Citroen Oli è il manifesto del futuro della Casa francese. Un concentrato di soluzioni, tecniche, di stile, industriali, che illustrano la visione dell’auto elettrica per le famiglie. L’anticipazione di una vettura in grado soddisfare le esigenze di molti, abbordabile come prezzo e essenziale.
In sostanza una auto elettrica per tutti. Il nome ha un doppio senso: Oli come olistico, ma il è anche all-ë, con la stessa pronuncia, che sta per “electric for all”, cuore del concept.
Oli, non passa inosservata con le sue forme squadrate, incrocio tra Suv e pick-up. Lungo 4,20 metri, alto 1,65 e largo 1,90. Senza dubbio poco ortodosso, fedele al retaggio del Marchio, ma un design molto pratico. E un nuovo logo, rosso, che richiama il passato e proietta nei prossimi anni audace.
Votata alle efficacia: più leggera per essere più efficiente
Il diktat è uno solo, semplificare. Oli pesa 1.000 kg, più leggera di almeno 200 kg rispetto alla media delle auto termiche delle sue dimensioni, quindi molto meno delle elettriche e offre una autonomia di 400 chilometri.
Un raggio di azione essenziale per la maggior parte delle necessità degli automobilisti, sostiene Citroen, con una batteria da 40 kWh, dato il consumo annunciato di 10 kWh per 100 km.
La questione della velocità massima per limitare il consumo di energia
E’ auto-limitata a 110 km/h. Questo sarà uno dato comune, prossimamente. “Se si vorrà fare strada, questa sarà la via obbligata” ci ha detto Laurence Hansen Barria, direttore di marketing e comunicazione del Marchio.
Essenziale in tutto
Senza dubbio Citroen Oli resterà un prototipo ma tante delle sue soluzioni, saranno su automobili: alcune prima e altre dopo. Per quanto riguarda ciclo di vita della vettura, realizzata in parti riciclabili, l’obiettivo è arrivare al 100%. Parti che sono anche modulari, per semplificare ogni aspetto. Niente di superfluo, con lo smartphone al posto dell’infotainment, i sedili che utilizzano l’80% dei componenti in meno rispetto alle poltrone classiche
Cofano, bagagliaio e tetto sono stati realizzati con lo specialista BASF in cartone ondulato riciclato sagomato in una struttura a nido d’ape, a sandwich tra pannelli rinforzati in fibra di vetro. Unico colore, bianca, come le Ford T erano nere, gli accessori sono tutti stampati in 3D. Soluzioni da prototipo, ma pronosticabili.
Laurent Barria aggiunge. “I vetri sono più piccoli: meno peso, meno sole che entra e meno uso di aria condizionata. Servirà qualche anno per vedere su strada le idee più radicali proposte su Oli. Altre arriveranno prima, molto prima.”
Speciali anche le le ruote in acciaio e alluminio con pneumatici resistenti e intelligenti Eagle GO creati in collaborazione con Goodyear con mescola del battistrada a materiale sostenibile, fra cui oli di girasole, resine di pino, gomma naturale e silice derivata dalla lolla di riso.
Eagle GO ha la possibilità di essere ricostruito per due volte nel corso della sua vita, aumentando così la durata del pneumatico. Goodyear ha come traguardo l’obiettivo di raggiungere i 500.000 chilometri con questo speciale treno.
Una auto da famiglia da 25.000 euro
Laurence Hansen, Direttore prodotto e strategia di Citroen passa al sodo. “La trovate sul mercato un’auto elettrica da famiglia, una prima vettura, a 25.000 euro? No, non c’è. Noi puntiamo a realizzarla e con Oli ci sono delle idee concrete. Bisogna dimenticare la vettura capace di fare 800/1.000 km per quelle due volte l’anno che si fanno le vacanze lunghe. L’auto elettrica deve essere accessibile a tutti. Oli è una risposta ottimistica a una domanda che in parte siamo chiamati ad anticipare. Se vogliamo essere ancora protagonisti”.
Il cuore della sfida dei prossimi anni
“E’ necessaria una soluzione per l’auto del futuro – conclude la Hansen – vanno benissimo le auto di piacere, coma Alfa Romeo, Maserati e DS, per divertici e andare forte nei fine settimana. Ma il resto della gente ha bisogno di auto pratiche a prezzo accessibile. Dacia sta intercettando ora questo bisogno. E domani? Noi vogliamo dire la nostra, senza contare che stanno per arrivare i cinesi. Che saranno molto concorrenziali”
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Ultima modifica: 4 Ottobre 2022