Esodo estivo, le nostre strade sono sicure?

L’esodo estivo del 2024 ha confermato l’automobile come mezzo preferito dagli italiani, ma l’emergenza sicurezza resta critica. Autostrade per l’Italia stima che 38 milioni di persone useranno la rete autostradale nei weekend centrali d’agosto, mentre ANAS prevede oltre 273 milioni di spostamenti dall’1 luglio al 31 agosto.

Gli ultimi dati ACI-ISTAT fotografano un quadro allarmante. Nel 2024 si sono registrati 173.364 incidenti (+4,1% rispetto al 2023), 233.853 feriti (+4,1%) e 3.030 morti, con un calo minimo dello 0,3% sul totale delle vittime. L’aumento dell’incidentalità ha riguardato tutte le tipologie di strada: autostrade (+6,9% sinistri, +7,1% morti), extraurbane (+3,9% incidenti, +0,1% decessi) e urbane (+4% incidenti, -2,1% vittime).

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Il costo sociale degli incidenti con feriti supera 18 miliardi di euro, pari all’1% del PIL nazionale, ma raggiunge 22,6 miliardi includendo i danni materiali stimati da ANIA in 4,4 miliardi.

Infrastrutture e barriere di sicurezza sotto accusa: un monito per l’esodo estivo

Secondo ACI, distrazione, eccesso di velocità e mancato rispetto della precedenza causano il 37,8% dei sinistri (85.339 casi nel 2024). Tuttavia, dinamiche come sbandamento e urti contro ostacoli fissi restano un fattore troppo spesso trascurato. Nel 2024 le uscite di strada hanno causato 13.037 incidenti, 506 dei quali mortali (+2,6%), mentre l’impatto contro ostacoli in carreggiata ha provocato 11.041 sinistri, con 378 vittime (+7%).

L’Italia è ancora lontana dall’obiettivo europeo Vision Zero 2050” commenta Roberto Impero, amministratore delegato di SMA Road Safety. “Le infrastrutture stradali sono determinanti: cuspidi, piloni in galleria e pali segnaletici privi di protezioni salvavita rappresentano un pericolo costante. Anche i filari di alberi senza barriere laterali trasformano una semplice perdita di controllo in una tragedia”.

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Guardrail, il pericolo invisibile e le richieste di intervento

Tra le criticità più gravi emergono i guardrail. “Quando mancano, la fuoriuscita del veicolo ha spesso esiti fatali” denuncia Impero. “Ma anche i terminali non protetti, ripiegati su sé stessi, diventano lame che possono penetrare nell’abitacolo in caso di impatto frontale”.

Impero sottolinea la necessità di un’azione immediata: “È inaccettabile che ostacoli così pericolosi siano ancora privi di protezioni adeguate. Questa sottovalutazione del rischio è diffusa in tutta Italia. Investire in sicurezza passiva e preventiva non è solo un dovere etico ma anche economico: la mortalità stradale incide per l’1% sul PIL. Migliorare infrastrutture e formazione stradale ridurrebbe nel lungo periodo la spesa pubblica. L’alibi della carenza di budget non è più sostenibile”.

Esodo estivo

Le premesse non sono le migliori per l’esodo estivo 2025.

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Ultima modifica: 30 Luglio 2025