Ieri abbiamo scherzato (ma non troppo?) con i 770 cavalli di Alfa Romeo GTV, in Casa del Biscione è ovviamente Tonale a tenere banco. I
l presente è difficile, il primo trimestre del 2019 si è risolto un una debacle di vendite. Tra Ecotassa, stolta demonizzazione del Diesel e recessione, Alfa Romeo nel trimestre ha pagato un sanguinoso -49.5% nelle immatricolazioni.
Quota di mercato dimezzata e Tonale è attesa per fine 2020. Come reggerà il Biscione, che ha visto scendere la sua quota sul mercato interno a un misero 1,35%?
Ridotta quasi al lumicino, Alfa con Giulietta, 4C, Giulia e Stelvio, ha un poker sportivo, ma poco allettante per il mercato. Giulietta, seppur rinfrescata, paga il peso di un progetto decennale, che il fascino del design e delle linee non possono rendere eterno.
4C è una sportiva di nicchio, anch’essa sul viale del tramonto della sua via produttiva.
Giulia, da subito acclamata anche in USA per design ed eccezionali doti stradali, paga il conto da berlina. Carrozzeria non più amata come qualche decennio fa.
Infine Stelvio, forse l’unico pezzo apprezzato da una fascia di mercato più larga. Che paga però la “predisposizione”, almeno fino ad oggi per i motori Diesel. L’ottimo 2.2 litri a gasolio e da almeno un anno sotto tiro (stoltamente) da parte dell’opinione pubblica.
Aspettando le motorizzazioni ibride, una plancia digitale ed altre novità, intanto il tempo passa. E anche i clienti.
L’auto giusta: ma il tempo?
Resta Tonale, il prodotto “giusto“. Suv di medie dimensioni, circa 4,4 metri, apprezzato dal mercato e anche plug-in ibrido. Giusto, ma adesso. Come resisterà Alfa Romeo per altri 18 mesi ancora senza la “prima punta“?
Tonale, che sarò prodotto, a Pomigliano, ha entusiasmato trasversalmente, per il design con riferimenti classici, come Duetto, GT Junior, Disco Volante, SZ. Le doti da vero SUV, sospensioni McPherson davanti e dietro, trazione integrale elettrificata.
Le intenzioni sono ottime, ma il tempo corre. E il mercato piange.
Ultima modifica: 2 Aprile 2019