#FORUMAutoMotive, la sicurezza stradale in Italia è critica

Il #FORUMAutoMotive ha celebrato dieci anni a Milano. L’evento ha discusso temi cruciali del settore automotive. La sicurezza stradale, attiva e passiva, è stata una priorità. Troppo spesso è dimenticata.

L’appello di SMA Road Safety

Roberto Impero, Ceo di SMA Road Safety, ha partecipato al dibattito. Secondo l’esperto, “la sicurezza stradale debba rimanere una priorità assoluta“. Impero ha sottolineato la necessità di “interventi urgenti: infrastrutture migliori, maggiore educazione alla guida sicura e un rigoroso controllo delle norme stradali“.

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Roberto Impero

Italia in ritardo sulla sicurezza

L’Italia investe poco in infrastrutture di trasporto. Nel decennio 2010-2020 ha destinato circa 98,3 miliardi di euro. Germania, Francia e Gran Bretagna hanno speso cifre maggiori in rapporto al PIL. Solo il 18% degli utenti italiani è soddisfatto delle infrastrutture.

Mortalità stradale preoccupante

L’Italia ha un alto tasso di mortalità stradale in Europa. Si contano 52 morti per milione di abitanti. La media europea è di 45 morti per milione. Nel primo semestre 2024 si registra un aumento di incidenti, feriti e vittime.

Impatto economico degli incidenti

Il costo dell’incidentalità stradale con lesioni è elevato. Nel 2023 ha raggiunto i 18 miliardi di euro, l’1% del PIL nazionale. Considerando anche i danni materiali, il costo sale a 22,3 miliardi di euro.

#FORUMAutoMotive, la sicurezza stradale in Italia è critica

Frammentazione della rete stradale

La rete stradale italiana è vasta, quasi 840mila km. La sua gestione è affidata a molti enti. I Comuni gestiscono la parte più consistente. Questa frammentazione rende complessa la gestione e il monitoraggio.

Infrastrutture spesso trascurate

Nel 2023, molti incidenti hanno coinvolto urti contro ostacoli fissi. Numerosi sinistri sono dovuti a fuoriuscite di strada. “Piloni, pali segnaletici, cuspidi stradali e alberi sono esempi di ostacoli fissi che, se non adeguatamente protetti dai dispositivi di sicurezza, possono provocare gravi danni a conducenti e passeggeri, in caso di impatto, anche a 30-40 km/h“.

Dispositivi salvavita inadeguati

Spesso i dispositivi salvavita installati non sono sufficienti per i veicoli moderni. Molte barriere sono state progettate per auto di oltre trent’anni fa. “e non sono adeguate per i volumi delle vetture moderne, pensiamo a Suv e auto elettriche“. Le strade extraurbane e urbane sono particolarmente critiche.

Intervenire per la sicurezza

La mancata sicurezza stradale ha costi ingiustificabili. “soprattutto se rapportato alla spesa necessaria per installare i dispositivi salvavita assenti o sostituire quelli datati“. “L’alibi della mancanza di fondi non è più sostenibile“. La sicurezza stradale è un obbligo legale.

Mappare i punti pericolosi

Impero sottolinea la necessità di “mappare i punti pericolosi, per metterli in sicurezza“. Le nuove strade sono progettate con maggiore attenzione. Il parco veicolare italiano è vetusto. “Il 40% ha più di 15 anni, il 60% più di 10“. L’obiettivo UE di ridurre vittime entro il 2030 è ambizioso. “Il lavoro di Pierluigi Bonora e del FORUMAutoMo5ve è fondamentale per tenere alta l’attenzione su questo tema“.

#FORUMAutoMotive, la sicurezza stradale in Italia è critica

Sicurezza stradale in Italia, alcuni numeri

  • Investimenti infrastrutture Italia (2010-2020): 98,3 miliardi di euro (0,4% del PIL)
  • Investimenti infrastrutture Germania (2010-2020): 227 miliardi di euro (0,7% del PIL)
  • Investimenti infrastrutture Francia (2010-2020): 223 miliardi di euro (0,9% del PIL)
  • Investimenti infrastrutture Gran Bretagna (2010-2020): 186 miliardi di euro (0,8% del PIL)
  • Soddisfazione utenti infrastrutture Italia: 18%
  • Media soddisfazione utenti infrastrutture OCSE: 38%
  • Tasso mortalità stradale Italia: 52 morti per milione di abitanti (19esimo posto in Europa)
  • Media tasso mortalità stradale Europa: 45 morti per milione
  • Tasso mortalità stradale Svezia: 22 morti per milione
  • Aumento incidenti con lesioni (gen-giu 2024 vs 2023): +0,9%
  • Aumento feriti (gen-giu 2024 vs 2023): +0,5%
  • Aumento vittime entro 30 giorni (gen-giu 2024 vs 2023): +4,0%
  • Costo incidentalità stradale con lesioni (2023): 18 miliardi di euro (1% del PIL)
  • Costo totale incidentalità stradale (2023): 22,3 miliardi di euro
  • Lunghezza rete stradale italiana: circa 840mila km
  • Numero proprietari/gestori strade: 8.055
  • Numero Comuni gestori strade: 7.904 (668.673 Km)
  • Numero altri enti gestori strade: 123 (135.691 Km)
  • Numero gallerie: 2.179
  • Numero ponti e viadotti: 21.072
  • Numero cavalcavia: 6.320
  • Incidenti per urto contro ostacoli fissi (2023): 10.316
  • Sinistri per fuoriuscita di strada (2023): 12.736 (quasi 10% del totale)
  • Percentuale veicoli italiani con più di 15 anni: 40%
  • Percentuale veicoli italiani con più di 10 anni: 60%

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Ultima modifica: 18 Marzo 2025