Hyundai Ioniq 6 AWD Evolution, prova su strada

Fuori dal coro per le forme, ma con una sostanza al top. La streamliner Ioniq 6, audace e sinuosa berlina con tocchi da coupé, affianca la più muscolare Ioniq 5.  Sotto il vestito suono due gemelle per architettura e listino, ma agli antipodi per design.

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Hyundai Ioniq 6

Hyundai in questo si differenza rispetto alla consuetudine di proporre schiere di vetture tutte identificabili con uno stile sovrapponibile.

Oltre alle forme, Ioniq 6 aggiunge una vocazione al piacere di guida con l’ambizione, grazie all’arrivo nel 2024 del grande Suv Ioniq 7, di formare un terzetto per fare concorrenza diretta a Tesla e ai Costruttori tedeschi nel comparto di vetture a batteria dotate di alto livello.

Se Ioniq 5 è spigolosa e con richiami agli anni Ottanta, la 6 è una berlina dalle forme arcuate, con un notevole Cx di 0,21 e anche dei flap anteriori attivi, come i jet.

Il design è mutuato dallo Streamlining, movimento di progettazione industriale degli anni Trenta votato alle migliori prestazioni grazie alla aerodinamica.

Forgiata con un’unica curva, non passa inosservata, con alcuni dettagli audaci, come il doppio spoiler posteriore, che porta il pensiero alla Porsche 911 e anche alla prima berlina-coupé, la Mercedes CLS del 2004.

Hyundai Ioniq 6 AWD Evolution è l’allestimento al vertice della gamma. Doppio motore elettrico, trazione integrale, 239 kW, ovvero 325 cavalli, e 605 Nm di sistema e batteria da 77,4 kWh.

La dotazione è completa: a richiesta presente è la vernice metallizzata o opaca, a 750 e 1.000 euro,  e il Tech Pack, che comprende specchietti esterni digitali e tetto apribile, a 1.800 euro. Il prezzo finale è di 63.000 euro, non lontano dal tre al Berlin a motore termico o ibrido con oltre 300 cavalli di potenza.

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Ioniq 6 accoglie con un’ottima abitabilità interna, seppur con 5 centimetri in meno, 295, rispetto alla 5. L’accoglienza è eccezionale, sontuosa davanti e quasi da limousine, specialmente in lunghezza, per la seconda fila: spettacolare.

Hyundai Ioniq 6, a bordo e su strada

La posizione di guida è eccellente, per postura e regolazioni. Nell’allestimento Evolution sono presenti e poltrone anteriori Relaxation, che permettono massima inclinazione: un vero salotto.

Anzi, praticamente come un letto, per riposarsi nelle pause e sono più sottili del 30%, garantendo maggiore spazio. Strumentazione e schermo multimedia sono digitali, entrambe da 12,3 pollici, ben abbinati ai pulsanti fisici. C’è anche l’head up display, utile a tenere l’attenzione sempre sulla strada.

Meno lodi dal il bagagliaio. Davanti c’è un mini-vano da 12 litri, al posteriore 401 litri, senza portellone, di capacità di carico non sono l’ideale per una berlina lunga quasi 4,9 metri.

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La tecnologia è al veritce grazie alla presenza della piattaforma E-GMP con architettura a 800 Volt. Permette, ove possibile la ricarica veloce, di recuperare 100 km di autonomia in 5’ o di passare dal 10% all’80% in 18 minuti. Il tempo di uno spuntino iper veloce.

Disponibile anche carica bidirezionale, può alimentare con una potenza fino a 3,6 kW: dispositivi, ma in teoria anche un appartamento: un salto nel futuro prossimo.

Tra l’asfalto e le curve la berlina dalla coda particolare accoglie con una efficiente climatizzazione bi-zona, rasserena con la dotazione completa, e sempre efficace, di sistemi di assistenza alla guida di secondo livello avanzato.

Il peso di oltre 21 quintali non penalizza le qualità dinamiche. Grazie alla coppia istantanea la grinta c’è, eccome: accelera da 0 a 100 km/h in circa 5 secondi.. Addirittura quasi brutale in ripresa, incolla al sedile in ogni situazione.

Quello che ci è piaciuto di più è il dinamismo, meno scontato per una elettrica, quasi da granturismo. Nostante uno sterzo più turistico che tagliente, Ioniq 6 s’è dimostrata più precisa rispetto alla 5.

Puntiale negli ingressi in curva come nelle uscite, sul misto ha evidenziato un carattere forte, ma gestibile, grazie agli interventi sempre a segno dell’elettronica, mai invadente.

La precisione è dovuta all’assetto più rigido rispetto alla sorella a ruote alte. Quando il fondo non è perfetto lascia filtrare qualche vibrazione in più. Nel complesso il comfort, sia per isolamento acustico sia di marcia, resta ottimo.

La versione a quattro ruote motrici più potente è più energivora, rispetto alla motore ma avvicinare i 450 chilometri con una carica completa non è un miraggio, anzi.

In conclusione 400 chilometri di raggio di azione sono alla portata: e in autostrada a velocità di codice si superano i 300.

Grazie ai tempi di ricarica più rapidi da colonnine a corrente continua (DC)rispetto alla concorrenza per merito della tecnologia auto (00 Volt, lo scenario più che accettabile.

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Ultima modifica: 3 Luglio 2023

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