Come va il SUV alla spina? Le vetture plug-in ibride rappresentano una alternativa polivalente e pratica. In questo novero rientra Ford Kuga ibrido plug-in, elettrificato e ricaricabile, che promette efficienza, praticità e zero patemi, o problemi, di circolazione.
La soluzione plug-in ibrida cerca di dare un colpo al cerchio, mantenendo raggio di azione e prestazioni, e uno alla botte, con una mobilità solo elettrica accettabile. Quello che offre Kuga alla spina che abbiamo provato nell’allestimento ST-Line X.
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Lunga 4,61 metri, la nuova generazione presentaun piglio più dinamico, più bassa di 2 centimetri (più lunga di 8 e larga di 4), sfruttando la piattaforma della Focus, la C2, che permette una buona abitabilità (passo di 271 cm).
La batteria da 14,4 kWh abbassa la capacità di carico di 50 litri (a 411). In cinque si viaggia tranquilli, ma il divano posteriore scorrevole regala un aiuto per sistemare le questioni più complicate.
Bene l’infotainment in linea con la vocazione, trasversale, della vettura. E da un livello di finiture di sostanza più che di effetto: nessuna “sbavatura” è visibile. Il colpo d’occhio digitale, con pochi tasti (tranne che sul volante …) soddisfa perché di facile consultazione e personalizzazione.
Il powetrain è frutto della sinergia con Toyota, massima autorità nella tecnologia ibrida. Il 2.5 litri benzina a ciclo Atkinson lavora col sistema ibrido (serie/parallelo) e il motore elettrico sincrono a magneti permanenti erogando una potenza di sistema di di 225 cavalli.
Dichiara consumi di 1,2 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 26 g/km. Un po’ ottimistico, ma la sostanza è che la batteria, con la presa sul passaruota anteriore, regala quei 60 km di autonomia solo elettrica, che possono mettere tranquilli molti utilizzatori. Dalla semplice presa domestica la ricarica completa avviene in 6/7 ore, con una spesa di circa 3 euro. Il prezzo della versione in prova parte da 42.000 euro, ma ci sono gli incentivi e promozioni Ford. Bisogna fare bene i conti.
Ford Kuga ibrido plug-in su strada
E’ su un SUV votato all’asfalto. A trazione anteriore, parte sempre in elettrico e chiama in causa il 2.5 litri benzina quando serve potenza supplementare. Anzi, bisogna rispondere, perché tranne nella modalità Sport dal cruscotto arriva la richiesta di un “OK” per far partire il benzina.
Notevole il al comfort, sia dal punto di vista acustico sia di marcia. Notevole la ripresa in ogni situazione, grazie alla sinergia benzina/elettrico, e anche lo scatto da fermo è interessante. Lo sterzo è votato ad assecondare il comfort di marcia, Kuga alla spina non è fatta per aggredire e lo fa capire subito. Ma è in grado di disimpegnarsi alla grande, perché la potenza c’è subito.
Ford Kuga ibrido plug-in. Capitolo consumi, percorrenza e autonomia
Con le PHEV il discorso è chiaro. Per avere efficienza e risparmiare bisogna sempre partire con la batteria carica.
In questo caso nei primi 100 km di marcia (o i primi 90 minuti) la percorrenza può essere davvero di 30 km/litro. Esaurendo la batteria – comunque Kuga viaggia ibrida -su tratte di 200 chilometri, senza fermarsi, è possibile stare sui 25 km/litro. Soddisfacente, considerando che ci sono 225 cavalli. Ma non lontano, anzi, dai migliori Diesel.
Il consiglio è di ricaricare ogni volta che è possibile. Il computer di bordo ricorda le ultime percorrenze elettriche e a ogni carica completa prospetta l’autonomia offerta della batteria considerando lo stile di guida più recente. In modalità elettrica i cinquanta chilometri reali solo elettrici restano alla portata di tutti.
Per arrivare con una riserva nella zona a traffico limitato è presente. la modalità EV Carica, che alimenta la batteria con il motore benzina che si sdoppia, facendo incrementare i consumi. Nessuno è perfetto, ma Kuga alla spina gioca a carte scoperte. Con qualche asso notevole.
Ultima modifica: 31 Ottobre 2020