da 78 cavalli. Imperversano le versioni a iniezione elettronica, arriva la Y10 Selectronic con cambio automatico e si fanno largo le catalizzate. Proseguono le versioni speciali e nel 1992 arriva la terza serie (fino al 1995) che chiuderà i conti a ben 1.133.174 auto prodotte in un decennio.

6 – Solo Y

Cambia tutto, ma la sostanza e lo stile sono sempre notevoli. Otto anni sul mercato, stavolta è solo Lancia e solo Y, nascendo su una piattaforma più grande, quella della apprezzatissima Fiat Punto, la lunghezza sale a 3,72 metri. Sempre però a 3 porte e sempre con motori 4 cilindri a benzina Auto di grande efficacia con una estetica vincente, opera Centro Stile Lancia diretto da Enrico Fumia, Lancia Y porta le serie speciali Elefantino Blu ed Elefantino Rosso, con potenza fino a 86 cavalli. Restyling nel 2000 e alla fine 802.890 esemplari prodotti. Un successone.

Lancia Ypsilon, finalmente

Terzo atto, nel 2003 arriva la Ypsilon, sempre più votata al pubblico femminile, sempre molto ricercata nel design, stavolta opera di Marco Tencone e di Alberto Dilillo, capo del Centro Stile Lancia, che si rifanno alla mitica Ardea, proponendo una grande, per l’epoca, calandra cromata. Ottimo risultato che ispirerà anche Musa e Delta. Motori a benzina, ma anche i diesel 1.3 Multijet 16V da 75, 90 e 105 cavalli. Interni raffinati.ì Otto anni sul mercato e altri successi con 543.252 esemplari venduti. Nonostante una concorrenza arrembante

Sempre antesignana, ecco le B-Colore

Avanti sul tempo. Adesso è una regola o quasi, specialmente per le piccole. La Ypsilon B-Colore del 2003 all’epoca richiamava alcune Lancia del passato, ma dalla Momo Design alla Passion le edizioni speciali con questa livrea hanno segnato un cambio dei gusti. Creando una nuova tendenza, seguidt dai clienti e anche dai concorrenti, che prosegue fino ad oggi con un notevole successo. Meritatissimo.

Finalmente Lancia Ypsilon

Sta tenendo banco da 13 anni, praticamente due generazioni . E domina ancora il mercato italiano, terza assoluta nel 2023 dopo Fiat Panda e Dacia Sandero. La quarta serie è arrivata nel 2011, due anni sul ritardo sui programmi, posticipata a causa della crisi finanziaria mondiale del 2007-2009. Torna al passato, perché nasce sul pianale di Fiat Panda e 500 (ma è lunga 3,84 metri), sempre opera della matita di Marco Tencone e di Alberto Dilillo. Beneficia di restyling nel 2015 e nel 2021, mantenendo di caratteristiche di praticità ed eleganza. Inconfondibile.

10 – Offerta totale, aspettando l’elettrico

Esordio sulla Ypsilon per un due cilindri, il 0.9 TwinAir, disponibile nelle versioni a benzina e a metano. Inossidabile, utilizzato fino a pochi mesi fa il 1.2 Fire per versioni a benzina e GPL, ancora configurabile. Fino al 2018 anche il 1.3 Diesel Multijet a 95 cavalli. A tutti è succeduto il 1.0 a 3 cilindri FireFly da 70 cavalli, supportato dal sistema mild hybrid.  Pronta a tutto… e Ypsilon ce ne farà vedere ancora delle belle.

Lancia Ypsilon 2024
Lancia Ypsilon 2024

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Ultima modifica: 31 Gennaio 2024