Dacia completa un 2023 trionfale, con un aumento di vendite del 14% in Europa e addirittura del 30% in Italia, dove per le vendite ai privati, coloro che comprano l’auto in concessionaria, è il secondo Marchio assoluto, dietro a Fiat.
Una progressione eccezionale, che Xavier Martinet, vicepresidente senior delle vendite e del marketing di Dacia, racconta con orgoglio.
“Il nostro obiettivo, in questo momento non facile, e offrire ai clienti automobili di sostanza e accessibili. Il prezzo non è una conseguenza della dotazione, è l’input. Siamo capaci di arrivare a clienti che fino ad oggi cercavano un’altra Marca. Una Dacia deve essere facile da scegliere, facile da comprare, facile da mantenere, facile da rivendere”.
La ricetta è vincente e piace.
“Lavoriamo in continuazione per presentare auto davvero fruibili. Tutte le settimane ci mettiamo davanti a un tavolo e valutiamo cosa mettere e cosa togliere. Se un accessorio o un componente ha un valore che non giustifica un aumento di prezzo lo scartiamo. Bisogna prendere le decisioni al momento giusto, né troppo presto, né troppo tardi per il mercato. Questa e la chiave, che fa la differenza rispetto ai concorrenti”.
La percezione del Marchio Dacia è cambiata negli anni.
“Dieci anni fa il 55% dei nostri clienti venivano da auto usate: ora il 30%. Un passo in avanti. Ora il 60% dei nuovi clienti vengono da altri Marchi, il 25% da Dacia e il 15% da Renault. In ogni Paese la maggior parte dei clienti arriva dal primo Marchio del mercato. Nel 60% dei casi chi ha acquistato una Dacia la ricompra, il 15% sceglie una Renault, il resto lascia il Gruppo. Cerchiamo di rendere speciale l’esperienza, anche con il programma Zen per offrire un maggiore valore ai clienti. Puntiamo anche sull’after sales”
C’è anche un programma per la mobilità inclusiva
“Lo abbiamo iniziato in Francia, con 2.700 Spring e Sandero consegnate. Ora arriviamo in Italia e in Spagna. Si tratta di un leasing dedicato a clienti che hanno necessità di mobilità, ma che sono in una situazione finanziaria che non consente loro di accedere alle formule di credito standard. La vita costa sempre di più, ma c’è bisogno di una macchina per andare a lavorare e per molto altro”.
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Lo sforzo di trasformazione del Marchio sta dando i suoi frutti
“Stiamo rinnovando 2.000 showroom, sono 120 quelli già aggiornati in Italia. Ma sono le auto a fare la differenza. Duster anche ibrida come Jogger è un gran colpo. Il GPL sarà adeguato anche all’Euro 7. Il Gas di Petrolio Liquefatto (GPL) rappresenta il 34% delle vendite in Europa, è una alternativa reale. Calcolando l’intero ciclo di vita dell’auto abbassa del 15% l’impronta di carbonio. E costa una cifra a 3 numeri (sotto ai 1.000) euro, mentre l’ibrido ci costa una cifra di 4 numeri (sopra ai 1.000 euro) e elettrico quasi cinque numeri. Non capiamo perché anche altri Costruttori non ricorrano al GPL”.
Sì al GPL e addio al Diesel
“Sì. Lo abbiamo fatto per la Sandero e anche per la Duster, che offre mild hybrid e full hybrid. I soldi non investiti sul motore a gasolio li abbiamo messi su altre caratteristiche. E i clienti ci hanno premiato”
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Nel 2025 arriverà Bigster, un Suv ambizioso
“Non sarà una Duster più grande, ma una vettura di conquista. Il Segmento C è il più importante in Europa e cercheremo di essere protagonisti col Bigster, un Suv lungo 4,6 metri, che si differenzierà per equipaggiamento, tecnologia e contenuti. Sarà al Salone di Parigi, ad autunno 2024”
Gli e-fuel?
“Nel 2025 parteciperemo alla Dakar con auto alimentate a e-fuel. Bisogna pensarci, perché questo carburante potrebbe essere utile per auto nuove e usate. Potenzialmente una alternativa reale, molto pratica, anche per la distribuzione. Ma bisogna vedere il prezzo”.
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C’è solo Spring come Dacia elettrica. Ne arriveranno altre?
“Al momento basta la Spring, che potrebbe presentare qualche novità per il Salone di Ginevra. Arriveranno, ma non a breve termine. La domanda è sempre quella: quando sarà il momento giusto. Vale anche per il plug-in hybrid. Ecco, per esempio nel 2028 possono immaginare una Sandero multi-energia (quindi con una versione anche elettrica, ndr). Per ora mi godo Spring nella Top 3 delle auto elettriche più vendute in Europa assieme a due Tesla: è una compagnia che mi piace. Per il futuro dovremo proporre un’auto elettrica a meno di 20.000 euro è questo quello che chiedono molti clienti”
Ultima modifica: 18 Dicembre 2023