Fuga dall’auto? «Io, quattro figli e nessuna vettura»

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Sei bici e una cargo-bike. L’auto? Un lontano ricordo. «L’ho abbandonata nel 2011, dopo un incidente». Linda Maggiori, 38 anni, recanatese, vive a Faenza: madre di quattro bambini, blogger e scrittrice (il suo ultimo libro si intitola ‘Vivo senza auto’), ha creato un gruppo Facebook che riunisce famiglie ‘car-free’.

Partiamo dall’inizio.

Cosa è accaduto nel 2011?

«Uno schianto frontale contro un’auto fuori controllo. Guidavo io, con due figli in macchina. Una gran paura: per questo, e per motivi economici, io e mio marito decidemmo di aspettare ad acquistare un altro veicolo».

Poi avete rinunciato.

«Ci siamo mossi con le bici, in bus o in treno per i viaggi più lunghi. Nei primi mesi ci è capitato di utilizzare il car sharing e il car pooling, ma ci siamo resi conto che si poteva andare avanti senza automobile. Abbiamo cominciato a cercare altre famiglie per approfondire le nostre motivazioni e ho creato il gruppo Facebook. Così ho compreso le reali motivazioni della scelta di rinunciare all’auto».

Ecologiche?

«Ambientali e etiche. L’Italia è il Paese europeo col più alto tasso di motorizzazione pro-capite. E c’è troppo inquinamento».

C’è chi non può fare a meno di usare la propria vettura.

«Certo, esistono eccezioni. Bisognerebbe incentivare meglio l’utilizzo dei mezzi pubblici».

La sua vita quotidiana: ha dei figli, come li porta a scuola?

«Mio figlio più grande, di 11 anni, si muove da solo in bici. Gli altri hanno 9, 6 e 2 anni: ci muoviamo sempre in bicicletta, con un carrellino-traino per la bimba più piccola. In più abbiamo una cargo-bike, con la quale stiamo facendo un trasloco».

Ha mai litigato con suo marito per questo? Magari lui vorrebbe l’automobile…

«No. È uno degli aspetti su cui siamo più d’accordo. Infatti anche lui va a lavoro con la bici».

Se il figlio più grande, tra un po’, le chiedesse la patente?

«Perché no. Bisogna avere la patente per usare il car sharing…».

Se volesse un’auto tutta sua?

«Ci penseremo al momento. I figli faranno le loro scelte. Magari lavorerà, se la pagherà da solo». Insomma, non avvertite alcun limite? Muoversi con freddo e pioggia in bici non è semplice. «Non è vero. Non c’è cattivo o bel tempo, solo cattivo o buon abbigliamento».

Giuseppe Catapano
Fuga dall'auto. Faenza, la scelta di Linda Maggiori. Tutti in bici, nessun problema. E mio marito la pensa come me.

Ultima modifica: 16 Dicembre 2019