BYD SEAL U DM-i, prova della plug-in cinese da 1.000 km di autonomia

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Con BYD SEAL U DM-i arriva sul tavolo un’altra carta pesante.

Dopo la cinquina di auto elettriche, Atto 3, Han, Dolphin, Seal e Seal U, ecco la prima ibrida plug-in del colosso cinese.

Si allarga la gamma della Casa da 100.000 ingegneri e 700.000 dipendenti nel mondo, primo produttore mondiale di vetture alla spina, ovvero elettriche e ibride plug-in, con 3 milioni di unità assemblate nel 2023.

In assoluto è il nono produttore mondiale di auto, primo Gruppo cinese ad entrate nella Top 10 generale.

BYD SEAL U DM-i rappresenta l’alternativa alle auto al 100% a batteria, dotata di anche motore termico, in grado di grandi autonomie, con un powertrain che “pensa” sempre in elettrifico. La Casa rivendica il primato di aver presentato la prima ibrida plug-in della storia, la F3DM nel 2008.

Un’auto importante, prima PHEV, Plug-in Hybrid Electric Vehicle, del Costruttore ad arrivare sul commercio in Europa, dove già nel 2025 la fabbrica avvierà la produzione di modello.

Le forme, ovviamente la accomunano dalla Seal U full electric. Si presenta come un SUV lungo 4,77 metri, con un’ottima abitabilità interna, eccellente quella posteriore, buone finiture e una dotazione eccellente.

Di fatto full optional in tutta la gamma, perché i tre allestimenti Boost, Comfort e Design differiscono solo per capacità della batteria, potenza e trazione.

Ovvero BYD SEAL U DM-i  Boost a trazione anteriore dispone di una potenza di sistema, tra 1.5  benzina aspirato 96 cv e l’elettrico da 145 kW, di 214 cavalli, una batteria da 18,3 kWh che permette una autonomia elettrica di 80 km e totale di 1.080 km.

La Comfort ha un accumulatore da 26,6 kWh che dichiarata un raggio di azione in elettrico di 125 km e totale di oltre 1.110 km.

Al top BYD SEAL U DM-I Design che offre la trazione integrale grazie alla presenza di due propulsori elettrici, da 150 kW davanti e 120 kW dietro, assieme al 1.5 turbo benzina da 128 cavalli per una potenza di sistema di 319 cavalli e 550 Nm di coppia. La batteria è da 18,3 kWh e l’autonomia in elettrico di 70 km: la totale di 870 km.

Il sistema Dual Mode, a trazione elettrica prevalente

La Comfort e la Design saranno disponibili da giugno con prezzi concorrenziali: rispettivamente da 39.800 e 47.800 euro, entrambe beneficeranno degli incentivi che abbasseranno il costo di acquisto.

Altro plus la dotazione completissima per connettività, hi-tech, persino l’head up display è di serie, sicurezza, garantita la guida assistita di secondo livello e comfort, con sedili anteriori elettrici e tetto panoramico apribile.

Nessuno è perfetto e il pelo nell’uovo è rappresentato dal bagagliaio, con una capienza da 425 a 1.440 litri. Non eccezionale per la categoria, ma bisogna valutare la presenza della batteria nel pianale e di un serbatoio capiente di benzina, ben 60 litri.

BYD SEAL U DM-i, non una plug-in come tutte le altre

Si distingue infatti nel mondo delle PHEV per il suo sistema Dual Mode. Dove è il motore elettrico è il fulcro e il termico entra solo in determinate condizioni e non viceversa come accade di solito.

Si propone come auto elettrica senza ansia da ricarica. Tre le semplici modalità di marcia. EV, in elettrico, per la guida urbana, HEV in Serie, dove il motore termico attiva il generatore e carica la batteria, con la trazione in elettrico ed HEV in parallelo con il benzina che interviene nella trazione assieme all’elettrico quando è richiesta più potenza, specialmente in autostrada.

Il tutto votato al migliore rendimento, BYD sostiene che mediamente i propulsori lavorano nel 70% del tempo di utilizzo alla loro massima efficienza. Il consumo medio dichiarato, partendo con la batteria carica è di 0,9 litri di benzina ogni 100 km.

Le batterie sono ricaricabili dalle colonnine ad alta potenza all’80% in 35 minuti, qualità rara per una plug-in.

Provata su strada a Roma in città, in autostrada e nei tratti collinari fino al Lago di Bracciano il suv disegnato da Wolfgang Egger, designer noto per i trascorsi Alfa Romeo, Lancia, Audi, Lamborghini e Seat, ha esibito doti notevoli.

Sia la Boost sia la Design, pur con masse importanti in gioco, circa 1.900 kg a vuoto, e con potenze diverse, primeggiano per un comfort eccellente, acustico e di marcia.

Perfette per i grandi viaggi, docili nel centro città grazie a uno sterzo agile, di impostazione turistica non sportiva, si adattano bene a ogni tracciato.

I trasferimenti nell’agio e in tutta tranquillità e sicurezza, coccolati a un abitacolo ambio e ospitale, rappresentano il miglior biglietto da visita.

Con la funzione Save inserita si preserva il 25% di batteria. Così, una volta terminato il 75% di carica di elettroni, dopo circa 80 km con la BYD SEAL U DM-i Boost, si viaggia in ibrido, ma sempre con trazione elettrica prevalente. Un’alternativa interessante e di sostanza.

Ultima modifica: 26 Maggio 2024

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