Auto elettriche, ibride, il mercato del presente e un futuro incerto

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Le prospettive e il futuro del mercato dell’auto italiano non sono rosee. Archiviato il 2018 con un risultato negativo, primo stop dopo una crescita progressiva seguita al fondo toccato nel 2013 (-47,7% rispetto al 2007), il prosieguo si configura sofferto.

L’incombente recessione senza dubbio contribuisce a rendere cupi gli scenari. Ma la crisi dell’auto va oltre l’incerto quadro economico. I motivi a sono legati alla transizione dalle auto a motore termico, Diesel e benzina, verso quelle ibride e in prospettiva a quelle al 100% elettriche.

blocco auto diesel

La demonizzazione del gasolio sta rallentando gli acquisti, le auto ibride stanno guadagnando mercato, crescendo in Italia del 42,7%. Ma sono una nicchia, rappresentano solo il 5,3% del totale del nuovo: una su venti.

Le elettriche “pure” di fatto non esistono, essendo lo 0,1% del mercato. Il Diesel resta l’unica scelta funzionale per chi usa molto l’automobile, ostacolato però dai blocchi delle amministrazioni locali. Sul mercato nostrano vale ancora il 43%, affiancato dal benzina.

Dal 1° marzo è arrivato un altro freno. LEcotassa, che penalizza le vetture che emettono più di 160 grammi/chilometro di anidride carbonica. La sovrimposta, da pagare solo una volta dopo l’acquisto, varia da 1.100 a 2.500 euro. Oltre a scoraggiare l potenziali acquirenti ha creato ancora più caos, perché avvantaggia le auto con motori Diesel, che emettono meno CO2 delle altre. 

Per gli automobilisti intenzionati ad acquistare vetture a benzina la prospettiva della penalizzazione sarà un’altra mazzata. A fronte, il bonus dedicato alle auto “verdi” secondo il Centro Studi Promotor, è risibile. Dovrebbe potenzialmente coinvolgere da 10.000 ad un massimo di 40.000 vetture. Una goccia in un mercato potenziale di 1.9 milioni di auto. 

Gli operatori si attendono un domanda in calo nei prossimi mesi. 

Le Case auto stanno cercando di affrontare la situazione con l’unica arma a disposizione. Nuovi prodotti. Puntando sulle auto ibride, che però non sono ancora competitive con quelle Diesel nelle percorrenze sulle lunghe tratte. Le elettriche rimangono al momento circoscritte all’uso urbano o su modelli di lusso più grandi, che possono ospitare batterie più efficienti.

Le colonnine di ricarica pubbliche in Italia sono circa 3.000, ancora troppo poche e comunque anche in Europa sono poco utilizzate perché considerate non sufficientemente potenti (lente nella ricarica) secondo una inchiesta effettuata dall’ente Transport & Environment. 

Jeep Renegade Plug-in Hybrid 11
Jeep Renegade Plug-in Hybrid

La corsa di FCA

Manley, CEO di FCA ha lanciato al Salone di Ginevra l’elettrificazione del Gruppo, annunciando che non farà passi indietro per la produzione auto in Italia. «I meccanismi della Ecotassa possono generare turbolenze sul mercato italiano ma le valuteremo nel tempo».

Il colpo a vuoto di Porsche

Nonostante questo, l’incertezza è grande e colpisce tutti. Un esempio: Porsche, da anni in perenne e clamorosa ascesa, a gennaio in Europa ha accusato improvvisamente un clamoroso -49,9% nelle vendite. Nonostante questo ha annunciato che Macan, il suo modello più venduto, dal 2022 sarà solamente elettrico.

Il ribasso di Tesla

Tesla, portabandiera dell’auto elettrica ed esclusiva, ha clamorosamente ribassato i suoi listini, scontando fino a 58.000 euro (-35% del prezzo totale) su alcuni modelli, annunciando che in futuro venderà solo online. Decisioni che non hanno certo portato prestigio al Marchio. Il periodo di transizione verso l’auto green si prospetta più lungo e complesso del previsto.

Tesla Model X. L’autonomia media reale è di circa 400 km. Non male. Ma i tempi di ricarica …

Ultima modifica: 11 Marzo 2019