FCA, svolta green e Fiat Panda ibrida e Alfa Tonale

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Pomigliano si converte all’ibrido. E guarda, anche grazie all’arrivo a metà 2021 dell’Alfa Romeo Tonale, alla possibilità della piena occupazione nel 2022.

Alfa Romeo Tonale elettrificazione
Alfa Romeo Tonale, un modello imoportante nel cammino di Fiat Chrysler Automobiles  verso la elettrificazione

«Complessivamente, tra Panda Hybrid e Alfa Romeo C-SUV Tonale, primo modello ibrido plug-in di questo marchio, l’investimento per Pomigliano ammonta a oltre un miliardo di euro», ha sottolineato ieri il direttore operativo Emea di Fca, Pietro Gorlier, in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni della Panda, presentando la versione ibrida leggera dell’utilitaria e i reparti che accoglieranno la produzione del Suv compatto, nella seconda metà dell’anno prossimo.

Fiat Panda City Cross Hybrid
Fiat Panda City Cross Hybrid

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Quella alle porte di Napoli, ha detto il manager, «è una fabbrica di eccellenza. Oggi Pomigliano è più che mai proiettata verso il futuro». La fabbrica dal 1972 ha prodotto oltre 5 milioni di vetture di cui, solo dal 2012, 1,42 milioni di Nuova Panda, fino ad allora prodotta in Polonia.

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Pietro Gorlier, COO (Chief Operating Officer) della regione EMEA di FCA

Dal 2022 la piena occupazione

Gorlier ha ribadito il ruolo centrale di Pomigliano. «A dispetto delle fake news che ogni tanto incomprensibilmente circolano». E ha confermato gli investimenti «che dovrebbero portare nel 2022 alla piena occupazione».

L’invito al governo a sostenere l’aumento di auto elettriche

Sul fronte investimenti, il manager esclude la possibilità di ripensamenti alla luce dell’annunciata fusione con PSA. «Non penso sarebbe accorto farli e metterli in discussione» in un tempo così breve Gorlier ha ribadito anche l’invito al governo a sostenere l’aumento di auto elettriche. «Sia sostenendo la rottamazione dei veicoli ante Euro 4 per sollecitare il rinnovo del parco circolante. Sia riducendo i costi di ricarica pubblica o privata».

Per l’emergenza coronavirus, al momento «non abbiamo interruzioni di produzione in Italia», ha detto il manager, «anzi, riprendiamo anche la produzione in Serbia che avevamo posticipato di una settimana. Siamo fiduciosi di riuscire ad attraversare» questa emergenza «che monitoriamo».

Fino a una settimana fa, aggiunge, «ci occupavamo soprattutto della parte cinese, ma siamo riusciti fondamentalmente a superare quella crisi, mentre ora ogni giorno ci sono aggiornamenti sulla situazione italiana». Presente in fabbrica, per la prima volta dopo 10 anni di assenza, il segretario generale della Fiom: «Un reciproco riconoscimento di rappresentanza», commenta Francesca Re David.

Elena Comelli

Ultima modifica: 26 Febbraio 2020