Fiat 508 Balilla è un veicolo prodotto dalla celebre casa di produzione torinese, con il quale ebbe inizio la motorizzazione di massa in Italia.
Il progetto che portò alla realizzazione di Fiat 508 Balilla, fu messo in atto da una serie di personaggi importanti dell’automobilismo degli anni 30. Questi personaggi furono Tranquillo Zerbi, Antonio Fessia, Bartolomeo Nebbia e Dante Giacosa. Essi costruirono una vettura di classe, caratterizzata da costi relativamente contenuti. Questo modello venne ufficialmente presentato alla Fiera di Milano del 1932, in occasione del Salone dell’automobile. La caratteristica principale di questo autoveicolo era quella di essere dotata di un cambio a tre marce non sincronizzate.
La prima Fiat 508 Balilla, era equipaggiata con un motore anteriore Fiat 108 a benzina; il motore era dotato di quattro cilindri in linea a valvole laterali da 995 centimetri cubici di cilindrata. Questo motore era in grado di sviluppare all’incirca 20 cavalli a 3500 giri al minuto. La prima Fiat 508 Balilla aveva una tradizione posteriore e montava dei freni a tamburo su tutti i quattro gli pneumatici. La velocità che l’automobile poteva raggiungere era di circa 80 chilometri orari.
Questa prima versione di Fiat 508 Balilla, fu poi sostituita dopo due anni da un veicolo a quattro marce, e questa volta dotato di una carrozzeria, per così dire leggermente aerodinamica. Erano disponibili due versioni: la versione a 2 portiere e la versione a 4 portiere. Questa versione venne indicata con il nome di Fiat 508B; per questo motivo, il precedente modello di Fiat 508 Balilla a tre marce, fu definito 508A. Tuttavia bisogna precisare che nel linguaggio quotidiano tra le persone degli anni 30, nessuno parlava di 508A o di 508B, ma semplicemente di Fiat 508 Balilla.
Fiat per la massa
Con Fiat 508 Balilla, l’azienda torinese dà inizio negli anni 30 alla produzione di massa a catena di montaggio. Tra gli anni 1932 e 1937, vennero prodotte all’incirca 112.000 unità di Fiat 508 Balilla. La produzione numerosa era certamente giustificata dal basso costo di questa automobile. Fiat Balilla costava molto poco se paragonata a Fiat 509. Fiat Balilla aveva infatti un costo di 10.800 lire, mentre Fiat 509 costava 18.500 lire. Il prezzo di Fiat Balilla, contribuì certamente a proiettare la casa automobilistica torinese, ad iniziare una produzione senza precedenti. Fiat 508 Balilla fu certamente una produzione fortunatissima.
Fiat 508 Balilla fu inoltre protagonista della motorizzazione delle forze armate italiane, che avvenne appunto negli anni 30. Il Regio Esercito acquisì come suo veicolo Fiat Balilla 508, nella versione berlina. L’automobile veniva utilizzata dagli ufficiali dei reali Carabinieri. Una versione di Fiat Balilla, la Fiat 508M torpedo militare e spider militare , fu acquisita dal Regio Esercito, come veicolo tattico.
Balilla
La Balilla veniva prodotta negli stabilimenti torinesi Fiat del Lingotto. Questo veicolo fu venduto in molte configurazioni diverse; le configurazioni furono: berlina, spider, torpedo, coloniale, sport spider, berlinetta e infine Mille Miglia. Quest’ultima configurazione fece certamente la fortuna di molti carrozzieri che negli anni ne sfruttarono il telaio; a tal proposito potremo ricordare Garavini, Savio, Bertone, Balbo, Casaro e Ghia. Dato significativo, nell’anno 1939, la preparazione da parte di Fioravante Zanussi, di Fiat 508 sport per Alberto Comirato di Treviso, che vinse con quest’auto il campionato di categoria.
La Balilla, oltre che in Italia, venne prodotta anche in Polonia e messa in vendita con il marchio Polski Fiat 508; il suo prezzo era di 5.400 Zl; essa fu prodotta in ben 3 versioni successive. Fiat Balilla 508 fu prodotta anche il Francia dalla Simca Fiat, neonata realtà industriale transalpina dell’epoca. L’automobile in versione francese, venne presentata il 18 settembre 1932 e fu prodotta in 26.472 esemplari fino all’anno 1937. Infine il modello 508 fu prodotto anche in Germania, presso la NSU Fiat.
In quanto all’ultima evoluzione di questo fortunatissimo modello prodotto dalla casa torinese, si tratta di Fiat Balilla 508C; la Fiat, nel lancio di questo autoveicolo, provò a soprannominare la stessa, nuova Balilla 1100, come si evince dai manifesti pubblicitari dell’epoca. Gli automobilisti tuttavia chiamarono questo autoveicolo, sempre e comunque 1100. Il veicolo fu presentato nell’anno 1937 e rimasto in produzione fino al 1939, quando venne lanciato il modello Fiat successivo. Il costo di questo veicolo era di 19.500 lire e fu prodotto in 57.000 unità, nella versione cabriolet, berlina e berlina con tetto apribile. Per quanto riguarda la carrozzeria, essa differiva in maniera totale dai precedenti modelli di Fiat. Il motore montato fu il Fiat 108 C; si trattava di un quattro cilindri in linea a benzina a valvole in testa da 1089 centimetri cubici.
508M
Fiat 508 M era un particolare veicolo militare tattico, da trasporto leggero. Questo mezzo fu prodotto da Fiat dal 1932 al 1937. Il Regio Esercito propose un bando di gara nell’anno 1931, per la produzione di un mezzo militare tattico leggero, per effettuare operazioni di collegamento e ricognizione. Nell’anno 1932, l’azienda Fiat presentò un veicolo militare a due posti di tipo spider, ricavato dalla sua 508 Balilla, che era stata presentata al salone di Milano, la primavera dello stesso anno. Le forze armate avevano già acquistato il veicolo, nella normale versione berlina. Il modello Fiat proposto al bando del Regio Esercito, risultò vincitore, entrando in produzione lo stesso anno.
I primi modelli di Fiat 508M, furono a disposizione delle unità motorizzate del Regio Esercito, nell’anno 1933. Sempre in quell’anno fu adottato dall’esercito anche la versione camioncino per le unità di artiglieria del Regio Esercito. Un anno dopo entrò in produzione la seconda serie, derivata dalla Fiat 508 B; nello stesso anno entrò in produzione anche una versione torpedo a 4 posti.
508 M era una macchina stabile e molto maneggevole, dotata di un’ottima accelerazione. Questo autoveicolo venne impiegato per la prima volta durante la guerra di Etiopia. In questo contesto bellico emerse un problema alle sospensioni del veicolo che risultavano poco resistenti; per questa ragione, successivamente le sospensioni del mezzo furono modificate. Il mezzo fu nuovamente impiegato a sostegno delle truppe italiane durante la Guerra Civile spagnola.
La produzione di 508M fu interrotta nell’anno 1937 e il mezzo fu sostituito da Fiat 508CM e dalle successive versioni militari di Fiat 1100. Fiat 508 fu comunque impiegata nel corso di tutto il secondo conflitto mondiale, al termine del quale il veicolo rimase in dotazione al nuovo esercito della appena nata Repubblica Italiana. La spider militare della prima serie dell’anno 1932, derivava dalla Fiat 508 A, conservando nella versione civile la configurazione a due posti affiancati e sfalsati.
Ultima modifica: 27 Marzo 2018